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Gatsu e la sua Ammazzadraghi
"Berserk", l'opera omnia di Kentaro Miura

Berserk di Kentaro Miura
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"Berserk" (ベルセルク Beruseruku) è un manga di Kentaro Miura, pubblicato per la prima volta in Giappone nel 1989 sulla rivista Young Animal.

L'opera è della categoria fantasy-horror, anche se praticamente quasi tutti gli episodi contengono immagini e temi al limite dello splatter, con ampissima presenza di vignette a sfondo sessuale e/o macabro.

Opera complessa, tratta di temi forti e profondi, soprattutto del concetto di libero arbitrio, la violenza come unica forma necessaria alla conservazione della vita, l'onnipresente ed onniponente presenza del male e, non per ultimo, il destino finale dell'uomo, a volte spesso semplicemente trattato come un'ignobile bambola di carne, svuotata di ogni valore o particolare virtù.

A prima vista l'ennesima storia di vendetta, in quasi trent'anni di pubblicazioni è diventata per davvero l'opera omnia di Miura, da cui sono stati tratti anche una serie di anime del 1997, un film ("Berserk - L'età dell'oro") del 2012 ed una nuova serie animata cominciata nel 2016.

In Italia la serie è pubblicata dalla Panini Comics, che ne ha curato anche le ristampe.

Allo stato attuale, Miura ha prodotto cinque archi narrativi della storia, che sono:

  • Il Guerriero Nero;
  • L'Età dell'Oro;
  • Condanna;
  • Il Falco dell'Impero Millenario;
  • Mondo Fantastico (in corso di pubblicazione)

Attualmente la serie è ancora in corso di pubblicazione, e dire quando essa si concluderà è veramente arduo: gli eventi narrati da Miura ormai sono di difficile interpretazione, e l'autore - di certo non rinomato per la sua celerità di produzione - continua ad aggiungere articolate sotto-trame a quella principale, rendendo impossibile prevedere quando l'opera arriverà alla sua naturale fine.

Importante aggiornamento maggio 2021
Purtroppo, il 6 maggio del 2021 il Maestro Kentaro Miura si è arreso al fato comune, a soli 54 anni, per colpa di una dissezione aortica.
La rivista Young Animal ne ha dato notizia ai lettori il 20 maggio, ed ancora non si sa se "Berserk" potrà continuare ad essere pubblicato o meno.

C'è quindi il serio rischio che le (dis)avventure di Gatsu e compagni possano, dopo 31 anni, non vedere mai la parola fine.

Vorrei comunque ringraziare di cuore il Maestro Miura per averci regalato il primo, il più bello dei manga 'dark fantasy', e sicuramente uno dei fumetti più importanti nella storia di questa bellissima arte narrativa.

*Aggiornamento giugno 2022
I timori dei fan, scossi dalla morte del Maestro Miura, sono stati fortunatamente scongiurati: Berserk sopravvive!
Da giugno 2022, difatti, a poco più di un anno di distanza dalla dipartita del Maestro, è uscito un nuovo capitolo, sotto la supervisione di Kouji Mori, il primo di una serie che, nelle intenzione de caro amico e collega di Miura, metterà fine alla saga di Berserk.
La trama sarà, almeno a detta di Mori, presa pari pari dalle intenzione di Miura, svelate proprio a Mori poco prima della sua morte.
Tutti pronti a brandire di nuovo l'Ammazzadraghi quindi, e ad accompagnare l'infernale viaggio conclusivo di Gatsu, fino allo scontro (si presume) ultimo con Griffis!

I deboli devono morire.

Il Guerriero Nero

Gatsu in un duello contro un apostolo, che taglia in due con la sua Ammazzadraghi
Gatsu in un duello contro un apostolo, che taglia in due con la sua Ammazzadraghi

Nel regno delle Midlands, un imprecisato posto di un ignoto paese sorprendentemente simile al medioevo europeo, s'aggira minaccioso un ragazzo vestito di nero, armato di una spada enorme, ben più grande di un essere umano.

Il guerriero è guercio dall'occhio destro e monco del braccio sinistro, che ha rimpiazzato da una protesi metallica con dentro nascosto un piccolo cannone, con cui fa fuori un orribile mostro.

Gatsu taglia senza problemi in due un uomo con un singolo colpo dell'Ammazzadraghi
Gatsu taglia senza problemi in due un uomo con un singolo colpo dell'Ammazzadraghi

Il ragazzo si chiama Gatsu, e gira per il mondo in cerca di pura e semplice vendetta per un torto subito nel passato, di cui ancora non si conosce la storia.

Ben presto Gatsu fa amicizia con un piccolo elfo chiamato Puck, che diventerà il suo fedele compagno di viaggio.

L'elfo Puck, compagno di viaggio di Gatsu
L'elfo Puck, compagno di viaggio di Gatsu

Nel mondo delle Midlands, violento e perennemente in guerra, Gatsu ha modo di scontrarsi con un essere mostruoso e soprannaturale, chiamato il Conte, un malvagissimo signore feudale che, da piccolo, inerme e grassottello, può diventare un gigantesco obrobrio a forma di lumaca, che metterà alle strette il protagonista impegnandolo in un sanguinoso duello, da cui comunque Gatsu si ergerà vincitore.

Lo schifoso Conte, apostolo della Mano di Dio
Lo schifoso Conte, apostolo della Mano di Dio

Il Conte era uno dei cosidettì "apostoli della Mano di Dio", ovverosia un mostro immortale, un tempo umano, che ha sacrificato tutto quello che aveva di più caro al mondo per ottenere un'esistenza eterna.

Apparentemente, Gatsu sta girando per il mondo proprio a caccia di questi esseri mostruosi, per ucciderli tutti, uno ad uno.

Parte quindi un lungo flashback sul passato del ragazzo, in cui verremo a conoscenza della sua triste storia.

I cinque arci-demoni della Mano di Dio, richiamati dal Conte in fin di vita
I cinque arci-demoni della Mano di Dio, richiamati dal Conte in fin di vita

L'Armata dei Falchi

L'albero degli impiccati, dov'è appesa la madre di Gatsu
L'albero degli impiccati, dov'è appesa la madre di Gatsu

Gatsu nacque dal corpo di una morta appesa ad un albero, venendo espulso dal cadavere e rimanendo miracolosamente in vita.

Venne subito raccolto da Sys, la donna di un mercenario chiamato Gambino che, avendo perso il figliolo da poco, senza indugio lo raccolse, pregando il marito di tenerlo, anche se i mercenari lo ritennero un presagio di sventure.

Gatsu neonato, raccolto da Sys
Gatsu neonato, raccolto da Sys

Gatsu viene quindi cresciuto nella banda di soldati di ventura, ed istruito alla guerra e all'uso delle armi, che il bambino sembra prediligere sempre troppo grandi per lui.

Purtroppo, di lì a breve Sys morirà per la peste, e Gambino, in preda al dolore, comincia a dara la colpa di ciò a Gatsu, e alla presunta sventura che ha portato nella banda il giorno in cui lui l'ha raccolto da terra, sotto l'albero degli impiccati.

Gambino arriva persino a venderlo sessualmente al pedofilo Donovan e a tentare di accopparlo, ma Gatsu, per difendersi, al contrario uccide il patrigno.

Gatsu dopo la violenza subita dal bruto Donovan
Gatsu dopo la violenza subita dal bruto Donovan

Costretto a scappare dagli altri compagni di Gambino, che lo credono un assassino, viene raccolto da un'altra banda di mercenari, e finisce di crescere divenendo sempre più forte, ovviamente guadagnandosi la pagnotta come soldato prezzolato.

Il lavoro nelle Midlands non manca: ci sono sempre guerre, e c'è sempre bisogno di carne fresca per il macello.

Per raggiungere l’alto castello dovrai calpestare molti cadaveri.

Anni dopo, e dopo aver ucciso un temibile guerriero di nome Bazooso, Gatsu viene notato da alcuni membri della giovane Squadra dei Falchi (una piccola banda di mercenari) che, nel tentativo di derubarlo, lo sfidano a duello, venendo facilmente sconfitti dal ragazzo.

Gatsu uccide Bazooso
Gatsu uccide Bazooso

Arriva però il loro capo Griffith, che riesce a stordire Gatsu, e a portarlo nell'accampamento della sua banda.

Dopo l'ennesimo duello perso, in cui Gatsu ha scommesso la propria libertà, Griffith lo arruola tra le fila della sua banda, e lì il ragazzo conosce quelli che diventeranno la sua vera famiglia: Caska, Judo, Pipin, Kolcas e il piccolo Rickert.

Il ragazzo diventerà il membro più forte della squadra, arrivando a stringere una grandissima amicizia con Griffith, che svela all'amico il suo sogno nel cassetto: riuscire a fondare un giorno un regno tutto suo.

Era un oggetto troppo grande per chiamarlo spada. Troppo spesso, troppo pesante e troppo grezzo. Non era altro che un blocco di ferro.

Grazie al buon nome che si porta addietro, la Squadra dei Falchi arriva ad essere ingaggiata dal regno delle Midlans nella sanguinosa "Guerra dei Cent'anni" contro il vicino regno di Tuder: sarà l'occasione della vita per Griffith che, grazie al valore di Gatsu e dei suoi uomini, viene anche ricompensato e fatto nobile direttamente dal re.

