whatsapp Batti la concorrenza degli altri studi medici!
Contenuti della pagina [NASCONDI]- Un grande mercato, quasi tutto statalizzato
- Chi ha cominciato prima, ha cominciato meglio
- Non proprio: il mercato è fluido e perennemente dinamico
- Un po’ di numeri, per farti capire
- Se non ci sei ora, non ci sarai in futuro
- Quindi, cosa devi fare per competere nel mercato sanitario?
- Hai bisogno di aiuto per il tuo marketing sanitario?
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Sai quanti medici, chirurghi e dentisti ci sono in Italia?
Solo parlando di medici di Medicina Generale (i medici di famiglia, lo sai), ce ne sono circa 55.000 unità, a cui si aggiungono circa 185.000 medici specialisti (tra questi circa 17.000 pediatri).
Per gli odontoiatri, il numero comparato è ancora più alto: circa 47.000.
Dopo la Germania, l’Italia è il paese con più dentisti d’Europa.
Anche i medici veterinari sono presenti in grande numero: oltre 33.000 (di cui il 46% donne, record di percentuale nelle attività mediche).
Ogni anno, le università italiane sfornano circa 6.500 nuovi medici o chirurghi.
Tutti questi numeri, rapportati al numero totale di potenziali pazienti in Italia e alla loro capacità media di spesa, fa intuire immediatamente una cosa, in ambito squisitamente commerciale: c’è tantissima concorrenza.
Se vuoi scoprire come sopravvivere in questo settore ben più che fluido, ti consiglio seriamente di continuare a leggere questa pagina.
Nel futuro se non ti sarai già fatto una solida immagine digitale, autorevole ed affidabile, sarà pressoché impossibile poter competere nel mercato sanitario.
Un grande mercato, quasi tutto statalizzato
L’Italia è uno dei grandi paesi occidentali che ha adottato ormai da molti decenni un sistema sanitario universale (Servizio Sanitario Nazionale), a gestione pubblica.
Dagli anni ’70 del 1900 in poi, il sistema delle ‘casse mutue’ è stato progressivamente smantellato, a favore di un meccanismo condiviso nazionalmente, in cui la presenza dello Stato è totale sia nella gestione amministrativa che in quella economica.
Alle regioni è demandato il compito del controllo sanitario del territorio, che esse effettuano con il sistema delocalizzato dei presidi medici capillari, in base alla città o a volte alla provincia, col sistema delle ASL (Azienda Sanitaria Locale).
Anche gli ospedali pubblici sono organizzati in aziende ospedaliere, a loro volta controllati sempre a livello regionale.
Affiancate alle strutture totalmente pubbliche, ne esistono molte altre (sia poliambulatori che nosocomi veri e propri) a proprietà privata, ma convenzionate con il SSN: forniscono cioè prestazioni sanitarie ai cittadini, pagate però con un rimborso regionale.
L’Italia, per ferrea volontà politica cristallizzata nel corso dei decenni e impermeabile a qualsivoglia cambiamento (data la grande importanza elettorale), ha sempre mantenuto bassi, bassissimi o totalmente gratuiti i prezzi di accesso a visite mediche specialistiche, analisi ed interventi vari del suo Servizio Sanitario Nazionale.
Il cosiddetto ‘ticket’, ossia un rimborso in molti casi simbolico o poco più per visite specialistiche ed esami (a volte, sofisticati e molto costosi) permette l’accesso a cure di alto ed altissimo livello anche a fasce di reddito basse o addirittura inesistenti.
Se ciò è un importante elemento sociale, in grado di prolungare e mantenere su alti livelli la vita della popolazione, non è economicamente sostenibile nel lungo periodo.
Difatti, l’Italia ha accumulato e continua ad accumulare grandi parti di ricchezza proveniente dalla riscossione dell’erario solamente per pagare le spese del Servizio Sanitario Nazionale.
Ogni anno, l’Italia spende quasi il 9% del suo PIL (centinaia di miliardi di Euro) solo per sostenere, globalmente, il suo Servizio Sanitario Nazionale.
