7 chili in 7 giorni
Contattami velocemente
per richiedere una valutazione GRATUITA del tuo problema!
Lingua originale: italiano
Paese di produzione: Italia
Anno: 1986
Durata: 105 min (versione cinematografica), 133 min (versione televisiva)
Genere: commedia
Regia: Luca Verdone
Soggetto: Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Luca Verdone
Sceneggiatura: Leonardo Benvenuti, Piero De Bernardi, Luca Verdone
Produttore: Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori
Casa di produzione: Cecchi Gori Group
Distribuzione per l'Italia: Columbia Pictures, Columbia TriStar
Homevideo: Cecchi Gori Distribuzione, Cecchi Gori Homevideo
Fotografia: Danilo Desideri
Montaggio: Antonio Siciliano
Musiche: Pino Donaggio
Scenografia: Franco Velchi
Interpreti e personaggi
Carlo Verdone: Alfio Tamburini
Renato Pozzetto: Silvano Baracchi
Silvia Annichiarico: Samantha Tamburini
Tiziana Pini: la bella signora
Franco Diogene: l'assessore Turri
Franco Adducci: il monsignore
Elena Fabrizi: sora Rosa
Annabella Schiavone: la cantante lirica
Fides Stagni: la nonna di Samantha
Ida Eccher: la governante della villa
Monica Gioia: Miriam, l'infermiera
Giuseppe D'Aloja: il pugile
Fabrizio Sergi: Paolo Fabbris, detto "Paolone"
Bruno Bilotta: fratello più giovane di Samantha
Aldo Massasso: fratello più vecchio di Samantha
Hal Yamanouchi: il domestico cinese
Dante Fioretti: il padre di Baracchi
Fiammetta Baralla: Tina, paziente della clinica
Totò Pinto: Ugo, paziente della clinica
David Maunsell: il professore inglese
Antonio Giordani: l'uomo che occulta il cadavere dell'onorevole
Antonio Vezza: presidente della commissione di laurea
Rolando De Santis: l'operaio che raddrizza il quadro
Ivano Barchiesi: un paziente della clinica
Doppiatori italiani
Claudia Balboni: Miriam, l'infermiera
Paolo Lombardi: il monsignore
Nino Scardina: Ugo
Gianni Agus: L'onorevole
Michele Kalamera: speaker dello spot
Gianni Musy: professore inglese
Gianni Bersanetti: fratello di Samantha
Anaconda schifosa!
Trama
Roma, Università degli studi "La Sapienza", fine anni '70.
I neo dottori in medicina e chirurgia Alfio Tamburini (Carlo Verdone) e Silvano Baracchi (Renato Pozzetto), laureati con bassissimi voti, dopo la penosa discussione della tesi di laurea dividono le loro strade.
Alfio Tamburini e Silvano Baracchi alla foto di laurea
Dopo molti anni, Alfio si sistemerà ottimamente sposando una ricca ma brutta e dispotica donna, che lo aiuterà ad aprire un centro estetico di successo, di cui però il dottore non è per nulla soddisfatto: professionalmente umiliato (è per tutti "Alfio l'estetista"), sentimentalmente infelice e sempre succube e vittima della famiglia della moglie Samantha, che non perde mai occasione per ridicolizzarlo.
Un giorno sul finire della sua giornata di lavoro, Alfio reincontra casualmente Silvano, che, viste chiuderglisi tutte le porte della medicina per via della sua incompetenza, per sbarcare il lunario è diventato rappresentante di prodotti cosmetici, nonché bieco rifornitore di giocattoli sessuali, preservativi e materiale pornografico vario.
Lei ci ha presentato una tesi a dir poco INDECENTE!
Contenti d'essersi incontrati nuovamente ed intenti a parlare delle loro esperienze, i due non s'accorgono che, nella sauna del centro estetico è scattato l'allarme: un cliente, addirittura l'onorevole Manlio Pinna, non essendo stato tirato fuori in tempo è collassato, perdendo la vita.
Ciò fa disperare l'iperteso e paranoico Alfio, ma Silvano ha un'idea per tirarlo fuori dai guai: l'occultamento di cadavere.
Alfio e Silvano si incontrano dopo molti anni dalla loro laurea
Contattato uno dei suoi ben poco raccomandabili clienti, Silvano aiuta quindi Alfio a caricare la salma in un furgone, per poi molto opportunamente occultarla fuori Roma, in un posto particolarmente noto per essere luogo di prostituzione notturna.
Ti farò dimagrire, a calci nel culo!