Gatsu cresciuto, comandante della Squadra dei Falchi
Gatsu cresciuto, comandante della Squadra dei Falchi

Finita la guerra con la vittoria, Gatsu decide di lasciare la squadra, sentendosi troppo oscurato dalla presenza di Griffith: dopo un duello in cui riguadagna la sua libertà, il guerriero se ne va per la sua strada, lasciando l'amico triste e disperato.

Allora Griffith commette una sciocchezza: seduce la bella principessa Charlotte, figlia del re, con la quale ha un rapporto sessuale completo.

Chi muore in una battaglia che non è la sua non sarebbe mai dovuto nascere.

Scoperto dal padre, che ha per la figlia un amore morboso ai limiti dell'incesto, è arrestato e sbattutto nelle segrete, dove verrà torturato orribilmente per oltre un anno; contestualmente, la Squadra dei Falchi viene messa fuorilegge, ed i suoi soldati braccati dall'esercito delle Midlands.

Griffith con il suo bejelit scarlatto
Griffith con il suo bejelit scarlatto

Nel frattempo Gatsu, ignaro di quel che sta succedendo, passa un anno ad allenarsi per diventare sempre più forte, ed una sera incontra un essere soprannaturale: un cavaliere con un'armatura a forma di teschio, che lo mette in guardia dai pericoli che stanno per incombere su di lui.

Alla fine dell'anno d'addestramento, Gatsu scopre l'amara verità: i suoi amici della Squadra dei Falchi, ormai ridotti a branco di disperati, sono stati dispersi dai prezzolati al servizio del re delle Midlands, e Griffith invece è costretto a marcire in cella, senza speranze di salvezza.

Gatsu quindi si riunirà alla banda, ed insieme riusciranno a salvare Griffith dalla prigionia, solo per scoprire perché che il falco è gravemente invalidato: durante la detenzione gli hanno tagliato lingua e tendini, facendone un derelitto.

Il bejelit scarlatto di Griffith, attivato dalla sua disperazione
Il bejelit scarlatto di Griffith, attivato dalla sua disperazione

Il re, infuriato per la fuga di Griffith, manda sulle sue tracce l'apostolo Wiald, che metterà a durissima prova Gatsu in un massacrante duello, su cui però il ragazzo riuscirà a prevalere.

Il destino però sembra ormai segnato per gli sventurati componenti dei falchi: Griffith, mutilato e in un impeto di disperazione, prova a suicidarsi, senza però riuscirci a causa dell'attivazione del monile chiamato Bejelit, perso poco prima dell'inizio delle sue torture ed ora magicamente ritrovato.

Il Bejelit apre una dimensione oscura dove compaiono quattro demoni spaventosi: sono i membri della Mano di Dio, che aprono ufficialmente il banchetto del male.

L'eclissi

Gatsu durante l'eclissi
Gatsu durante l'eclissi

Tutti i membri della squadra dei falchi si ritrovano in una surreale dimensione fantastica, sotto un sole coperto da un'eclissi, mentre al loro capo Griffith viene offerta, dai quattro demoni delle Mano di Dio, l'opportunità di rinascere come una creatura superiore - e quindi, poter continuare il suo sogno di conquiste - al patto però di sacrificare tutto ciò che ha di più caro al mondo: i suoi amici della squadra.

Senza molte esitazioni, Griffith accetta.

Tutti i componenti dei falchi vengono quindi marchiati con un marchio maledetto, e il banchetto demoniaco inizia: i ragazzi vengono orribilmente trucidati e mangiati da una serie impressionante di mostri, gli apostoli, che fanno scempio dei loro corpi.

Se mi preoccupassi di non schiacciare le formiche, non potrei neanche camminare.

Gli unici a salvarsi sono Gatsu e Caska: Gatsu anzi riesce ad accoppare svariati apostoli, ma alla fine anche lui deve cedere allo strapotere nemico, troppo forte anche per un tipo fortissimo come lui.

Perde il braccio sinistro e l'occhio destro, distrutti dagli apostoli, mentre è costretto a vedere, con orrore, il suo ex migliore amico Griffith diventare un oscuro demone, Phemt, il quinto componente della Mano di Dio.

Sadisticamente, Phemt vola su Caska e la violenta senza pietà, ed il tutto davanti a Gatsu, che vede la sua donna impazzire per lo shock.

Gatsu in preda all'odio totale dopo aver visto Caska violentata da Griffith
Gatsu in preda all'odio totale dopo aver visto Caska violentata da Griffith

Quando tutto sembra perduto, irrompe però il Cavaliere del Teschio, che attacca i membri della Mano di Dio e salva Gatsu e Caska dalla morte, portandoli via al sicuro.

Curati prontamente dal piccolo Ricket grazie alla miracolosa polvere d'elfo, i guai per i due sopravvissuti non sono ancora finiti: anche se sono ancora vivi, sono ormai maledetti, marchiati col sigillo del sacrificio.

Questo vuol dire che, ogni notte, gli spiriti dei morti ed i denomi malvagi proveranno a possederli, rivendicando ciò che è stato a loro promesso.

Forse... Sono soltanto uno che si erge con la spada infranta... Dalla più profonda disperazione.

L'unico posto dove possono stare tranquilli è una caverna vicino all'officina del fabbro Godor, che in passato è stata una miniera degli elfi: la polvere magica residua delle piccole creature può proteggerli, nascondendoli dagli spiriti malvagi.

Griffith rinato come arci-demone della Mano di Dio
Griffith rinato come arci-demone della Mano di Dio

Gatsu però non è un tipo che può passare il resto della sua vita richiuso in una grotta, tantomeno avendo vicino la sua donna ormai completamente pazza, col senno perduto dopo l'orribile esperienza.

Decide quindi di armarsi e mettersi in viaggio da solo, vagabondando alla ricerca di Griffith, per vendicarsi di quello che è successo; per fare ciò, chiede a Godor di dargli una spada enorme, disumana, che il fabbro forgiò molti anni prima, su richiesta, per uccidere nondimeno che un drago: è l'Ammazzadraghi, uno spadone troppo grosso, lungo e pesante per chiunque, che in seguito si scoprirà essere infuso dello spirito di vendetta di centinaia di anime, e per questo potente quanto basta per ammazzare e trafiggere i mostri (anche gli arci-demoni della Mano di Dio).

Inizia così l'epopea del Guerriero Nero, in giro per le Midlands a caccia degli apostoli.

Sant'Albione

Farnese de Vandimion, dapprima nemica e poi compagna fidata di Gatsu
Farnese de Vandimion, dapprima nemica e poi compagna fidata di Gatsu

Dopo aver ucciso molti apostoli, Gatsu torna da Godor per far riparare la sua Ammazzadraghi ed anche rivedere Caska, ma ha una brutta sopresa: la donna è fuggita, e forse è andata nella vicina Sant'Albione.

Godor, ormai morente, infonde le sue ultime energie per riforgiare l'Ammazzadraghi, che diventa ancora più potente di prima.

Sulla strada per Albione, Gatsu incontra un ragazzino di nome Isidoro che, solo al mondo e provando ammirazione per il Guerriero Nero, decide di seguirlo nella sua impresa.

Impresa che si rivelerà subito estremamente complicata: l'esercito della Santa Catena Ferrea, la mano armata del Vaticano con cui Gatsu s'è già precedentemente scontrato, con a capo l'algida Farnese, è a caccia del Falco delle Tenebre (ovverosia, Griffith) ed i suoi modi da inquisizione fanno facilmente condannare un po' tutti come eretici.

Il piccolo Isidoro, divenuto un compagno di Gatsu
Il piccolo Isidoro, divenuto un compagno di Gatsu

Dopo aver incontrato nuovamente il Cavaliere del Teschio, che gli preannuncia una nuova eclissi, Gatsu riesce finalmente a ritrovare Caska, ma i guai non sono per nulla finiti: la ragazza è stata bollata come strega da una grottesca setta d'eretici, che ha come leader il Capro, un losco figuro che riceve poteri bestiali (è il caso di dirlo) da un misterioso apostolo a forma di Bejelit.

Gatsu quindi si troverà ad affrontare contemporaneamente la Santa Catena Ferrea ed il Capro, a cui si aggiungerà anche l'apostolo Bejelit che trasformerà l'invasato prete Mozgus in un potentissimo apostolo, con cui il Guerriero Nero ingaggerà un furioso duello, uccidendolo senza non poco penare.

L'invasato Mozgus, trasformato in un potente mostro
L'invasato Mozgus, trasformato in un potente mostro

Il finale è apocalittico: la Torre della Rinascita, luogo sacro di Albione, è distrutta, mentre l'apostolo Bejelit decide d'immolarsi per richiamare la Mano di Dio, fagocitando anche il bambino deforme, frutto dell'unione tra Gatsu e Caska e corrotto dal seme malvagio di Phemt quando questi violentò la sua ex sottoposta ed amica.

Griffith rinato nel suo aspetto originario, dopo che l'apostolo Bejelit ha divorato il figlio deforme di Gatsu e Caska, sacrificandosi per un nuovo mondo
Griffith rinato nel suo aspetto originario, dopo che l'apostolo Bejelit ha divorato il figlio deforme di Gatsu e Caska, sacrificandosi per un nuovo mondo

Phemt che, grazie al desiderio dell'apostolo Bejelit che sacrifica questo mondo per uno nuovo, rinasce col corpo di Griffith: il Falco delle Tenebre risorge come Falco di Luce, ed il destino del mondo sta per cambiare nuovamente.

