Chi trova un amico trova un tesoro
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Paese di produzione: Italia, USA
Anno: 1981
Durata: 102 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Genere: commedia, azione, avventura
Regia: Sergio Corbucci
Soggetto: Mario Amendola, Sergio Corbucci
Sceneggiatura: Mario Amendola, Sergio Corbucci
Fotografia: Luigi Kuveiller
Montaggio: Ashley Daleki
Musiche: Carmelo e Michelangelo La Bionda
Interpreti e personaggi
Terence Hill: Alan Lloyd
Bud Spencer: Charlie O'Brian
Sal Borgese: Anulu
John Fujoka: Kamasuka
Louise Bennett: Mama
Herbie Goldstein: zio Brady
Claudio Ruffini: Kador
Tom Tully: il capitano di Marina
Kainowa Lauritzen: Alua
Terry Moni Mapuana: Ula
Mirna Seya: Ola
Salvatore Basile: Frisco Joe
Riccardo Pizzuti: uomo di Frisco Joe
Vincenzo Maggio: uomo di Frisco Joe
Doppiatori italiani
Pino Locchi: Alan Lloyd
Glauco Onorato: Charlie O'Brian
Ferruccio Amendola: Anulu; uomo di Frisco Joe; uomo alla radio di bordo
Piero Tiberi: Kamasuka
Miranda Bonansea: Mama
Sergio Fiorentini: zio Brady
Manlio De Angelis: Kador
Gianni Marzocchi: uomo col binocolo
Carlo Alighiero: Frisco Joe
Gianfranco Bellini: il capitano di marina
Luciano De Ambrosis: uomo di Frisco Joe
Romano Ghini: uomo di Frisco Joe
Solo Puffin ti darà forza e grinta a volontà !
Trama
Negli Stati Uniti d'America d'inizio anni '80, Alan Lloyd (Terence Hill) è uno scapestrato giovane che ha il brutto vizietto di giocarsi un sacco di dollari alle corse dei cavalli, perdendo puntualmente.
Vive con il suo vecchio zio Brady - a cui succhia tutti i soldi per le scommesse - che ormai da anni non fa che raccontargli di un incredibile tesoro, nascosto da qualche parte su una sperduta isola e di cui solo lui conosce l'ubicazione.
Dopo aver perso l'ennesima scommessa, Alan è costretto a scappare a gambe levate dagli strozzini a cui deve un bel po' di denaro.
Fortunatamente, il biondo scavezzacollo trova rifugio nella barca a vela di Charlie O'Brian (Bud Spencer), un barbuto e burbero marinaio avventuriero che ha stretto un contratto con la nota (e disgustosa) marmellata Puffin: la traversata a vela in solitaria dell'oceano, nutrendosi solo della marmellata che 'forza e grinta ti darà '.
Se riuscirà nell'impresa, Charlie intascherà ben 200.000 dollari americani: una cifra enorme, nel 1981!
Partito per la sua missione - e disfattosi ben presto della disgustosa marmellata - Charlie però fa ben presto conoscenza del clandestino Alan, pappatore a sbafo di fagioli e bistecche.
Costretto a sorbirselo per tutta la navigazione e dopo averlo relegato a ruolo di mozzo tuttofare, Charlie però ha l'ennesima arrabbiatura quando scopre che il furbo biondino ha volontariamente dirottato la rotta della barca, per farla approdare alla fantomatica 'isola del tesoro' tanto decantata dallo zio.
Ne segue una colluttazione dove tutti e due finiscono a mare, con la barca alla deriva.
Spiaggiati sull'isola misteriosa, chiamata Pongo Pongo dai locali, Alan e Charlie fanno conoscenza della simpatica tribù indigena, con a capo la corpulenta regina Mama e il suo stupido figlio Anulu.
Dopo aver rimbambito Anulu con una cinquina terrificante di Charlie ed aver superato quindi la prova di forza, i due sono accolti formalmente nella tribù, per venire quasi subito a conoscenza di una disgrazia che da tempo afflige i poveri autoctoni: una spietata banda di pirati - decisamente apprezzatori dei completi in pelle sado-maso - che, periodicamente, saccheggia l'isola depredandola di giovani e belle ragazze e di uomini robusti, che poi rivendono a loschi trafficanti di moderni schiavi.
Stavolta però gli scapestrati pirati, al posto di giovani signorine, prenderanno una serie infinita di sganassoni e cazzotti da parte di Charlie ed Alan, che riescono a metterli in fuga.
Messisi in caccia del fantomatico tesoro, i due trovano un vecchio fortino militare risalente al secondo conflitto bellico globale, incredibilmente ancora ben difeso da Kamasuka, un attempato soldato fantasma giapponese, fedele soldato dell'Imperatore ancora convinto che il tragico conflitto sia in corso e deciso a tutti i costi a difendere il fortino.
Dopo aver fatto capitolare Kamasuka ed averlo messo al corrente della fine delle ostilità , l'anziano soldato giapponese porta i due nei sotterranei del fortino, dove si scopre che un tesoro c'è per davvero... E che tesoro!
Milioni di dollari in contanti - le paghe dei soldati di stanza nel pacifico ai tempi della guerra - che i giapponesi avevano rubato agli americani, e che Kamasuka doveva a tutti i costi proteggere.
Si viene anche a sapere che Kamasuka, anche se ligio e fedele all'Imperatore, si prese anche una scappatella amorosa, anni addietro, e proprio con Mama, ai tempi bella e giovane ragazza, e che il frutto del loro amore è proprio lo scemo Anulu.