Le recenti crisi economiche e la pressoché perenne crisi di cassa dello Stato hanno fatto sì che, lentamente ma costantemente, il sistema centrale riversasse sempre meno fondi alle regioni per la spesa sanitaria.
Il blocco delle assunzioni e la mancanza del cosiddetto ‘turn-over’, ovverosia il giusto ricambio di personale in uscita per pensionamento, hanno notevolmente abbassato non tanto la qualità, quanto i tempi medi per visite specialistiche ed esami diagnostici e di laboratorio.
Molte aziende sanitarie vedono i loro conti in perenne rosso, e l’inadeguatezza conclamata nel cercare fondi nel privato (visto quasi sempre come ‘un male’, e non come invece una preziosa risorsa) fanno sì che, in molte regioni e per molti esami o visite ambulatoriali, i pazienti debbano aspettare tempi insostenibili, di mesi o addirittura anni.
Ciò ha fatto crescere notevolmente il settore della sanità privata che, oltre a guadagni più giusti per i medici in relazione al loro impegno lavorativo, è a volte l’unica vera alternativa per iniziare cure e trattamenti nella tempistica corretta.
In assenza di una visione politica ed economica chiara e sensata, attualmente l’Italia sta inesorabilmente avviandosi verso un ‘bipolarismo sanitario’ come mai sperimentato in precedenza.
Il consistente invecchiamento della popolazione eil correlato allungamento della vita media, peraltro, rendono la richiesta di accesso a cure mediche specialistiche sempre maggiore: se il bisogno non sarà intercettato e soddisfatto dal settore pubblico, si riverserà su quello privato.
Cosa che, correntemente, già avviene ogni giorno. parti ora con la tua promozione!
Chi ha cominciato prima, ha cominciato meglio
Se sei un giovane medico sui trent’anni, molto probabilmente per te social network, recensioni online, siti aggregatori e geolocalizzazione sono argomenti con cui sei cresciuto, e che per te sono assolutamente normali.
Sei stato svezzato a pane e smartphone, e ogni giorno, al lavoro, usi almeno un software gestionale per compilare le cartelle cliniche dei tuoi clienti, da mandare poi in condivisione con i tuoi colleghi.
Per te è normale trovare informazioni online, così come è normale pensare che, forse, un po’ di promozione della tua attività privata non ti farebbe male.
Solo che c’è un problema: in giro la rete sembra totalmente satura di altri tuoi colleghi, che compaiono sempre più in alto di te nelle ricerche!
Beh, ti voglio dire questo: molti dei tuoi colleghi, che ora hanno qualche anno più di te, circa vent’anni fa, agli albori dell’Internet per le masse, hanno creduto per primi nella potenza della rete come media di condivisione delle informazioni.
All’epoca la promozione medica era fortemente limitata (quando non totalmente proibita), eppure qualcuno dotato di buona volontà e buone competenze tecniche riuscì comunque a ritagliarsi un piccolo spazio, mettendo su articoli e siti informativi.
Molti si fecero aiutare da chi ne sapeva più di loro in materia di World Wide Web, ovviamente.
In un mercato storicamente chiuso come quello italiano, alcuni professionisti medici decisero di cambiare.
E cambiarono per davvero!
Ora, quei pionieri sono diventati quasi tutti molto popolari nella rete, e raggiungono le posizioni migliori nelle ricerche.
E se non ci credi, controlla tu stesso: i nomi dovresti conoscerli bene, sono molto famosi!
Questi esempi sono solo una parte di tutto un grande lavoro che c’è stato dietro la progressione del marketing sanitario: ci sono medici che ci hanno creduto molto prima di altri, che si sono impegnati più di altri, e che ora giustamente ottengono più di altri.
Negli ultimi 20 anni ed oltre, però, oltre ai primi pionieri ci sono stati molti altri medici che, specialmente dopo la liberalizzazione della legge 248/2006, si sono dati da fare per migliorare, o in molti casi costruire ex novo, la loro immagine online.
E credimi, alcuni ci sono riusciti molto bene.