La nuova Squadra dei Falchi

Gatsu contro Zodd l'Immortale, diventato un servo del rinato Griffith
Gatsu contro Zodd l'Immortale, diventato un servo del rinato Griffith

Recuperata Caska, Gatsu la riporta nuovamente alla grotta di Godor, dove ha deciso di rimanere a tempo indeterminato, senza più andare in giro per il mondo a cercare vendetta nei confronti di Griffith.

Una scioccante sorpressa però lo attende: Griffith lo ha preceduto e, accompagnato dall'apostolo Zodd, sta convincendo Ricket ad entrare nella nuova Squadra dei Falchi.

Preso dall'ira, Gatsu si scaglia immediatamente contro il demone, ma è bloccato da Zodd, con cui ingaggia un feroce ma rapido duello, il cui risultato è la distruzione della grotta degli elfi.

Griffith rinato di nuovo con sembianze umane, che osserva Gatsu dalla collina delle spade
Griffith rinato di nuovo con sembianze umane, che osserva Gatsu dalla collina delle spade

Mentre Griffith se ne va via volando su Zodd, Gatsu racconta a Ricket quello che veramente successe il giorno dell'eclissi, ammonendolo però di non seguire le sue orme, e di non cercare la vendetta.

Ora che l'unico rifugio sicuro per i due marchiati è distrutto, Puk suggerisce a Gatsu di trasferirsi nel luogo dove lui proviene, ovverosia l'isola degli elfi: lì, un posto tranquillo e pacifico, protetto dalla magia elfica, i due potranno stare per sempre al sicuro.

Durante il viaggio, assieme ad Isidoro, al gruppo si uniscono Farnese e Serpico, con la bella ex capitana della Santa Catena Ferrea ormai decisa a seguire il Guerriero Nero, incurante dei pericoli a cui potrà andare incontro.

La potentissima, grande strega Flora, che si dimostrerà magnanima con Gatsu e Caska
La potentissima, grande strega Flora, che si dimostrerà magnanima con Gatsu e Caska

Il nuovo gruppo si mette subito nei guai: arrivati in un villaggio dove fanno da tempo scorribande dei mostruosi troll, fanno la conoscenza di una giovane strega di nome Shilke, aiutante di una ben più anziana e potente strega di nome Flora, che vive in una foresta magica.

La piccola ma eccezionalmente dotata streghetta Shilke, allieva di Flora, che diventerà grande amica di Gatsu
La piccola ma eccezionalmente dotata streghetta Shilke, allieva di Flora, che diventerà grande amica di Gatsu

Flora accoglie subito con benevolenza la compagnia, pregandoli di aiutarla a sconfiggere i malvagi troll, e donando ad ognuno del gruppo un'arma magica.

Gatsu però non ha bisogno di altre armi, perché si fida solo della sua Ammazzadraghi, che Shilke nota immediatamente come arma oscura, dalla quale proviene un'aura di morte: la giovane strega sospetta che la lama, avendo forse per aver assorbito il sangue di innumerevoli mostri ed apostoli, sia diventata un'arma magica, dotata di poteri ultra-terreni.

Gatsu impala Slan con l'Ammazzadraghi, divenuta un'arma in grado di ferire persino gli arci-demoni
Gatsu impala Slan con l'Ammazzadraghi, divenuta un'arma in grado di ferire persino gli arci-demoni

Il gruppo arriva così alla battuta di caccia contro i malvagi troll, che Gatsu prontamente comincia a macellare senza pietà, fino ad arrivare nel Clifoto, una dimensione oscura dove prendono vita troll, orchi e mostri minori.

Dalle viscere dei troll squartati e trucidati da Gatsu, compare Slan, uno dei membri della Mano di Dio, che comincia a sedurre il Guerriero Nero, dimostrandosi affascinata dalle sue enormi potenzialità e dalla sua energia vitale.

La nuova Armata dei Falchi di Griffith, stavolta quasi totalmente composta da mostruosi apostoli della Mano di Dio
La nuova Armata dei Falchi di Griffith, stavolta quasi totalmente composta da mostruosi apostoli della Mano di Dio

Dopo avergli proposto di diventare un apostolo, Slan lo ferisce gravemente, ma assaggia anche lei il dolore dell'Ammazzadraghi, arma in grado di ferire gli apostoli ed ucciderli.
Fortunatamente, Gatsu viene salvato ancora una volta dal Cavaliere del Teschio, e Slan quindi si ritira.

Ridotto in fin di vita, Gatsu è comunque ancora in piedi, però solamente per sperimentare un'altra esperienza infernale: il redivivo Griffith ha radunato un nuovo esercio personale, stavolta composto quasi esclusivamente da fortissimi apostoli, che è una vera e propria nuova Squadra dei Falchi.

Non esitare! Con quella spada è possibile! È stata forgiata dalle mille anime maledette che sono state sue vittime.
Prendi quella spada... Ed impalala!

L'ordine del capo è chiaro: uccidere la strega Flora, che il Falco considera un serio pericolo alla sua rinascita e alla sua nuova ascesa.

Quando il Cavaliere del Teschio, Gatsu ed il suo gruppo ritornano alla casa di Flora, la situazione è già drammatica: un orribile esercito di mostri apostoli sta attaccando il rifugio, fermati solo da una delicata barriera magica.

L'armatura del berserker

Gatsu nella sua nuova armatura del berserker, che lo farà diventare una belva assetata di sangue dalla potenza fuori scala
Gatsu nella sua nuova armatura del berserker, che lo farà diventare una belva assetata di sangue dalla potenza fuori scala

Il Cavaliere del Teschio, vecchio amico di Flora, comincia a macellare gli apostoli di Griffith, ma ha forti difficoltà a tendere a bada tutti i mostri dopo che Zodd, suo vecchio rivale, gli si para dinnanzi.

Proprio quando la situazione sta mettendosi drammatica per gli eroi, Flora manda un messaggio telepatico alla sua allieva Shilke: una nuova armatura per Gatsu è pronta, e con essa il Guerriero Nero potrà finalmente trascendere i limiti del corpo umano per affrontare alla pari gli apostoli.

L'armatura nera, forgiata dai nani, è di natura magica ed oscura: si adatta al corpo di chi la indossa, facendolo diventare una vera e propria macchina di morte, al prezzo, però, di veder pian piano sparire la propria umanità; un destino, forse, che già il Cavaliere del Teschio ha passato, e che l'ha portato ad essere ciò che ora è.

Gatsu contro Gurnbeld
Gatsu contro Gurnbeld

Con la nuova armatura addosso, Gatsu diventa una belva assetata di sangue, e comincia a maciullare apostoli come se fossero mosche; affronta l'enorme Gurnbeld riuscendo a metterlo in seria difficoltà, ma tale smisurata potenza ha un prezzo da pagare: l'armatura dimostra una sete di sangue senza eguali, facendo andare Gatsu in una modalità totalmente fuori controllo ('berserk', per l'appunto), ed ad ogni osso del suo corpo che si rompe, l'armatura lo salda con uno spuntone, permettendo quindi al guerriero di continuare a combattere, ma con esiti finali imprevedibili.

Su richiesta di Flora, che ha deciso di sacrificarsi per permettere ai suoi amici di scappare, Shilke riesce ad entrare nell'anima di Gatsu, fermando la bestia fuori controllo e riportandolo alla ragione.

Il gruppo riesce così a scappare dagli apostoli di Griffith, che intanto ha deciso di rientrare pesantemente in gioco con tutta la sua demoniaca armata, intromettendosi nella guerra tra le Midlands e l'impero dei Kushan.

Il Falco di Luce e la nascita del nuovo mondo

Ganishka, lo spietato imperatore dei Kushan che è anche un apostolo della Mano di Dio
Ganishka, lo spietato imperatore dei Kushan che è anche un apostolo della Mano di Dio

Il vicino regno di Kushan, governato dall'onnipotente imperatore-apostolo Ganishka, ha invaso le Midlands, e conquistato senza fatiche la capitale Windham.

Il suo esercito, composto da innumerevoli mostri creati direttamente dalla magia di Ganishka, ha messo a ferro e fuoco la città, che senza più né un re e né soldati, ha potuto solo che soccombere; una fitta nebbia avvolge tutto quello che era, un tempo, la splendida capitale: orribili esseri si muovono nell'aria purtrida, mentre l'imperatore ha rapito la figlia del re, Charlotte, con lo scopo di procreare con lei ed ottenere quindi l'erede che unificherà i due regni.

Ganishka nella sua forma d'apostolo: un mostro fatto di nebbia, pressoché invincibile
Ganishka nella sua forma d'apostolo: un mostro fatto di nebbia, pressoché invincibile

I suoi piani saranno però guastati dalla Squadra dei Falchi e da Griffith, che inizierà una guerra senza quartiere all'imperatore, scatenandogli contro tutta la potenza del suo esercito di apostoli, che si spalleggeranno con i soldati umani, tutti uniti per ricacciare la minaccia Kushan dal regno.

Ganishka, potentissimo apostolo fatto interamente di nebbia, rifiutandosi di seguire Griffith, che teoricamente sarebbe il suo signore (in quanto araldo della Mano di Dio), innesca una gigantesca reazione a catena, che porterà alla nascita di un nuovo mondo, in cui gli strati spirituali, naturalmente divisi, si unificheranno e permetteranno al Falco di ottenre quello che ha sempre bramato: il suo regno personale.