Regalati i soldi ad Alan e Charlie, Kamasuka può finalmente deporre le armi e tornare da Mami, non prima però di aver sgominato gli strozzini che inseguivano Alan, arrivati con un idrovolante sull'isola in cerca proprio del tesoro.
Messi fuori gioco i manigoldi, Alan e Charlie si ritrovano finalmente con un mezzo per lasciare l'isola e, seppure con qualche piccolo imbroglio volto a fregarsi a vicenda, i due riescono in qualche modo a decollare.
Ma l'isola di Pongo Pongo ha ancora bisogno dei due eroi.
Una chiamata radio di Kamasuka infatti avverte i due che il gruppo di pirati è tornato, e minacciato di accoppare l'intera tribù se non si vedranno consegnato il fantomatico 'tesoro', ovvero i contanti presi da Charlie ed Alan.
Tesoro che Kamasuka rivela essere completamente inesistente, in quanto tutto il denaro è solo un mucchio di banconote false.
Dopo aver avvertito per radio i militari della portaerei americana USS Forrestal, Charlie e Alan, in uno spettacolare atterraggio d'emergenza, riescono a tornare all'isola giusto in tempo per malmenare per bene i pirati, salvando gli indigeni e facendo arrestare i malviventi dai marinai della USS Forrestal, giunti sul posto in seguito alla segnalazione di Charlie.
Con somma sorpresa dei due eroi sui generis, però, i militari rivelano che il denaro considerato falso in realtà è vero, ringranziandoli per averlo riconsegnato a Zio Sam.
I due possono però consolarsi con una bruttissima statuetta di ricordo che Mama gli dona come segno di riconoscenza per i servizi resi alla tribù... Che Charlie, ancora deluso per la storia del denaro, decide comunque di lasciare ai marinai.
Mai errore fu più grande: la statuetta si rivelerà un cimelio antichissimo e preziosissimo, dal valore inestimabile e che la marina americana metterà a disposizione di un museo.
Museo in cui si ritroveranno Charlie e Alan come lavavetri, con la bieca intenzione di riaccaparrarsi del loro 'tesoro'.
Sviluppo e produzione
Bud Spencer e Terence Hill entrano negli anni '80 con uno dei loro film più belli in assoluto, sicuramente uno dei più amati dai loro fan, ambientato nella fittizia isola di Pongo Pongo (in realtà la penisola di Key Biscayne vicino Miami).
Il film è la classica commedia di Sergio Corbucci, in cui i due attori sono ormai leggenda: la storia non è solo un mero pretesto per l'ennesimo film incassa-soldi, ma si dirama in maniera divertente e frenetica, con picchi di grande umorismo e trovate veramente geniali (la storia dell'ultimo giapponese a difendere il fortino è eccezionale, soprattutto in chiave comica).
Si ride di brutto per tutto il film, e l'ambientazione esotica è veramente fantastica.
Mitica ed intramontabile l'orrida marmellata Puffin, con il suo slogan che ancora tutti gli italiani bambini o ragazzi negli anni '80 conoscono a memoria.
Uno dei film della coppia più divertenti di sempre, nonché uno degli ultimi della coppia di attori più amata dagli italiani.
Richiami e marchio di fabbrica
Dopo aver girovagato per il vecchio west e buona parte degli Stati Uniti d'America, dopo aver pilotato aerei nella giungla e scorrazzato per tutta la savana, Bud e Terence approdano nell'isola di Pongo Pongo, nella loro prima ambientazione nell'oceano pacifico.
La storia è comica che più comica non si può, e su tutto il film aleggia la mitica - e disgustosa - marmellata Puffin, che ancora è considerata un mito tra gli italiani (e non solo).
Grandissimo umorismo, battute epiche e le più belle scazzottate di sempre sono biglietti da visita unici per uno dei film di Bud e Terence più divertenti di sempre, da vedere e rivedere a ciclo continuo, ed adatto per adulti e bambini di ogni età .
Accoglienza
Tanto per cambiare, il film fu tra i più visti in assoluto del 1981 in Italia, rivelandosi anch'esso un grandissimo successo.
Da una statistica assolutamente non ufficiale (cioè fatta alla buona dal sottoscritto), risulta uno dei film più amati della coppia.
E direi che, nel caso, il podio se lo merita decisamente.
Colonna sonora
La copertina dell'LP tedesco
Contrariamente alla norma, che vede i fratelli De Angelis comporre la colonna sonora dei film di Bud e Terence, in questo film la produzione ricorse al lavoro dei fratelli La Bionda, ovvero i padri della storica Italo-disco.
I risultati sono comunque eccezionali: la traccia principale "Movin' Cruisin'" è entrata di diritto tra le più belle colonne sonore di sempre.
Testo originale in inglese
Let me tell you about the life I live
and you will listen to advice I give
don't ever worry cause you've got no home
you got your freedom if you move alone
Movin' movin' movin' mov'em
Cruisin' cruisin' cruisin' cruising
Movin' movin' movin' mov'em
Cruisin' cruisin' cruisin' cruising
I can live what ever way I'm pleased
I move around among the seven seas
No one misses me when the sun goes down
and in the morning I'll be out of town
Movin' movin' movin' mov'em
Cruisin' cruisin' cruisin' cruising
Movin' movin' movin' mov'em
Cruisin' cruisin' cruisin' cruising
Everyone's a leader when he's out on his own
Don't you push me around
Everyone's singing into another man's son
I've got the feeling
I've got the real thing
Movin' movin' movin' mov'em
Cruisin' cruisin' cruisin' cruising
Movin' movin' movin' mov'em
Cruisin' cruisin' cruisin' cruising