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Wonder Woman

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Lingua originale: inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 2017
Durata: 141 min
Rapporto: 2.35 : 1
Genere: azione, fantascienza, avventura
Regia: Patty Jenkins
Soggetto: William M. Marston (fumetti), Allan Heinberg, Zack Snyder, Jason Fuchs (storia)
Sceneggiatura: Allan Heinberg
Produttore: Zack Snyder, Deborah Snyder, Richard Suckle, Charles Roven
Produttore esecutivo: Geoff Johns, Rebecca Steel Roven, Wesley Coller, Stephen Jones
Casa di produzione: Warner Bros. Pictures, Cruel and Unusual Films, DC Entertainment, Dune Entertainment, Atlas Entertainment, Tencent Pictures, Wanda Pictures
Distribuzione per l'Italia: Warner Bros. Pictures
Fotografia: Matthew Jensen
Montaggio: Martin Walsh
Effetti speciali: Moving Picture Company, Double Negative, Weta Digital
Musiche: Rupert Gregson-Williams
Scenografia: Aline Bonetto Costumi Lindy Hemming

Interpreti e personaggi

Gal Gadot: Diana Prince / Wonder Woman
Chris Pine: Steve Trevor
Robin Wright: Generale Antiope
David Thewlis: Ares / Sir Patrick Morgan
Danny Huston: Generale Erich Ludendorff
Elena Anaya: Isabel Maru / Dottor Poison
Connie Nielsen: Regina Ippolita
Lucy Davis: Etta Candy
Saïd Taghmaoui: Sameer
Ewen Bremner: Charlie Eugene
Brave Rock: Il Capo
Lisa Loven Kongsli: Menalippe

Doppiatori italiani

Claudia Catani: Diana Prince / Wonder Woman
Stefano Crescentini: Steve Trevor
Laura Boccanera: Generale Antiope
Stefano Benassi: Ares / Sir Patrick Morgan
Stefano Alessandroni: Generale Erich Ludendorff
Daniela Calò: Isabel Maru / Dottor Poison
Antonella Giannini: Regina Ippolita
Ilaria Giorgino: Etta Candy
Paolo Macedonio: Sameer
Paolo Vivio: Il Capo
Antonio Palumbo: Charlie

Pace? È solo un armistizio in una guerra senza fine.

Trama

Parigi, anni '10 del XXI secolo, poco dopo l'attacco di Doomsday e la morte di Superman vista nel precedente episodio.

Diana Prince (Gal Godot), in realtà la potentissima metaumana Wonder Woman, riceve da Bruce Wayne un regalo molto particolare: è l'originale della foto scattata un secolo prima, di cui Lex Luthor aveva una copia in digitale sui suoi file segreti dei metaumani.

Questo inaspettato dono fa scattare a Diana il ricordo della sua vita passata, direttamente dall'infanzia passata sulla mitologica isola di Themyscira.

Wonder Woman
La piccola Diana

Nella stupenda isola magica, nascosta alla vista agli uomini per mezzo di una perenne nebbia, vivono un popolo di d'eccezionali guerriere eternamente giovani ed immortali, tutte di sesso femminile, note come amazzoni.

Creature tanto belle quanto letali, sono state create direttamente dal dio Zeus nell'antichità, con lo scopo di mandarle per il mondo degli uomini, corrotto nei sentimenti dal dio della guerra e figlio di Zeus Ares, per riportare pace ed equilibrio.

Wonder Woman
Diana con sua mamma Ippolita, la regina delle amazzoni

Purtroppo, Zeus e gli altri dei vennero uccisi proprio dal potente Ares, che però venne a sua volta ferito gravemente dal padre, e fatto precipirare sulla terra.

Con le ultime energie, Zeus lasciò alle sue amazzoni due doni: l'isola di Themyscira e l'arma Ammazzadei, talmente potente da poter abbattere, come il nome suggerisce, anche il dio Ares nel caso che questi fosse ritornato alle sue forze originarie.