Gatsu e Zodd temporaneamente alleati contro Ganishka
Gatsu e Zodd temporaneamente alleati contro Ganishka

Ucciso Ganishka, diventato una sorta di porta diretta verso il regno demoniaco, la realtà intera è sconvolta: i mostri, usualmente confinati negli strati spirituali più profondi, cominciano ad infestare il mondo degli uomini, e solamente un posto è l'ancora di luce che si erge a baluardo sopra le tenebre: Falconia, la splendida città di Griffith, divenuto il Falco di Luce.

Il sogno di quello che fu un ragazzo con estreme ambizioni è realizzato, anche se a carissimo prezzo, sacrificando migliaia di vite ed accumulando cadaveri su cadaveri.

Griffith, trasformato in Phemt, usa Ganishka per congiungere il mondo astrale con quello fisico
Griffith, trasformato in Phemt, usa Ganishka per congiungere il mondo astrale con quello fisico

L'isola degli elfi e la guarigione di Caska

La regina degli elfi, che tenterà di riportare alla sanità mentale Caska
La regina degli elfi, che tenterà di riportare alla sanità mentale Caska

Mentre Griffith si gusta l'avverarsi del suo sogno, Gatsu ed i suoi amici, tra mille peripezie, raggiungono finalmente l'isola degli elfi, dove incontrano anche la potentissima regina delle fantastiche creature.

Le voci che correvano su di lei sono vere: può riportare il senno nella mente di Caska, e Shilke e Farnese dovranno avventurarsi in un viaggio spirituale attraverso la sua anima per far sì che il miracolo si compia.

Dopo una sanguinosa ed estenuante lotta attraverso la psiche contorta e devastata di Caska, Farnese e la piccola Shilke - anche con l'aiuto di un forte ma minaccioso cane nero, simbolo di Gatsu all'interno la mente di Caska - riescono a ricomporre la frattura mentale della ragazza e a riportarla alla ragione.

Caska si sveglia così dal suo lungo sonno, finalmente sanata, pronta a riabbracciare Gatsu: ma il ricordo dell'orribile esperienza dell'eclissi è ancora ben vivo dentro di lei, e si manifesta nuovamente quando la ragazza vede avanzare verso di lei il suo protettore...

Contenuti e richiami dell'opera

Berserk di Kentaro Miura

Il manga è estremamente violento e oscuro, e di sicuro è tra i più conosciuti ed apprezzati anche per l'eccessivo contenuto di scene truculente.

A parte ciò, la cosa veramente spaventosa di tutto il fumetto è il senso di impotenza generale che si prova durante ogni pagina: il mondo di Gatsu è orribile, non tanto per i 'mostri' che ne fanno parte - molti di essi sono uomini - quanto perché non esiste un solo spiraglio di speranza, fosse anche momentaneo.

Il male sovrasta tutto e tutti, è l'unica cosa vera, reale, tangibile di una società totalmente votata al sopruso, alla devastazione, alla violenza come atto imprescindibile per l'esistenza stessa.

Se incontri Dio... Digli di lasciarci in pace.

Se ciò è riscontrabile anche nel nostro mondo reale - la vita è intrinsecamente violenta - nel mondo di "Berserk" il lato oscuro dell'esistenza è il nucleo dell'esistenza stessa, senza possibilità di smentita: il 'dio' pregato dai fedeli del Vaticano è inventato dall'uomo, il Papa stesso è una marionetta inerme nelle mani di un demone senza scrupoli, e l'unico dio reale, tangibile e onnipresente è uno schifoso ammasso di carne, nascosto nelle viscere del mondo infernale: lui da il potere ai suoi araldi di spargere la progenie dell'inferno, e di ciò non deve rendere conto a nessuno, perché nessuno c'è a contrastarlo.

Il dio di Berserk è stato creato dagli uomini, dalle loro paure, dal loro terrore e dalla loro intrinseca violenza: lui si è creato in quel marasma di sentimenti oscuri che compone la coscienza collettiva delle persone, che chiede costantemente risposte per ogni cosa esista nell'esistenza.

Un dio putrido e totalmente lassivo è la risposta: "Fate ciò che volete" è l'unico suo comandamento.

Gli esseri umani non hanno voce in capitolo nelle disgrazie che li attendono nella loro vita: il karma, o destino che dir si voglia, è un concetto ferreo, apparentemente immodificabile.

La bontà, l'altruismo, persino l'amicizia e sentimenti ad essa affini sono usati in funzione sacrificale: aspettano il loro momento per essere divorati, in una giostra macabra che non sembra avere mai fine.

Il pessimismo di Miura è senza confini, ed a volte è volutamente grottesco: anche l'unica luce che debolmente s'intravede in un mondo infernale è a sua volta un mostro, peraltro uno dei peggiori in circolazione.

Gatsu non sembra avere scelta nelle sue azioni, o meglio: tutte le sue azioni lo portano inevitabilmente al massacro, sempre più vicino a quel male che lo rincorre sin da quando è nato, e che aleggia perennemente sul suo karma.

Martoriato, smembrato, dilaniato, Miura stesso una volta ha candidamente ammesso che le azioni del suo anti-eroe sono in realtà dettate dalla massima semplicità e praticità: Gatsu e la sua Ammazzadraghi possono tirare giù qualsiasi nemico presente, passato e futuro. Senza troppe, altre spiegazioni.

E questo basti al lettore.

Un'opera monumentale

Berserk di Kentaro Miura

"Berserk" è pubblicato, con cadenza non regolare, sin dal 1989.

Lo stile grafico è cambiato moltissimo nel corso degli anni, com'è ovvio che sia: dai primi tratti rozzi e nevrotici, lo stile di Miura s'è sempre più affinato, sino a produrre tavole di profonda bellezza ed incredibile livello di dettaglio, come quelle dei capitoli recenti.

Tutto questo amore e cura per i particolari, però, rende l'opera estremamente dispendiosa e lunga da produrre: Miura è un mangaka meticoloso, a volte anche eccessivo nello zelo, che richiede tempi lunghissimi per produrre nuovi capitoli.

Dio offre il destino... Ma è l'uomo a sceglierlo. Questa è la mia fede.

Nel corso degli anni, poi, la trama s'è arricchita di una quantità enorme di misteri e dubbi, a cui l'autore, sinora, non ha dato mai risposte precise; anzi, spesso non ha mai dato risposte.

Molti lettori, sebbene indiscussi fan, criticano l'autore per una certa noncuranza della parte prettamente narrativa dell'opera, incentrandosi per lo più sulle caratterizzazioni dei personaggi, con una sceneggiatura che ruota sistematicamente attorno ad essi, e che a volte risulta un po' troppo 'tirata'.

Certo è che raccontare una trama con personaggi così dettagliati (anche quelli minori) non è mai facile, e disperde di molto le energie dell'autore, sempre incredibilmente attento ad ogni minimo particolare, mai fuori posto.

Dopo quasi trent'anni di pubblicazioni, la storia sembra volgere alla sua conclusione, anche se questa rimane ancora aleatoria, di impossibile previsione: lo scontro finale tra Gatsu e Griffith appare da sempre inevitabile, ma Miura ha più volte mostrato che le volontà umane non contano poi tanto, e che i suoi personaggi, anche quelli malvagi, sono loro stessi le prime vittime del karma.

La morte di Kentaro Miura

Il 4 maggio del 2021, a soli 54 anni, il Maestro Kentaro Miura ha lasciato questo mondo, stroncato da una rara forma di dissecazione aortica.

La notizia è stata data il 20 maggio, e ha lasciato scioccati tutti i fan di "Berserk", ma anche qualsiasi appassionato di manga e fumetti.

La morte di Miura mette un serio punto di domanda sul prosieguo dell'opera, lasciata (forse colpevolmente) in un limbo da molti anni e con una trama che, a detta dell'autore stesso, si era molto 'aggrovigliata'.

Del resto, proprio Miura aveva più volte dichiarato che per anni non era riuscito a trovare un finale plausibile per la sua epopea, e che solo nel periodo poco precedente alla sua morte aveva forse trovato una quadra coerente.

Il rischio di vedere dunque "Berserk" come un'opera incompiuta, che temevano molti fan a causa dell'esasperante lentezza dell'autore, è ora concreto.

Forse "Young Animal" e il gruppo di lavoro di Miura, ovverosia gli aiutanti che in effetti ormai da anni mandavano avanti in autonomia le tavole, potrebbero comunque decidere di dare un seguito ed una conclusione all'atroce viaggio di Gatsu e compagni.

Il capitolo 364, con la sconvolgente rivelazione che il il bambino della luna piena è Griffis (che si trasforma ad ogni plenilunio, alternandosi col figlio di Gatsu e Caska), è l'ultimo disegnato dal maestro ed uscito postumo alla sua morte.

Fortunatamente, nel 2022 l'opera riprende le sue pubblicazioni grazie a Kouji Mori, fido braccio destro di Miura per molti anni, che si prende sulle spalle la responsabilità di dare un degno finale alla saga del Guerriero Nero.