L'onorevole però si rivelerà vittima di una morte apparente, lasciando sorpresi sia Silvano che il suo losco amico, che non sente però ragione: vivo o no, Alfio deve pagare i 10.000.000 di Lire pattuiti per l'affare.
Dopo aver riaccompagnato l'onorevole ed averlo convinto che è stato vittima di un'amnesia causa scappatella con qualche signorina del posto, Silvano rintraccia Alfio alla villa della famiglia verso Tivoli, dove stanno festeggiando il compleanno di Samantha.
L'onorevole Pinna morto nella sauna di Alfio
Per paura che il suo amico non sia disposto a pagare quanto concordato, Silvano omette della finta morte dell'onorevole, rassicurando Alfio sul fatto che la notizia della dipartita non finirà neppure sui giornali.
Durante il proseguo della serata, Silvano nota la grandezza e la maestosità del casale, e suggerisce ad Alfio un'idea: costruirci su quello che lui definisce l'affare del momento, ovverosia una clinica dimagrante.
Presi contatti con uno specialista che gli fornirà le competenze necessarie (tra cui una disgustosa 'pappa' sintetica), Alfio si sobbarca di cambiali e prestiti per sventrare totalmente il casale ed adattarlo a lussuosa clinica, costrigendo la moglie a firmagli milioni in fideiussioni, contro il parere dei suoi parenti che, giustamente, considerano l'impresa un suicidio economico.
Il micio ha un aspetto cadaverico!
Dopo diverse vicissitudini, i due dottori riescono però ad aprire "Villa Samantha", che garantisce di far perdere ai pazienti ben 7 chili in 7 giorni, pena il mancato corrispettivo economico della cura.
Cominciano così ad arrivare i primi ospiti della struttura, tutti con evidenti problemi di sovrappeso eccetto una bellissima signora di cui Alfio immediatamente s'innamora.
Alfio e Silvano a colloquio con il guru esperto di diete dimagranti
Assieme agli ospiti della clinica, però, cominciano anche ad arrivare i grattacapi: la cura si rivelerà molto più problematica del previsto, giacché il digiuno forzato a cui sono sottoposti i pazienti gli causa episodi d'isteria e di comportamenti ben più che bizzarri.
Ti farò dimagrire... A calci nel culo!
Dopo mille peripezie, e proprio quando i due sono vicini alla conclusione della devastante settimana, succede però il fatto tragico: una scappatella di Silvano con la bella signora tanto desiderata da Alfio, che s'è prostituita per una fetta di pane, burro ed alici, causa una furibonda lite tra i due dottori, che sfocia poi in una mega ribellione di tutti i pazienti che, esausti per i giorni interi di digiuno, mettono a soqquadro tutta la clinica, razziando cucina e dispensa.
La pubblicità di Villa Samanta
I guai però non sono finiti: proprio durante l'ammutinamento degli ospiti, arriva a Villa Samantha anche l'onorevole ex cliente di Alfio, che il dottore credeva morto e sepolto.
Ciò fa scattare una violenta reazione nei confronti di Silvano, che decide di scappare inseguito dal suo incavolatissimo amico.
Gli obesi pazienti di Villa Samantha
La fuga si concluderà in un tremendo incidente, che manderà i due direttamente all'ospedale, dove resteranno per lungo tempo in riabilitazione; proprio nel nosocomio però, Alfio avrà un'idea geniale: convertire Villa Samanta nel ristorante "Ai due porconi Alfio e Silvano", che diventerà subito un posto di grandissimo successo, facendo finalmente divenire ricchi e soddisfatti (nonché felicemente grassi) i due amici.
Gli svitati di Villa Samantha
Dott. Alfio Tamburini
Uomo sulla quarantina, laureato in Medicina e Chirurgia con scarsissimi voti, che ha avuto la fortuna di conoscere Samantha, una non bella ma ricca donna che lo ha aiutato a mettere su un centro di bellezza.
Da sempre stressato dalla petulante moglie, dai suoi ben poco cortesi parenti e da un lavoro che fondamentalmente detesta e da cui si sente umiliato, avrà la (s)fortuna di reincontrare il suo ex compagno d'università Silvano, che lo trascinerà nella folle idea di aprire una clinica dimagrante, ovverosia Villa Samantha.
Ansioso, debosciato e con immenso senso di colpa per aver, sbadatamente, provocato la morte di un cliente nella sua sauna, Alfio finirà per invaghirsi follemente di una delle pazienti della clinica, che però - con ben pochi scrupoli - si concederà carnalmente a Silvano per una fetta di pane, burro ed alici.