Wonder Woman
Diana comincia a scoprire il suo potere

La piccola Diana è la figliola della regina Ippolita, ed assieme alle altre sue consorelle amazzoni vive sognando di diventare una grande guerriera, ma in questo è frenata invece dalla mamma che, dopo averla così ardentemente desiderata arrivando a forgiare una statua d'argilla e a chiedere a Zeus di darle vita, non vuole che la piccina corra inutili rischi.

Diana però si dimostrerà molto battagliera, e verrà addestrata segretamente alla lotta dalla sorella di Ippolita, la valorosa Antiope: la ragazza crescerà bella ed eccezionalmente forte, molto più delle altre sue sorelle.

Wonder Woman
Diana salva la vita al giovane Steve Trevor

Molto, molto tempo dopo, nel 1918 d.C.

Mentre sta osservando il mare, Diana vede un aereo precipitare nel mare che circonda Themyscira: non avendone mai visto uno prima rimane interdetta, ma comunque si tuffa in mare per salvare il giovane pilota del veivolo, che risulta essere Steve Trevor (Chris Pine), capitano americano in fuga dall'esercito tedesco durante una missione di spionaggio della Prima Guerra Mondiale.

Il pilota è riuscito a penetrare lo strato di nebbia perenne che avvolge Themyscira, ma così hanno fatto anche i suoi nemici, che cominciano immediatamente ad attaccare le amazzoni.

Lo scontro è molto violento, e nella feroce battaglia la mentore di Diana, Antiope, viene uccisa proprio per salvare la ragazza.

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Steve viene interrogato da Ippolita attraverso il lasso di Esta

Steve, considerato un nemico, viene preso sotto custodia e costretto, attraverso il lasso di Esta - una corda magica ed indistruttibile che obbliga chiunque a dire la verità - a raccontare la sua storia: è in missione per l'intelligence britannica, e porta con se un prezioso libro di appunti di uno scienziato tedesco, la spietata e sfregiata Isabel Maru, chiamata 'Dottor Poison' per via della sua eccezionale abilità con la chimica e con i veleni.

leggi anche: suicide squad

La scienziata è quasi riuscita a trovare la formula per creare un devastante e mortale gas a base d'idrogeno, ed è spalleggiata dal generale Erich Ludendorff (Danny Huston), un folle e megalomane militare intenzionato ad opporsi a tutti i costi ad un imminente armistizio della Germania.

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Il Dottor Poison

Sentendo gli orrori della Grande Guerra raccontati da Steve, Diana si convince che il conflitto è causato da Ares, ritornato in attività e desideroso di finire il lavoro cominciato millenni prima.

In contrasto con il desiderio della madre, che invece vorrebbe ternerla al sicuro sull'isola, Diana decide di prendere il lasso di Esta e la spada Ammazzadei, per imbarcarsi con Steve e far rotta verso Londra, convinta di poter finalmente uccidere Ares e far finire la guerra.

La ragazza però non conosce nulla del mondo degli uomini, ed è estremamente ingenua: per lei la soluzione migliore è recarsi direttamente al fronte della guerra, a trovare Ares, poiché è fermamente convinta che esso si trovi lì.

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Sir Patrick Morgan

Steve però la convincerà ad agire più cautamente, riportando il diario del Dottor Poison ai suoi superiori, tra i quali spicca un benevolo Sir Patrick Morgan (David Thewlis), che è convinto di poter chiudere un armistizio con gli imperi centrali e far finire così il conflitto entro brevissimo termine.

Steve riporta il pericolo della produzione di massa del micidiale nuovo gas di Poison, ma i suoi superiori sono integerrimi nell'impedirgli alcuna missione, datosi che l'armistizio è imminente, e quindi nessuna azione militare deve ostacolarlo.

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Steve e Diana col simpatico amico mercenario

Il giovane capitano decide quindi di partire per il fronte da solo, accompagnato da Diana e da tre suoi fidati amici mercenari; la missione sarà finanziata e patrocinata segretamente da Morgan, che è preoccupato anche lui per la fabbrica segreta del gas venefico nel Belgio occupato dai tedeschi.