Gli eroi

Gatsu
Gatsu

Un bambino nato dal corpo di una donna impiccata, trovato da una banda di mercenari e cresciuto diventando anch'esso un mercenario.
Fin da piccino ha conosciuto solo una via maestra, la violenza, e ha sempre superato avversari molto più forti di lui, migliorandosi in continuazione in un'evoluzione dettata dalla disperazione che sembra sempre senza fine.
Guerriero superiore, dall'energia vitale pressoché infinita, da giovane è entrato nella Squadra dei Falchi di Griffith, di cui è diventato grandissimo amico.
Sacrificato dal suo ex capitano durante l'eclissi, è stato marchiato con il marchio sacrificale ma è sopravvissuto al massacro dei suoi compagni, anche se c'ha rimesso un braccio ed un occhio.
Dopo essersi ripreso, s'è messo in viaggio in cerca di vendetta contro Griffith, armandosi con un braccio meccanico ed uno spadone enorme, impossibile per chiunque da brandire: l'Ammazzadraghi.
Ha ucciso decine, forse centinaia di apostoli, ed è talmente forte da riuscire a tenere testa a Zodd in duello.
Dopo varie vicessitudini, ha deciso di smettere di seguire la sua utopica vendetta e cercare un luogo tranquillo dove vivere con Caska, magari facendole riacquistare la ragione; nel suo nuovo girovagare, ha trovato nuovi amici e compagni di strada, tra cui l'elfo Puck e la piccola strega Shilke, con cui ha stretto una grande amicizia.
La grande e potente strega Flora, prima di morire, gli ha donato la potentissima armatura del berserk, che lo fa combattere portando il suo corpo ai limiti per un essere umano, ma che lo sta lentamente trasformando in una creatura sovrannaturale.

Caska
Caska

Bella e fiera combattente della Squadra dei Falchi di Griffith, era attaccatissima al suo comandante, tanto da - quasi - innamorarsi di lui.
Sempre critica e molto scontrosa nei confronti di Gatsu, poco prima dell'eclissi paleserà finalmente i suoi sentimenti al ragazzo, intrecciando con lui una relazione (e facendosi ingravidare).
Durante l'eclissi sarà marchiata anche lei col marchio sacrificale, e sarà per giunta violentata da Griffith, ormai tramutato nell'arci-demone Phemt.
Grazie all'ìntervento del Cavaliere del Teschio riuscirà a salvarsi, ma perderà completamente il senno, impazzendo del tutto e vivendo in uno stato catatonico.
Gatsu la lascerà al sicuro nella caverna di Godor affidandola alle cure di Rickert, ma purtroppo riuscirà a scappare, mettendosi nei guai nella sciagurata città di Albione.
Salvata ancora da Gatsu, comincerà con lui il lungo viaggio per andare nell'isola degli elfi dove, grazie all'intervento della regina delle magiche creature e del coraggio di Farnese e Schierke, riuscirà a recuperare il senno, risvegliandosi così dal lunghissimo stato catatonico in cui era caduta dopo la sanguinosa eclissi.

Griffith
Griffith

Un giovane condottiero dal grandissimo carisma e dalle indiscusse qualità di spadaccino e di stratega, che ha fondato una piccola banda di soldati di fortuna, chiamata Squadra dei Falchi.
Arruola Gatsu vincendolo a duello, e negli anni diventerà il suo migliore amico.
Di origini non nobili, ha però un'ambizione smisurata, che l'ha portato a sognare di avere un regno tutto suo; per far ciò è pronto a rischiare qualsiasi cosa, e a sacrificare qualsiasi cosa...
Fa una brillantissima carriera, anche per merito dei suoi ottimi soldati come Gatsu e Caska, ed arriva a farsi assoldare dal re delle Midlands e a vincere la guerra centenaria contro il regno di Tudor, diventando un eroe della corte.
Purtroppo, causa l'atto sconsiderato e frettoloso di circuire la giovane principessa, perderà tutto quello che ha faticosamente conquistato, venendo imprigionato ed orribilmente torturato per un anno di fila.
Liberato dai suoi compagni, per tutto ringraziamento li sacrificherà alla Mano di Dio, diventando così il quinto araldo infernale, Phemt.

Caska
Rickert

Il più giovane della Squadra dei Falchi, fortunatamente assente durante il massacro dell'eclissi e salvato dall'attacco degli apostoli dal Cavaliere del Teschio.
Inventore eccezionale, è lui ad ideare e costruire il braccio meccanico per Gatsu, così come tantissime altre brillanti invenzioni.
Dopo il massacro della sua squadra, per un paio d'anni a lavorare presso l'officina di Godor, affiancando Erika nella cura di Caska, ma al ritorno di Gatsu scopre che la ragazza è purtroppo scappata.
Quando i due amici ritorneranno, lo troveranno a colloquio nondimeno che con Griffith, di cui il ragazzo non conosce l'orribile storia e quel che il Falco ha veramente fatto ad i suoi amici.
Appreso da Gatsu il tradimento del suo ex capitano, decide di vendicarsi, ma è fermato nell'intento dal Guerriero Nero, che lo sconsiglia di mettersi nel suo stesso percorso, e di vivere la sua pericolosa vita.
Dopo l'apocalisse generata dalla fusione del mondo astrale con quello fisico, il bosco dove viveva Ricket con Erika è diventato inospitale, in quanto popolato perennemente da orribili mostri; il ragazzo decide così di mettersi in viaggio verso un luogo più sicuro, ed approda a Falconia, la nuova capitale del nuovo regno di Griffith, dove è invitato da quest'ultimo a unirsi ancora ai falchi.
Schiaffeggiandolo, Rickert rifiuta.

Pipin
Pipin

Il soldato tutto muscoli della Squadra dei Falchi, che assieme a Gatsu forma davvero una coppia di belle bestie da lotta.
Taciturno e silenzioso, è però un gigante dall'animo buono, che protegge sempre il piccolo Rickert in battaglia.
Finirà anche lui sacrificato durante l'eclissi, e sarà mangiato dal Conte.
Gatsu lo vendicherà qualche anno più tardi, spappolando e torturando il suo carnefice.

Caska
Kolcas

Membro dei Falchi di Griffith abbastanza pavido e disilluso, è il responsabile indiretto dell'entrata di Gatsu nella squadra di Griffith, in quanto il maramaldo tentò di derubare il giovane dopo la sua vittora contro Bazoosa.
Non ha mai visto di buon occhio Gatsu, e per tutta la sua permanenza nella banda l'ha sempre trattato con sufficienza, non dispiacendosi affatto del suo abbandono della banda.
Morirà anche lui durante l'eclissi, divorato da un demone donna.
Anche in questo caso Gatsu lo vendicherà, uccidendo l'apostolo proprio nelle prime tavole in assoluto del manga.

Judo
Judo

Solare ed allegro membro della prima Squadra dei Falchi, è un personaggio totalmente positivo: intrattiene ottimi rapporti con tutti, e da tutti è ben voluto.
Bravissimo con i coltelli ed anche estremamente saggio per la sua età, stringerà un grande rapporto d'amicizia sia con Pipin, che con Caska e Gatsu.
Durante l'eclissi proteggerà sino all'ultimo Caska, che proprio grazie al suo coraggio potrà rimanere in vita; alla sua comandante, in punto di morte, il ragazzo confesserà il suo amore, che mai prima aveva avuto il coraggio di manifestare.

Puck
Puck

Un piccolo ed allegro elfo che Gatsu salva in una taverna di balordi, e che da allora segue sempre il Guerriero Nero in ogni sua avventura.
Burlone e gioviale, diventerà il miglior amico di Gatsu, e lo salverà da mille pericoli grazie alla sua polvere d'elfo, che produce naturalmente e che risulta dai magici poteri curativi.
Dopo che la grotta id Goder verrà distrutta durante lo scontro con Zodd, sarà proprio Puck a proporre al suo amico di andare con lui nel suo paese natale, ovverosia l'isola degli elfi.

Isidoro
Isidoro

Un ragazzino vagabondo che, incontrato Gatsu e rimasto impressionato dalla sua forza, ha deciso di seguirlo nel suo peregrinare.
Ha fatto subito amicizia con Puck, ed i due danno spesso vita ad impareggiabili siparietti comici.
A dispetto della sua giovanissima età, si dimostra incredibilmente coraggioso, anche se eccessivamente spavaldo.

Shilke
Shilke

Una giovane ma già molto potente strega, allieva della grande strega Flora.
Riceve dalla sua maestra l'ordine di consegnare l'armatura del berserker a Gatsu e poi, dopo la morte della sua mentore, decide di seguire il Guerriero Nero e Caska nel loro viaggio verso la terra degli elfi.
Si dimostra molto esperta del mondo esoterico e conosce tantissimi incantesimi dai mille usi, nonché è l'unica che riesce a calmare Gatsu dopo che è andato in stato berserker, per colpa dell'armatura magica.
Ha una cotta per il Guerriero Nero che riesce malamente a celare, e da questi è rispettata e tenuta in grandissima considerazione.

Farnese de Vandimion
Farnese de Vandimion

Giovane rampolla di una grande famiglia nobiliare, è il supremo comandante dell'ordine cavalleresco della Sacra Catena Ferrea, al soldo del Vaticano.
Dapprima invasata religiosa e nemica di Gatsu durante l'arco narrativo de la "Condanna", si unirà a lui lasciando tutto e tutti, avendo riconosciuto nel ragazzo l'unica ancora di luce in quel mondo oscuro, popolato da mostri.
Si prenderà cura di Caska per tutto il viaggio verso la terra degli elfi, e si farà istruire all'arte della magia dalla piccola Shilke.
Durante il viaggio s'innamora di Gatsu, o forse se ne era già innamorata ben prima di decidere di seguirlo.

Serpico
Serpico

Fratellastro e valletto di Farnese, segue la sorella ovunque, proteggendola da tutto e da tutti.
Ottimo stratega ed eccellente spadaccino, è estremamente riluttante, all'inizio, sull'intraprendere il viaggio di Farnese assieme a Gatsu, ritenendolo estremamente pericoloso (ed anche stupido).
Ingaggerà un paio di volte uno scontro con il Guerriero Nero, ma non vincerà mai.
È in possesso di una spada e di una cappa magiche, che gli permettono di controllare gli spiritelli del vento.