Oggigiorno, centinaia di migliaia di medici sono presenti sul mercato della promozione digitale, e molti di loro hanno delle ottime strategie di successo: sono seguiti da professionisti, rispettano le imposizioni del Codice di Deontologia Medica, fanno vera informazione sanitaria e riescono a farsi trovare da molti più pazienti rispetto a te.
E il motivo è veramente semplice: si fanno conoscere nella Rete, grazie alla loro autorevolezza e la loro professionalità.
Chi ha cominciato prima, ha cominciato meglio; chi è venuto dopo, ha seguito la buona strada.
Chi viene ora, fa molta fatica: il mercato è saturo, e le terre migliori sono già state prese… O forse no?parti ora con la tua promozione!
Non proprio: il mercato è fluido e perennemente dinamico
In realtà, il mercato della sanità è un perenne mutamento: la gente nasce, si ammala, si cura, muore ogni giorno, seguendo i cicli della vita.
Il bisogno è quindi costante: cambia di intensità e cambia di specializzazione, magari (a seconda dell’età media della popolazione e della sua capacità di spesa), ma esiste sempre.
Ogni giorno, vecchi medici vanno in meritata pensione, e nuovi medici prendono il loro posto.
La domanda varia, ma varia anche l’offerta.
C’è sempre posto per nuove proposte, anche se quest’ultime devono ovviamente scontrarsi con una concorrenza spesso ben più che agguerrita.
Per combattere ad armi pari, o perlomeno per avere una minima chance di successo, però, devi affidarti a chi può garantirti risultati efficaci: devi investire nel digital marketing fatto dai professionisti.parti ora con la tua promozione!
Un po’ di numeri, per farti capire
Sai qual è la media degli iscritti ad una pagina Facebook di uno specialista medico di livello?
Circa 2.000 persone, di cui la maggior parte già pazienti.
Per ottenere una media di circa 30 nuovi like a settimana, c’è solitamente bisogno di una media di ben 15 post settimanali, di livello, interessanti ed utili per i potenziali nuovi pazienti.
In un generico sito vetrina di un medico, sono mediamente necessarie circa una decina di pagine costruite in ottica SEO (sempre con contenuti utili, ben scritti, interessanti ed autorevoli) per generare, a pieno regime, circa un centinaio di visite uniche giornaliere.
Tutto questo, nell’arco di mesi, se non di anni: i risultati veloci, parlando di veri risultati duraturi nel tempo, non sono possibili in brevi periodi.
E chi ti dice il contrario, ti sta quasi sicuramente dando un’informazione non vera.
Un sito di un medico di successo, che solo di ricerca organica (quindi, senza annunci a pagamento) raggiunge i 12.000-14.000 visitatori al mese, ha generalmente bisogno di decine (se non anche centinaia) di pagine con articoli specifici, costruiti con un attento lavoro di SEO, con costanti miglioramenti e dopo molti mesi di indicizzazione su Google.
Già, perché l’algoritmo di Googlebot (il web crawler di Google) oltre che la qualità dei contenuti e la loro attinenza con le keywords misura anche l’anzianità delle pagine nell’indice, premiando quelle pubblicate prima.
Per ottenere buoni risultati dalla ricerca organica, quindi, sono necessari:
- Ottimi contenuti, attinenti alle keywords a cui si punta e di natura interessante per i visitatori;
- Una struttura delle pagine snella, leggera e di facile consultazione;
- Un testo scritto in ottica SEO, buono per il software ma buono anche (e soprattutto) per gli esseri umani;
- Costante monitoraggio e miglioramento;
- Tempo e pazienza
Capisci quindi perché molti tuoi colleghi che hanno iniziato prima la loro esperienza online ora sono avvantaggiati?
Attento, però: questo non vuol dire che tu non debba iniziare!
Ci sono molti modi per immettersi nel mercato, anche se si ha un’esperienza pregressa inesistente.
Ecco perché hai bisogno di un professionista del marketing sanitario digitale.parti ora con la tua promozione!
Se non ci sei ora, non ci sarai in futuro
Entrare nel mercato della promozione sanitaria digitale ora, ed entrarci bene senza spendere soldi inutilmente, è difficile.