Questo causerà una serie di tragici eventi a catena, che lo porteranno a chiudere la casa di cura e a passare un considerevole lasso di tempo in stato catatonico in ospedale, dopo un pauroso incidente.
Gli verrà però in mente un'idea eccezionale che riuscirà a risollevare le sorti sue e quelle di Silvano: trasformare Villa Samantha in un grande ristorante ("Ai due porconi"), che diventerà un grande successo.
Riuscirà anche ad avviare una relazione clandestina con la bella signora oggetto dei suoi desideri, ora cliente fissa del ristorante.
Dott. Silvano Baracchi
Pessimo medico laureato quasi col minimo dei voti, ex compagno di corso di Alfio.
Rincontra il suo amico universitario per caso nel suo salone di bellezza, durante uno dei suoi giri come rappresentante di cosmetici (e giocattoli sessuali vari).
Mitica la sua valigetta di tre strati, contenente un ampio catalogo di film porno, creme genitali, vibratori elettrici e improponibili marche di preservativi (Sventrax, Orient Express, Duron Duron, Tormiento).
Dopo aver aiutato il suo amico ad occultare il (finto) cadavere dell'Onorevole Pinna, ha la brillante idea di proporgli l'apertura di una clinica per dimagrire, sfruttando un enorme casale di proprietà della moglie di Alfio.
Inutile dire che l'impresa si rivelerà un fiasco totale, e per giunta finirà per scatenare la collera anche del suo amico, a cui ha nascosto la finta morte dell'Onorevole Pinna.
Il finale sarà comunque benevolo: aprirà , assieme ad Alfio, il ristorante "Ai due porconi", diventato subito famosissimo.
Samantha Tamburini
La ricca ed abbastanza nevrotica moglie di Alfio, conosciuta in gioventù dopo un periodo disperato del dottore in cui, per sbarcare il lunario, andava in giro per le private abitazioni ad eseguire massaggi.
Dimostra subito di provare una fortissima attrazione per Silvano, che sarà fondamentale per permettere ad Alfio di farle firmare le fideiussioni ed aprire così la clinica dimagrante che porta il suo nome.
Spinto da Alfio, timoroso che la moglie gli possa revocare le garanzie bancarie, Silvano dovrà provvedere a soddisfarla sessualmente, prima del tragico finale in cui i due amici finiranno dritti all'ospedale.
Anche lei s'imbarcherà nell'avventura nel nuovo ristorante "Ai due porconi", contenta e felice.
Paolo Fabbris detto "Paolone"
Viziatissimo ed obeso ragazzino che prende subito in antipatia Alfio e Silvano.
Indisponente e dalla risposta pronta, si porterà appresso un'infinita quantità di scorte e cibarie varie, fino a che non verrà scoperto da Alfio e Silvano, e torturato per mezzo della lavanda gastrica.
Sarà lui a spifferare la scappatella della bella signora con Silvano, provocando così l'ammutinamento dei pazienti della clinica.
Si riappacificherà con i due dottori quando questi apriranno il ristorante "Ai due porconi", in cui diventerà cliente fisso.
Il Monsignore
Enorme prelato con un altrettanto enorme appetito, dirige la Caritas che s'occupa di inviare aiuti alimentari nel terzo mondo.
Data la sua mole, viene spesso messo in imbarazzo dai poverelli che aiuta, al suo contrario magri e canuti.
Ciò lo ha convinto a perdere 7 chili in 7 giorni, anche se ad onor del vero, per il suo stato fisico, di chili da perdere ce ne vorrebbero 70.
Il pugile
Pugile pugliese dal forte accento salentino e dall'altrettanto forte carattere, ha deciso di perdere 7 chili in 7 giorni prima di un importante incontro a Cesenatico, per rientrare nei limiti della sua categoria.
Irruento e manesco, s'aggregherà all'ammutinamento dei pazienti e, non contento, concupirà anche la bella infermiera
della clinica.
Anche lui diventerà un cliente fisso del nuovo ristorante "Ai due porconi", dopo aver esser passato ai supermassimi.
La bella signora
Bella ed elegante 'dama bianca' con un fisico statuario, che non avrebbe affatto bisogno di perdere peso ma che, evidentemente, è rimasta vittima anche lei della moda degli anni '80 del dimagrimento forzato.
Ha fin da subito un fortissimo ascendente sul Alfio, che se ne innamora perdutamente.
Presa dai morsi della fame
deciderà però di concedersi carnalmente a Silvano, per una fetta di pane, burro ed alici.