Cavaliere del Teschio
Cavaliere del Teschio

Misterioso cavaliere soprannaturale, che cavalca un destriero anch'esso fantastico.
Personaggio enigmatico, s'è sempre dimostrato benevolo nei confronti di Gatsu, come s'è sempre dimostrato spietato contro la Mano di Dio ed i suoi apostoli.
Guerriero fortissimo, che da secoli ha ingaggiato un personale duello nondimeno che con Zodd, ha salvato la vita di Gatsu in più occasioni: la prima volta che s'è palesato al ragazzo fu prima dell'eclissi, avvertendolo dell'imminente pericolo.
Questo fa intuire che abbia dei poteri divinatori, oppure che riesca in qualche modo (come Boid, di cui sembra essere acerrimo nemico) ad analizzare il flusso del karma.
Ha salvato Rickert dall'attacco degli apostoli e poi ha portato in salvo Gatsu e Caska dall'eclissi, fornendo al Guerriero Nero preziosi consigli sulla sua nuova condizione di marchiato.
Ha salvato ancora una volta il ragazzo durante l'attacco di Slan, e ha preso le difese della strega Flora, di cui è stato, in passato, grandissimo amico. Sembra che sia stato proprio lui ad intercedere con la sua amica affinché aiutasse Gatsu e la sua combriccola.
In passato sembrerebbe che abbia indossato l'armatura del berserker, e che forse proprio per colpa della magica corrazza sia diventato un essere mostruso, perdendo la sua umanità.
La sua spada spinata è stata ricoperta di bejelit, cosicché può ora fendere le dimensioni, permettendo al cavaliere di superare i differenti piani astrali.
A dispetto delle sue sembianze demoniache, è forse l'unico eroe, definito tale, totalmente positivo del manga: s'oppone senza tregua al male rappresentato dalla Mano di Dio e dai suoi apostoli, e spesso salva esseri umani dalle grinfie dei mostri, apparentemente anche senza trarne alcun vantaggio.
Potentissimo, per quel che s'è potuto vedere durante gli scontri con Zodd (che lui considera semplicemente 'un fastidio') non ha mai accusato il minimo colpo da parte del Nosferatu, che anzi è riuscito anche a mutilare.
La sua presenza sembra creare terrore negli apostoli, ed anche gli arci-demoni della Mano di Dio devono ricorrere ad avanzate forme di protezione per fermare i suoi attacchi.
Griffith usa un suo potentissimo attacco per uccidere Ganishka, e rompere così i sigilli che separano il piano astrale da quello fisico.
Le sue origini sono ignote, ma tutti gli indizi portano a pensare che sia il leggendario Imperatore Gaisselick, che circa mille anni prima dei fatti narrati fu il grande condottiero che unificò il regno delle Midlands, fondando la capitale Windom.

Figlio deforme di Gatsu e Caska
Flora

Gentile e benevola strega, è considerata l'essere umano più potente mai esistito, vissuto per centinaia di anni grazie al suo potere e all'uso della magia, di cui è padrona assoluta.
Vive nella foresta sacra, in una piccola e modesta casa proprio adiacente all'Albero degli Spiriti.
Ha passato secoli ad aiutare gli altri esseri umani, sempre senza pretendere nulla in cambio e spesso senza neppure conoscere l'identità di chi chiedeva aiuto e, nonostante sia stata bollata come strega eretica dalla Santa Catena Ferrea, non prova odio nei loro confronti.
Si rivela essere molto amica del Cavaliere del Teschio, e si presume che sia stata lei a dargli, secoli fa, l'armatura del berserker, che ancora custodisce.
Aiuta Gatsu ed i suoi amici, inviando la sua allieva Shilke in loro soccorso e mettendo un sigillo magico al marchio sacrificale di Gatsu, che ne annullerà gli effetti anche se dovrà sempre essere rinnovato dopo tre giorni.
Conosce bene la natura dei bejelit, della Mano di Dio e conosce anche la vera identità dell'arci-demone Boid, prima che esso divenisse un emissario del male.
È talmente potente che Griffith, rinato come Falco di Luce, invia i suoi migliori apostoli per ucciderla, considerandola un pericolo maggiore di un intero esercito.
Arrivata alla fine della sua esistenza e dopo aver consegnato al Guerriero Nero l'armatura del berserker, decide di sacrificarsi bruciando tutti gli apostoli malvagi, permettendo a Gatsu e alla sua compagnia di scappare.

Figlio deforme di Gatsu e Caska
Figlio deforme di Gatsu e Caska

Il figliolo di Gatsu e Caska, concepito poco prima dell'eclissi e, in seguito allo stupro della mamma da parte di Griffith rinato in Phemt, corrotto dal seme malvagio dell'arci-demone, che l'ha fatto diventare quindi un aborto deforme, a metà strada tra il piano fisico e quello astrale.
Viene espulso dall'ormai impazzita Caska subito dopo l'eclissi, ed il Cavaliere del Teschio consiglia a Gatsu di ucciderlo immediatamente, perché sicuramente si ripresenterà in futuro (cosa vera).
Nonostante le orribili apparenze, si dimostra un essere benevolo, che più volte è corso in aiuto sia del papà che della mamma.
Proteggerà Caska dal folle Mogzus, rimanendo quasi ucciso nell'intento, e sarà inghiottito dall'apostolo Bejelit, che lo ingloberà per permettere al suo 'nuovo mondo' (ovverosia, Griffith) di tornare ad avere un corpo umano.
Dopo la rinascita di Griffith, il suo corpo si fonderà con quello del Falco di Luce (permettendogli quindi di uscire dal piano astrale e tornare nel mondo degli uomini), e con lui si scambierà l'aspetto, ma solo ogni luna piena.

Moonlight Boy
Ragazzo sconosciuto

Un bambino dai lunghi capelli neri che più volte s'è manifestato davanti a Gatsu e alla sua compagnia, di cui - ad ora - si sa poco o nulla.
Sembra avere poteri sovrannaturali, che ha usato per proteggere Caska e per aiutare Gatsu ad uscire dallo stato di berserker dato dall'armatura.
Non parla e si presenta sempre totalmente nudo, solamente nelle notte di luna piena, con i lunghi capelli al vento.
Nell'ultimo, struggente capitolo firmato da Miura ed uscito postumo, si scoprirà che egli è davvero il figlio deforme di Gatsu e Caska (come le supposizioni lasciavano intuire), ma è anche Griffis, che si è fuso con il suo corpo dopo i fatti di Albione.
Difatti, il Falco Bianco si trasforma nel bambino ad ogni luna piena, per poi tornare al suo aspetto finiti i giorni di plenilunio.

L'Ammazzadraghi

L'Ammazzadraghi

Una delle peculiarità del manga, immediatamente riscontrabili e palesemente riconoscibili, è l'enorme spada di Gatsu, lo sfortunato protagonista.

Alta ben più di un uomo e dal peso assurdo, è diventata famosissima non sono tra i fan della serie, ma un po' in tutti i cultori dei fumetti giapponesi: è l'Ammazzadraghi, l'arma capace di affettare pressoché qualsiasi nemico (umano e non).

Inizialmente pensata da Miura solamente come un 'gimmick', ovverosia un mero espediente narrativo per tenere alta la curiosità del lettore, lo spadone impossibile da brandire per chiunque (eccetto che per Gatsu, ovviamente) ha acquisito sempre più importanza nella storia, sino a divenire l'emblema stesso della serie.

La sua nascita ci è nota dal racconto del suo stesso creatore, ovverosia il fabbro Godor: da giovane, gli fu commissionata una spada in grado di ammazzare un drago, così l'avventato mastro ferraio forgiò un'arma grottesca, enorme, impossibile da usare per qualsiasi persona, fosse anche la più forte del mondo.

Più che una spada, sembra un enorme pezzo di metallo grezzo, di nessuna utilità reale datosi che è impossibile da maneggiare.

Eppure, Gatsu ci riesce; e perdipiù, con un braccio solo.

La spada si rivela subito capace di squartare anche gli apostoli più forti, e con essa Gatsu diventa il tremendo Guerriero Nero, ovverosia lo spadaccino marchiato il cui nome risuonerà famoso tra i demoniaci emissari del male.

Prima della missione di recupero di Caska a Sant'Albione, Gatsu torna da Godor, che riforgia la spada infondendo dentro essa le sue ultime energie prima di morire.

Dopo che Griffith sarà rinato nel suo corpo umano e avrà dato ordine ai suoi sgherri di uccidere la strega Flora, il Cavaliere del Teschio avvertirà Gatsu che l'Ammazzadraghi ha assorbito il sangue di infinite anime dannate, squartando mostri ed apostoli in tutti quegli anni; è diventata quindi un'arma magica, che emana una potentissima aura oscura.

Con quella spada, ora si possono ferire ed uccidere persino gli arci-demoni della Mano di Dio, come dimostra il breve scontro tra Gatsu e Slan, dove il Guerriero Nero impala senza pietà l'angelo di dio.