Durante la missione, Diana si rivelerà una forza della natura: dotata di una superforza incredibile, praticamente indistruttibile e dalla tecnica combattiva sopraffina, riuscirà a sfondare la 'terra di nessuno' oltre la frontiera inglese e a riconquistare un povero villaggio fatto prigioniero dai tedeschi, con un'azione corale assieme a Steve e agli altri suoi amici.

Dopo la battaglia, viene scattata la foto che, molti decenni dopo, sarà ritrovata da Lex Luthor, con Diana in posa accanto a Steve ed agli altri mercenari.

Wonder Woman
Diana sul campo di battaglia

Steve e Diana vengono a sapere che il generale Ludendorff, avendo finalmente messo a punto il diabolico gas del Dottor Poison ed avendo sadicamente eliminato gli altri ufficiali favorevoli all'armistizio, si prepara a testare il gas proprio sul paesino liberato poco prima da Diana e Steve.

Diana si convince così che proprio il crudele generale tedesco sia Ares, ed asserisce che, uccidendolo, si potrebbe far fermare la guerra.

Sir Patrick Morgan, però, ordina a Steve di non procedere con l'esecuzione: la morte del generale potrebbe risultare fatale per il compromesso dell'armistizio, e quindi non è opportuno interferire.

Questo causerà un litigio tra Diana e Steve, che separeranno le loro strade dopo che il giovane avrà impedito all'amazzone d'uccidere Ludendorff durante una serata di gala organizzata da quest'ultimo.

Dopo che il folle generale avrà gasato il paese di poveracci liberato in precedenza, Diana lo rincorrerà fino all'aeroporto dove il militare sta per imbarcarsi con il suo aereo carico di armi venefiche, e lo ucciderà dopo un breve ma feroce duello.

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Ares in tutta la sua ferocia

Purtroppo, la morte del generale non farà affatto finire la guerra: l'uomo non era Ares, e Steve, arrivato sul luogo con i suoi amici mercenari, confesserà a Diana che, purtroppo, l'uomo è fatto così: non ci deve necessariamente essere un essere superiore a governare i suoi istinti più feroci e malvagi, è capace di provarli spontaneamente.

C'è però una sorpresa: il vero Ares si manifesta, ed è proprio Sir Patrick Morgan.

In realtà, il malvagio dio non è responsabile della Grande Guerra, ma ha ben accettato di 'agevolarla' come meglio ha potuto, fornendo qua e là aiuti e spinte ai veri protagonisti del sanguinoso conflitto: gli esseri umani.

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Diana, infuriata per la morte di Steve, rilascia tutto il suo vero potere

Diana però non gli crede, e prova ad ucciderlo con la spada Ammazzadei, ma inutilmente: l'arma s'infrange sul corpo indistruttibile del dio.

Sotto l'influsso del lasso di Esta, Ares rivela che la vera arma capace di uccidere un dio è esattamente un altro dio... Ed è proprio Diana, che non è stata affatto forgiata dall'argilla e poi animata come le ha sempre detto la mamma, ma è figlia di Ippolita e Zeus, e quindi anche lei una divinità.

Ecco perché è superforte e quasi indistruttibile.

Mentre Steve tenta di impedire che l'aereo carico di mortale veleno decolli, Diana ingaggia un cruento scontro con Ares, che sembra aver la meglio sull'amazzone: il dio della guerra è davvero forte e potente, ed il suo piano sta per avverarsi, grazie alla cattiveria intrinseca della razza umana.

Proprio mentre Diana sta per soccombere, però, Steve decide di suicidarsi facendo esplodere l'aereo, salvando così la vita di migliaia di persone.

Questo gesto coraggioso fa esplodere la rabbia di Diana, che nel frattempo s'era innamorata del guascone americano, liberando così tutta la sua vera, micidiale potenza, che le consente anche di volare.

Wonder Woman
Diana uccide Ares

Ares sembra felice, in quanto il suo scopo è portare la sorellastra dalla sua parte, ma Diana non cederà alla violenza e, risparmiando persino la vita del Dottor Poison, ucciderà il fratellastro definitivamente, con una trementa scarica di fulmini.