L'atto di meretricio, visto da Paolone, farà scoppiare il caos a Villa Samantha, provocando una rivolta generale dei pazienti.
Anche lei diventerà cliente del ristorante "Ai due porconi", dove si capirà che ha allacciato una relazione clandestina con Alfio.
Il soprano
Cantante lirica decisa a perdere 7 chili in 7 giorni per migliorare le proprie doti canore, anche lei impazzirà letteralmente dopo la micidiale dieta di digiuno assoluto di Villa Samantha, arrivando anche a mangiarsi un nido di uccellini trovato nel parco della clinica.
Ritroveremo anche lei da "Ai due porconi", invitata da Alfio a mangiare perché, secondo il suo ex medico, le cantanti liriche debbono necessariamente essere ben dotate di seno e prestanza fisica.
Sora Rosa
Simpatica vecchietta romana decisa a perdere peso per motivi pratici: non etra più nell'ascensore e, datosi che abita al quarto piano, la cosa è cominciata a diventare un problema non da poco.
Viene accettata a Villa Samantha anche se ha avuto ben tre infarti.
Fallita la terapia, risolverà il problema comprandosi un appartamento al piano terra, e diventerà una cliente fissa del ristorante "Ai due porconi".
La coppia innamorata
Gentile coppia di coniugi che, benché molto innamorati, per via del peso e del grasso addominale di entrambi non riescono ad avere rapporti sessuali convenzionali, dovendo quindi necessariamente farlo da seduti.
Il devastante periodo di digiuno li porterà a litigare per la prima volta in tutta la loro vita.
Diventeranno anche loro clienti del ristorante "Ai due porconi".
Sviluppo e produzione
Film che segna l'esordio cinematografico in solitario di Luca Verdone, fratello di Carlo, che con lui aveva già collaborato come aiuto regista in "Bianco, rosso e Verdone" (1981) e "Borotalco" (1982).
Si concretizza la strana coppia con un altro mostro sacro del cinema italiano di quegli anni, ovverosia Renato Pozzetto, e il bizzarro sodalizio darà vita ad una delle migliori commedie di tutti gli anni '80.
All'epoca, Renato Pozzetto era un po' il jolly d'eccezione che tutti gli sceneggiatori volevano, dato il sempre altissimo gradimento del pubblico (famose le sue accoppiate con Celentano, Montesano, Villaggio e pure Christian De Sica ed Ezio Greggio nei primi anni '90).
Nel casting, Carlo Verdone volle nuovamente la Sora Lella (Elena Fabrizi), oltre che caratteristi di fiducia, che ben si adattarono nei panni dei pazienti di Villa Samantha.
Del film sono state distribuite due versioni: la versione cinematografica da 105 minuti e la versione televisiva da 133 min, chiamata anche 'long version'.
Richiami e marchio di fabbrica
Il film è totalmente comico, e ha come unico obiettivo quello di far ridere a crepapelle lo spettatore; compito che assolve con incredibile efficacia.
La comicità surreale e stralunata di Pozzetto si integra magistralmente con l'ansiosa ed impacciata verve comica di Verdone, e la coppia recita in un tandem esplosivo, che strappa risate dall'inizio alla fine della pellicola.
Tutta la pellicola verte su un curioso fenomeno sociale dell'Italia dell'iper-benessere degli anni '80: l'iper-inflazione di Medici.
Sembra strano parlarne nell'Italia attuale, in perenne agonia di personale sanitario, ma a quei tempi la professione medica era molto in voga, e l'accesso libero alle Università aveva prodotto un numero molto elevato di professionisti.
Molti di loro, anche se pare davvero assurdo dirlo ora, rimanevano dunque 'a spasso' per molto tempo, prima di vincere un concorso in un qualsiasi Ospedale pubblico.
C'è anche da considerare che il famoso 'posto fisso', preferibilmente in una struttura sanitaria pubblica, all'epoca era visto come il traguardo di una vita per molti giovani, specie quelli non proprio eccellenti nell'arte medica.
Non sono presenti i richiami storici dei film di Verdone, ma non per questo il film risulta meno godibile: è pura comicità , tra le migliori del periodo.
La colonna sonora composta da Pino Donaggio comprende la stupenda "Coming to Samantha", diventata subito un elemento distintivo del film.
Accoglienza
Il film fu campione d'incassi in Italia nel 1986, divenendo ben presto un caposaldo della comicità nostrana.
Da fine anni '80 in poi fu cominciato ad esser distribuito in TV, dapprima alla RAI (frequenti i passaggi su RAI 3) e poi sulla defunta Telemontecarlo nel 2000.