La Mano di Dio

La Mano di Dio

I cosidetti 'Cinque angeli della Mano di Dio' sono un gruppo di arci-demoni, tra i più potenti esistenti nel mondo di "Berserk", che sono diretta emanazione del Signore degli Abissi, ovverosia il dio composto da puro male che, almeno apparentemente, è l'unica vera divinità al momento conosciuta, non creata dagli uomini ma generatasi spontaneamente dalle paure e dalle sofferenze di tutta la razza umana.

L'unico comandamento che tale malvagia entità da ai suoi araldi, che poi a loro volta essi riferiscono ai loro apostoli, è: "Fate ciò che volete".

Ovviamente, per mostruosi esseri demoniaci quasi immortali, creati dalla pura ed oscura malvagità, il 'fare quello che volete' è quasi sempre un'ecatombe, con atti di ignobile, furiosa violenza e truculenti banchetti cannibali.

I cinque della Mano di Dio vengono richiamati ogni volta che un bejelit lacrima sangue, per via dell'invocazione disperata del suo possessore: i cinque - ad esclusione di Phemt - al contrario dei loro apostoli non sembrerebbero risiedere nel mondo fisico, bensì in uno strato a loro scelta del piano astrale: Slan ad esempio adora starsene nel Clifoto, ovverosia lo strato dove nascono i troll ed i mostri di minore importanza.

Sei nato da un cadavere.
Dalla morte sei uscito alla vita per sprofondare nel fango!
Sei più vicino alla morte di chiunque altro, per questo ti è facile sfuggirgli!"

La cosa importante da sottolineare è che, al contrario degli apostoli, gli arci-demoni della Mano di Dio sono creature che non appartengono al mondo fisico, bensì al piano astrale: ecco perché appaiono solo quando sono evocati dal bejelit, che funziona come una vera e propria 'chiave dimensionale'.

Quando vengono richiamati, iniziano il rituale per far diventare l'evocatore un apostolo, ovverosia un mostro dalla forza e della potenza smisurate, che cederà del tutto la sua umanità al Signore degli Abissi per trascendere la condizione mortale e divenire un servitore dell'inferno.

Grazie alla trasformazione di Griffith in uno dei cinque araldi del male, sappiamo che è necessario un particolare bejelit scarlatto (l'Uovo del Conquistatore) per poter diventare un arci-demone della Mano di Dio: i comuni bejelit turchesi sembrerebbero poter trasformare solo in 'semplici' apostoli.

Mentre chi è diventato apostolo ha sacrificato generalmente una sola persona a lui cara, chi è diventato un arci-demone della mano parrebbe aver sacrificato decine, se non centinaia di vite umane.

I membri della Mano di Dio non sembrerebbero agire di loro spontanea volontà, bensì sarebbero guidati solamente dal karma - ovvero il destino che dir si voglia - e le loro azioni, per quanto orribili, parrebbero abbastanza 'neutre': è il sacrificante prescelto che decide se vendere la sua anima al male o no, e loro dovrebbero essere solo dei meri esecutori di tale decisione.

Sono demoni il cui aspetto, per stessa ammissione di Kentaro Miura, è apertamente ispirato ai famosi Cenobiti della saga di "Hellraiser", ed anche il loro stato di padroni-schiavi dell'inferno sembrerebbe essere molto similare ai demoni della serie cinematografica.

Dei cinque araldi sinora noti, sappiamo la storia dettagliata di uno solo di loro, Griffith, ovverosia Phemt, il "Falco delle Tenebre".

Griffith ha sacrificato tutta la sua guarnigione di soldati, tra cui gli amici del cuore Gatsu e Caska, per diventare un demone dei cinque, e per questo è ricercato da Gatsu, che si vuole vendicare per l'orribile fato a cui l'ha condannato il suo ex migliore amico.

Grazie al rito di un misterioso apostolo a forma di Bejelit, che ha sacrificato l'intera umanità per 'un mondo differente', Griffith è rinato ancora una volta col suo corpo umano, anche se ha conservato il potere di trasformarsi in Phemt quando può gli aggrada.

Il destino dei cinque dopo la nascita del nuovo mondo di Griffith, in cui piano astrale e reame fisico si sono fusi, è ancora ignota.

Boid
Boid

Altissimo demone con sei dita per mano, dal mostruoso aspetto scheletrico, con un enorme cranio senza calotta e con l'intero viso scarnificato.
Il naso e le labbra sono mutilate, e ha anche le palpebre degli occhi cucite.
Per alcuni è il 'capo' della Mano di Dio, ma non si hanno ancora conferme a questa teoria; certo è che è colui che , durante i sacrifici, ha il compito di marchiare le vittime sacrificali, e sembra anche seguire ciecamente il volere del karma (da lì, forse, il richiamo agli occhi cuciti), di cui sembra un mero esecutore.
Attaccato dal Cavaliere del Teschio, si è egregiamente protetto proiettando una specie di 'vaso dimensionale'.

Slan
Slan

Unica femmina del gruppo, sembrerebbe rappresentare la lussuria, il piacere carnale senza limiti - anche misto al dolore - e l'edonismo più sfrenato.
Si eccita a vedere le scene più truculente possibili, e ha più volte provato un'attrazione particolare per Gatsu, elogiandone l'energia vitale, la disperazione e, in generale, le qualità combattive, lamentandosi del fatto che - almeno al momento della storia - il ragazzo non sia stato un prescelto dal karma per diventare un apostolo.
Predilige risiedere nel Clifoto, che lei considera 'il suo utero', ed è l'unica della Mano di Dio ad essersi scontrata con Gatsu viso a viso, venendo anche ferita dall'Ammazzadraghi, momento in cui ha provato una macabra gioia.
Vedendo il bejelit in possesso di Gatsu, gli ha anche proposto, più o meno velatamente, di richiamare la sua disperazione e divenire un apostolo.

Urbick
Urbick

Il tremendo illusionista della Mano di Dio, dall'abnorme testa e dal corpicino ad essa sproporzionato, capace di fluttuare nell'aria anche non avendo ali.
La parte inferiore del corpo è formata da delle specie di tentacoli, e nel viso è stampato un perenne ghigno malefico e sarcastico, con un paio di occhialetti di filo spinato, che sembrano cuciti chirurgicamente alla carne.
L'angelo del male sembra in possesso di enormi poteri illusori, ed è lui che istiga i prescelti a compiere il sacrificio per diventare apostoli, insidiandosi nelle loro menti e provocandogli illusioni, sogni di gloria, oppure semplicemente facendogli vedere accadimenti temporali, di fatti che li hanno portati ad invocare la Mano di Dio per abbracciare il male.
Ha le manine quasi sempre congiunte a mo' di preghiera, e durante la prima eclissi, all'arrivo del Cavaliere del Teschio, scoppia a ridere, asserendo che possono esserci eventi imprevisti anche nei punti d'unione del mondo dei vivi con quello dei morti.
Da questa affermazione si può intendere che Urbick non sia in grado di prevedere accuratamente tutto il flusso del destino, oppure che sia in grado di farlo entro certi limiti.

Conrad
Conrad

Arcidemone dall'aspetto ripugnante, la cui parte inferiore del corpo assomiglia ad un'enorme lumaca.
Come il suo compare Urbick ha le mani costantemente chiuse in preghiera, ed il viso, tondo e paffuto, sembra quasi un morto deceduto da poco, forse per associare la cosa alla decomposizione dell'anima umana, divenuta demone.
Al contrario degli altri arci-demoni, parla veramente pochissimo, ma quando parla le sue parole assomigliano a sentenze: è lui che intima al Conte di sacrificare la vita della figlia, con tono tale da considerare la cosa quasi una banalità.
Ricomparirà nella città di Windom squassata dalla guerra e dalla peste, emergendo da un mucchio di ratti.

Phemt
Phemt

Ultimo arrivato (esclusivamente in ordine temporale) del quintetto di angeli oscuri, e l'unico di cui conosciamo bene nome e storia personale: non è altri che Griffith, l'ex migliore amico di Gatsu.
Rinato come "Falco delle Tenebre" dopo aver sacrificato tutti i suoi soldati ed amici al male, è un potentissimo demone umanoide dai tratti effeminati, il cui viso ricorda quello di Griffith quando indossava il suo casco da battaglia.
Ha un lungo mantello che può dispiegare per volare, ed un corpo molto muscoloso.
Anche se diventato arci-demone, non ha rinunziato al suo sogno di avere un regno tutto suo e, grazie al desidero del misterioso apostolo Bejelit, che ha inghiottito in sé il figlio di Gatsu e Caska, Phemt è potuto rinascere con il suo vecchio corpo umano di Griffith, tornando ad essere il Falco di Luce.
Tutto è però solo apparenza: Griffith può tornare a trasformarsi in Phemt in qualsiasi momento, e la sua natura malvagia e demoniaca è solo celata dal suo bell'aspetto di nobile cavaliere.
Ha sapientemente usato il folle suo sottoposto Ganishka per unire i piani astrali a quello fisico, facendo diventare il mondo un posto popolato da orribili mostri, con un solo luogo sicuro per gli uomini, dove rifugiarsi: il suo regno, Falconia.
Grazie alla sua posizione di arci-demone, ha raggruppato un enorme esercito di apostoli, con i quali ha vinto la guerra ai Kushan, apparendo agli occhi di tutti come un salvatore.