La morte di Ares libera dal suo influsso malvagio anche i rimanenti soldati tedeschi, e la Grande Guerra così può cessare.

Diana è riuscita a salvare il mondo, ma a carissimo prezzo: Steve Trevor è morto, e all'amazzone non resta che piangerlo accanto alle foto di tutti gli altri soldati morti nell'inutile conflitto.

Parigi, ai nostri giorni.

Diana, tramite email, ringrazia Bruce per averle ritrovato la preziosa foto di guerra, e promette di continuare a proteggere la vita degli esseri umani nei panni di Wonder Woman.

Gli eroi in calzamaglia

Diana Prince/Wonder Woman
Diana Prince/Wonder Woman

Immortale amazzone figlia della regina Ippolita e del dio Zeus, lasciata da quest'ultimo come arma finale da usarsi in caso di ritorno del fratellastro Ares, il malvagio dio della guerra.
Cresciuta all'oscuro della sua vera natura, è stata istruita nel combattimento da Antiope, il generale dell'esercito di Ippolita.
Millenni dopo, salverà il capitano dell'esercito americano Steve Trevor dall'attacco dell'esercito tedesco durante la Grande Guerra, e partirà con lui verso il fronte, convinta che il conflitto sia stato causato da Ares.
Datosi che non ha mai conosciuto gli uomini ed è sempre vissuta sull'isola delle amazzoni, è molto ingenua e totalmente disinteressata, volta solamente al bene, incapace di credere agli orrori che l'essere umano è capace di compiere.
I suoi superpoteri sono la superforza (non inferiore a quella di Superman), la super resistenza e la quasi totale invulnerabilità alle comuni armi, con un fattore rigenerativo estremamente sviluppato.
Quando batte i suoi bracciali crea delle onde energetiche di potenza disumana, ed una volta liberato tutto il suo potenziale, si scoprirà capace anche di volare.
Riuscirà ad uccidere Ares dopo un violento scontro, ma purtroppo perderà Steve, di cui si era nel frattempo innamorata.
Dopo oltre un secolo, accetterà di unirsi a Bruce Wayne nella ricerca di altri metaumani, per continuare a proteggere la gente con la Justice League.

Ippolita
Ippolita

Immortale regina delle amazzoni ed ex amante di Zeus, con cui ha avuto Diana.
Ha sempre mentito alla figliola riguardo la sua vera identità di dea, preferendo sempre risparmiarla dalla guerra e dal combattimento (con scarsi risultati, però).
A malincuore, lascerà partire Diana con Steve, non potendo fermare il desiderio della ragazza di salvare l'umanità.

Steve Trevor
Steve Trevor

Guascone capitano dell'esercito americano distaccato un Europa durante la Grande Guerra, intrufolatosi nelle linee nemiche come spia.
Riesce a scoprie il piano del Dottor Morte e del generale Ludendorff, ma sarà inseguito dai tedeschi e, con l'aereo, precipiterà nel mare attorno all'isola delle amazzoni.
Qui sarà tratto in salvo da Diana, ed i due diventeranno amici e, ben presto, anche amanti.
Si sacrificherà sul finale della pellicola, facendosi esplodere con l'aereo carico di gas velenoso, salvando così la vita a migliaia di persone.

Le forze del male

Ares
Sir Patrick Morgan/Ares

Cattivissimo e potente metaumano, originario dio della guerra e figlio di Zeus, che riuscì ad uccidere molti millenni prima dei fatti narrati nel film.
Non è il responsabile della Grande Guerra, anche se il conflitto ovviamente non gli dispiace per nulla, e ha opportunamente agevolato le sue pedine umane affinché potessero arrivare a distruggersi tra di loro.
Sotto le false e bonarie sembianze di Sir Patrick Morgan tenta di raggiungere un finto armistizio con la Germania, poiché sa perfettamente che esso non verrà rispettato, ma in incognito ha aiutato il Dottor Poison ed il generale Ludendorff a creare il micidiale gas all'idrogeno con cui vuole sterminare migliaia di persone.
Si scontrerà con Diana in un duello all'ultimo sangue, ma verrà ucciso dalla rivelata potenza dell'amazzone, in realtà sua sorellastra in quanto anche lei figlia di Zeus.