Devi affidarti a professionisti seri, specializzati nella copiosa legislazione del settore, con grandi competenze di marketing digitale e anche di medicina e informativa sanitaria.
Devi investire anche tempo e soldi nell’impresa, e l’investimento deve essere costante.
Devi produrre, o far produrre, una grande quantità di contenuti di alto livello, capaci di competere con la gargantuesca mole di informazioni di similare tipologia che già circola per l’Internet.
E devi pazientare, migliorando nel contempo tutto ciò che è migliorabile.
Insomma, devi metterci impegno, denaro e competenza.
Questo potrebbe scoraggiarti, ma sai qual è l’alternativa?
L’alternativa non è solo quella di non essere presente ora, ma di non poterlo essere mai anche nel futuro.
Lo sai qual è il costo medio, per certe query (ossia, termini di ricerca), dei singoli click di un annuncio a pagamento che riguarda parole chiave come ‘dentista’, ‘dermatologo’ oppure ‘cardiologo’ su Google?
In alcune aree, soprattutto nelle grandi metropoli, può superare € 1,50 a click, con picchi che possono arrivare e superare i € 5,00.
Sai che vuol dire questo?
Che, nel caso tu voglia ora entrare nel mercato con una campagna promozionale a pagamento, dovrai investire una quantità di denaro decuplicata rispetto a pochi anni fa.
Si sta arrivando ad un punto, e per alcuni già ci siamo, in cui l’investimento pubblicitario digitale, da conveniente anche e soprattutto per le piccole realtà e i liberi professionisti, diventerà possibile solo per grandi gruppi organizzati.
In quel futuro se non ti sarai già fatto una solida immagine digitale, autorevole ed affidabile, sarà pressoché impossibile poter competere nel mercato sanitario.parti ora con la tua promozione!
Quindi, cosa devi fare per competere nel mercato sanitario?
Devi investire sulla tua professionalità, iniziando o migliorando la tua immagine digitale.
Devi dotarti di un sito vetrina professionale, con articoli e pagine di altissimo livello qualitativo, in cui devi dimostrare la tua bravura ed autorevolezza nell’intercettare i bisogni sanitari dei visitatori.
Devi quindi produrre contenuti di qualità, ma non solo: devi rafforzare la tua professionalità su tutti i media digitali, su qualsiasi canale.
Devi tenere aggiornate le tue pagine social, devi costantemente produrre contenuti attinenti con la tua specialistica ed utili per chi ti segue, devi informare con efficacia i tuoi pazienti su novità e nuovi trattamenti o cure per le loro patologie.
Devi fornire supporto sia medico che umano, ricordandoti che hai iniziato questa professione con un solo obiettivo nella mente: proteggere la vita ed aiutare la gente.
Devi quindi, molto semplicemente, trasferire questo tuo scopo di vita anche nel digitale.
Per farlo però, ti serve aiuto.
Devi quindi farti aiutare dalle persone giuste.
Hai bisogno di aiuto per il tuo marketing sanitario?
Io posso aiutarti.
Sono specializzato in marketing sanitario, per odontoiatri, medici e chirurghi da oltre 15 anni, e sono pronto ad ascoltarti e a mettere le mie conoscenze al servizio del tuo business.
Il mio studio ha una conoscenza profonda della legge in materia di promozione sanitaria, e siamo costantemente aggiornati su ogni imposizione dettata dal Codice di Deontologia Medica.
Posso farti aumentare considerevolmente il numero dei tuoi pazienti, rafforzando la tua immmagine professionale ed aiutandoti a trarre il meglio dall'informazione sanitaria.
Tutti i miei clienti medici o odontoiatri non hanno mai problemi con l'Ordine, poiché le loro promozioni non sono solo efficaci, ma sono perfettamente attinenti a ciò che dice la normativa in materia di pubblicità sanitaria: provami, e vedi con i tuoi stessi occhi di cosa sto parlando!
Tanti altri professionisti di alto livello come te, sia medici che dentisti, mi hanno onorato della loro fiducia: e ti assicuro che un motivo c'è!
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