Isabel Maru/Dottor Poison
Isabel Maru/Dottor Poison

Crudele scienziata al soldo del generale Ludendorff, incaricata di produrre un nuovo e micidiale gas all'idrogeno con cui risollevare le sorti del conflitto, in favore della Germania.
Riuscirà, anche con l'aiuto di Ares, a sintetizzare un veleno tossico micidiale, che testerà su un inerme villaggio di civili.
Ha anche sviluppato un liquido inalabile che aumenta spaventosamente la forza umana, che donerà al suo generale.
Spietata, parte del suo volto è gravemente sfregiata, e per questo è costretta a portare una speciale maschera contenitiva in porcellana.

Generale Erich Ludendorff
Generale Erich Ludendorff

Folle e sadico ufficiale tedesco in combutta col Dottor Poison, irriducibile e convinto di poter ribaltare le sorti della Grande Guerra, anche di fronte all'evidenza della disfatta per la Germania.
Deciderà di produrre in massa un micidiale gas venefico a base d'idrogeno, con cui uccidere migliaria di soldati al fronte belga, ma sarà fermato da Diana, che, ritenendolo Ares, lo ucciderà senza pietà.

Sviluppo e produzione

Wonder Woman

I progetti per un film sul famoso e molto amato personaggio di Wonder Woman risalgono agli anni '90, quando la Warner Bros. iniziò a sondare il campo nel tentativo di trovare una buona sceneggiatura per una produzione cinematografica di alto livello.

I primi tentativi non andarono a buon fine: nel 1996 fu contattato - senza successo - il regista Ivan Reitman, poi nel 2005 tentarono un adattamento da parte di Joss Whedon, che finì anch'esso in un nulla di fatto.

Il progetto finì in una fase di stallo per cinque anni, fino al 2010 quando la Warner annunciò che "Wonder Woman" sarebbe stata parte di un ciclo molto più ampio, assieme ai personaggi di Flash e Aquaman.

La sceneggiatura finale fu di Allan Heinberg, sebbene molte parti siano state riviste e ritoccate anche da Zack Snyder.

Per motivi di marketing, la Warner s'impuntò per la scelta di una regista donna, e la decisione ricadde su Patty Jenkins, una director che aveva in precedenza lavorato quasi esclusivamente in ambito televisivo.

La pellicola fu originariamente pensata per uscire prima di "Batman v Superman: Dawn of Justice", ma sempre per motivi di marketing l'uscita fu posticipata al 2017: questo in parte giustifica la presenza di Wonder Woman nel film che sembra più un cameo, lasciando molti dubbi e vuoti di storia nella percezione dello spettatore.

Le riprese cominciarono nel novembre del 2015 e le località per le esterne furono scelte in Italia, Regno Unito e Francia.

Nel nostro paese vennero in particolar modo girate le scene sull'isola di Themyscira: la costiera amalfitana fu scelta come luogo ideale per l'isola delle amazzoni data la relativa calma del mare e lo scenario roccioso a strapiombo sulle acque.

Altre località scelte del sud Italia dove si svolsero le riprese furono Matera, Castel del Monte, Baia delle Zagare, Baia di Vignanotica, Palinuro e Marina di Camerota.

Richiami e marchio di fabbrica

Wonder Woman

Il film narra le origini di Wonder Woman, una supereroina della DC Comics creata da William Moulton Marston e Harry G. Peter molto amata dai fan, comparsa per la prima volta sui fumetti della testata "All Star Comics" nel 1941, in piena II Guerra Mondiale.

Terzo capitolo del DC Extended Universe (anche se avrebbe dovuto essere il secondo), è un action-movie classico, infarcito di combattimenti e con un uso smodato del bullet time.

La storia è abbastanza puerile, i personaggi quasi sempre goffi e, lodi a parte per la fortunata presenza scenica di Gal Godot, la caratterizzazione di protagonisti ed antagonisti è decisamente ingenua.

Diana in particolar modo, è talmente imbarazzante da essere quasi ottusa: vuole la pace nel mondo menando a più non posso, e la sua ossessiva ricerca di Ares è infantile nei modi e nelle frasi che usa durante tutto il film.

La trama manca di mordente, ed è puramente incentrata all'azione, senza dimenticarsi di sdoganare le puntuali retoriche buoniste, americaniste e femministe, su cui il marketing sembra aver puntato in maniera decisa sin dalle prime battute della pellicola.

David Thewlis è del tutto inadeguato nel ruolo di Ares (non ha né la faccia e né il fisico per farlo), ed anche le sue motivazioni risultano abbastanza risibili.

Ne risulta comunque un action abbastanza godibile, senza particolari elementi d'entusiasmo, che almeno ha il grande pregio di non risultare noioso.

Attinenze e differenze con il fumetto

Wonder Woman

Le origini cartacee di Wonder Woman sono, come qualsiasi altro personaggio della DC Comics, abbastanza confusionarie, frutto di decenni di stravolgimenti e cambi di sceneggiature e scneggiatori, che ha finito per creare un incredibilmente complicato multiverso, dove coesistono gli stessi personaggi ma con storie ed ambientazioni differenti.

Il film sembrerebbe riprendere la storia classica della Golden Age, ossia quella che vuole Diana creasciuta nell'isola Paradiso assieme alle altre amazzoni, sebbene in questo caso la ragazza non sia figlia di Zeus ma una creazione di Ippolita, che pregò la dea Afrodite d'infondere la vita in una statua d'argilla.

Questo richiamo è presente anche nel film, dove Ippolita fa credere per molti anni a sua figlia di essere una creatura animata dalla creta per volere di Zeus, quando in realtà il signore degli olimpi è invece suo padre.

La paternità divina è stata piuttosto presa dalle nuove storie della serie "52", dove Wonder Woman, a seguito degli eventi di "Flashpoint", risulta per davvero figlia di Zeus (e ciò ne giustifica i superpoteri).

Parlando di superpoteri, nel film Diana ha capacità eccezionali più o meno coerenti con la sua controparte storica cartacea: è dotata di superforza simile a quella di Superman, super-resistenza, super-velocità e guarisce dalle ferite in maniera pressoché istantanea.

Per tutto il film la grande forza muscolare le fa compiere balzi enormi, ma nel finale scoprirà di poter anche volare, esattamente come nei fumetti.

Presenti nella pellicola anche i mitici bracciali che, quando vengono battuti dai supermuscoli di Diana, emettono delle onde energetiche devastanti, così come è presente anche il lasso di Esta, divenuto abbastanza iconico grazie alla fortunata serie televisiva degli anni '70.

L'ambientazione originaria dell'introduzione del personaggio è quella della Seconda Guerra Mondiale, ma nel film s'è deciso di spostare indietro la temporalità durante la Grande Guerra.

Steve Trevor è un personaggio che compare in tutte le origini di Diana, sia nella Golden Age che in quella post-Crisis: il suo ruolo è più o meno quello visto nel film, ma la trama ed il suo destino finale cambia.

Wonder Woman inoltre, nei fumetti non è stata reclutata da Bruce Wayne per entrare nella Justice League of America, ma s'è spontaneamente unita ad Aquaman, Lanterna Verde, Flash e Martian Manhunter per combattere l'alieno Appellax: Batman e Superman si uniranno alla JLA solo alla fine dell'avventura.

Accoglienza

Wonder Woman

Il film, distribuito nelle sale mondiali dal primo giugno 2017, ha visto un budget di produzione di ben 149 milioni di dollari, ampiamente ripagati dal successo ai botteghini: la pellicola ha infatti incassato la bellezza di 804 milioni di dollari, risultando quindi un grande successo.

A discapito di una trama molto infantile ed una recitazione non sempre ispirata, il film è stato ben accolto anche dalla critica.

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