Signore degli Abissi
Signore degli Abissi

L'unico vero dio del mondo di "Berserk", non creato dagli uomini ma generatosi direttamente dalle loro più profonde paure.
Un essere di pura malvagità, per sua stessa ammissione è 'l'idea stessa del male', un'entità oscura che vive nell'inferno che, al contrario di quanto si potrebbe pensare, è un posto profondamente 'umano': è generato dalla paura, dalla disperazione, dalla solitudine e dalla violenza, miscelati assieme in una sorta di coscienza collettiva, al cui centro c'è dio.
Un dio di carne putrida, generato per soddisfare le stesse richieste degli uomini: perché si vive? Perché si soffre? Perché si muore? Perché si è tristi?
Dio s'è generato per questi motivi, per dare una risposta a queste domande... Ma la risposta non è per nulla piacevole.
È lui che controlla il karma, è lui che manipola gli eventi umani, e che ha costruito gli eventi che hanno portato Griffith ad divenire il suo quinto araldo.
Il suo unico comandamento è semplice: "Fai quello che vuoi".

Il Falco di Luce
Il Falco di Luce

Dopo che il misterioso apostolo Bejelit avrà sacrificato tutto il mondo esistente per un ancor più misterioso 'nuovo mondo', ingoiando nel mentre il figlio deforme di Gatsu e Caska, dal suo bozzolo rinascerà Griffith di nuovo con un corpo tangibile, in grado di esistere nel mondo fisico e non solo nel piano astrale.
Rimasto col suo terrificante potere di trasformarsi in Phemt in qualsiasi momento, il rinato Falco di Luce sconfiggerà Ganisha e userà il corpo dell'imperatore per collegare il piano fantastico a quello fisico, permettendo quindi ai mostri di ogni realtà di invadere il mondo degli uomini.
A capo di un enorme esercito, sia di apostoli che di soldati, marcerà inarrestabile sulle Midlands, fondando la stupenda città di Falconia, e realizzando quindi il suo sogno tanto ambito e per cui ha sacrificato tutto e tutti.
Si è scontrato brevemente con Gatsu, e si è meravigliato che il suo cuore si sia emozionato nel rivedere l'ex amico ancora in vita.
Anche se è per tutti un benefattore, un eroe di luce ed un salvatore, rimane sempre un demone malvagio e spregevole, egoista ed arrivista oltre ogni limite umano... E forse anche infernale.
Datosi che è riuscito ad uscire dalla dimensione astrale grazie al sacrificio dell'apostolo Bejelit e del figlio deforme di Caska e Gatsu (che gli ha dato il suo corpo fisico), ora Griffis si tramuta in un bambino dai lunghi capelli neri ogni plenilunio, per poi tornare alla sua consueta forma alla fine della luna piena.

Gli apostoli

Gli apostoli della Mano di Dio

Gli apostoli della Mano di Dio sono delle creature mostruose, degli esseri un tempo umani, che hanno rinunciato alla loro umanità per ottenere un corpo quasi indistruttibile, di natura demoniaca, dopo un sanguinoso rituale che prevede obbligatoriamente il 'sacrificio' di una persona cara.

Sembrerebbe che più sia forte il legame con la persona che si vuole sacrificare e più l'apostolo potrà rinascere potente, nella sua nuova forma demoniaca.

Non tutti gli esseri umani possono diventare apostoli: solo chi è stato prescelto dal karma, ed è venuto in possesso del ciondolo chiamato bejelit, è il prescelto dal male.

Quando il candidato è sull'orlo della disperazione più nera - solitamente, in punto di morte, o comunque in una situazione di dolore estremo, anche psicologico - il bejelit che ha vicino comuncia a ricomporre l'immagine di un viso sanguinante, e si apre una dimensione astrale dove compaiono i cinque arci-demoni della Mano di Dio.

Essi offriranno al possessore del bejelit una scelta: rinascere come apostolo del male (un demone dai poteri immensi e dall'aspetto mostruoso), sacrificando però qualcuno di molto importante.

Il nuovo apostolo uscirà fuori dopo una più o meno lunga incubazione, durante la quale le creature infernali che partecipano al rito, richiamate dalla Mano di Dio, fanno scempio del sacrificato, a cui l'arci-demone Boid imprimerà il marchio sacrificale in una parte casuale del corpo.

Per quanto siano irrealizzabili, la gente ama i sogni.

L'aspetto dei nuovi apostoli varia da soggetto a soggetto: sono sempre esseri mostruosi, alcuni veramente ripugnanti, che spesso mischiano elementi di vari animali tra di loro.

Ogni apostolo può passare dalla forma mostruosa alla forma pseudo-umana, anche se anche in tale aspetto manterrà molti aspetti bestiali, che richiamano la sua vera, nuova natura demoniaca: Zodd ad esempio mantiene un aspetto selvaggio e le zanne prominenti, mentre il Conte è un viscido omuncolo, grassoccio e scivoloso proprio come la sua vera natura da lumaca demoniaca.

Gli apostoli sono esseri fortissimi, dall'immensa energia vitale e dalla resistenza fuori dal comune: possono quasi tutti rigenerarsi a grande velocità, e sopportano colpi e ferite mortali per qualsiasi essere umano con grande facilità; non invecchiano e, teoricamente, hanno un corpo che gli permette davvero di fare tutto ciò che vogliono, ma non sono immortali: possono essere uccisi, anche se con moltissima fatica.

Quando muoiono, essendo esseri ormai dannati, la loro anima è risucchiata direttamente dalla corrente delle anime infernali, che li trascinerà giù nel vortice infernale dove la loro coscienza sparirà, divenendo un'amalgama senza forma, mischiata a tutto il flusso demoniaco.

Non tutti gli apostoli sono eguali a forza: a parte gli arci-demoni della Mano di Dio, che sono su un piano superiore a tutti gli altri, ci sono apostoli forti, apostoli fortissimi, apostoli leggendari ed anche apostoli di basso livello.

Zodd ad esempio è uno degli apostoli più forti in circolazione, mentre tanti altri maciullati da Gatsu erano di ben altro - ed inferiore - livello.

Tutti gli apostoli, a prescindere dal loro status, debbono comunque obbedire ai loro signori, che sono poi gli angeli del male della Mano di Dio: Griffith, una volta rinato dopo i fatti di Albione, ha usato la sua posizione di Phemt per radunare un'enorme schiera di apostoli, con cui ha ricostruito la Squadra dei Falchi.

Qui di seguito ci sono le schede degli apostoli maggiori del manga, od almeno quelli la cui storia oppure scontro col protagonista ci è nota:

Bejelit
Il bejelit

Un ciondolo a forma d'uovo, che in realtà è un vero e proprio essere vivente.
Sull'uovo sono presenti, sparsi in maniera caotica, naso, occhi e bocca: quando i lineamenti si ricompongono, ed assumono un'espressione umana, il bejelit comincia a piangere sangue, ed in quel momento parte il rituale che vede comparire la Mano di Dio.
Senza il bejelit, non è possibile iniziare la cerimonia, ed il possesso dell'oggetto è la prova che l'uomo che lo possiede è il prescelto per diventare un apostolo.
Esistono due tipi di bejelit: uno 'comune', ovverosia di colore turchese, ed uno particolare, di colore cremisi.
Quello turchese garantisce la rinascita in un apostolo, mentre quello cremisi (chiamato anche l'Uovo del Conquistatore) permette di diventare un arci-demone della Mano di Dio.
Come in tutto il resto del manga, il possesso o meno del bejelit non è un'azione di libero arbitrio umano, ma è guidato dal karma: se si è prescelti per diventare demoni, anche se si perde l'oggetto prima o poi esso ritornerà nelle mani del legittimo proprietario.
Sebbene non si sappia la loro esatta origine, i bejelit si sono rivelati delle vere e proprie 'chiavi dimensionali': ricoprendo la sua spada con essi, il Cavaliere del Teschio è stato in grado di squarciare le dimensioni, passando dal piano astrale a quello fisico.

Zodd
Zodd l'Immortale

Chiamato anche Nosferatu Zodd, è un antico apostolo leggendario, che calca i campi di battaglia da almeno trecento anni.
Il suo nome è ormai famosissimo tra tutti i mercenari ed i soldati, e qualcuno lo venera addirittura come un dio.
Quando è trasformato in umanoide, è un uomo massiccio, muscoloso e dai lineamenti taurini, con canini sporgenti e folti capelli neri tagliati a spazzola; quando è invece nel suo vero aspetto, è un enorme mostro simile ad un minotauro, con grosse corna e gigantesche ali da pipistrello, con cui può volare.
È feroce in battaglia, arrivando a maciullare i suoi nemici in maniera atroce, ma è dotato di una specie di codice cavalleresco, che lo rende differente da quasi tutti gli altri apostoli: non mangia carne umana e non è interessato ai banchetti infernali.
Per lui la gioia più grande è la lotta, e trovare avversari che lo possano tenere impegnato in un duello leale: è per questo che calca i campi di battaglia ogni volta ne trova uno, ed è sempre per questo motivo che ha una vena di malinconia quando analizza la sua condizione d'apostolo, che l'ha reso troppo forte per pressoché chiunque... Tranne che per due avversari: il Cavaliere del Teschio, con cui ha in ballo una sfida da ormai tempo immemore, e Gatsu, l'unico essere umano che ammira e rispetta.
Leggendari sono gli scontri col Cavaliere del Teschio, di cui forse conosce la vera natura, e con Gatsu, con cui ha incrociato le lame (e gli artigli) un paio di volte: la prima l'ha quasi accoppato, mentre la seconda, col Guerriero Nero decisamente più forte di prima, ha ingaggiato un feroce ma rapido duello, che l'ha costretto a prendere le sue forme animalesche per tenere degnamente testa all'umano.
S'è scontrato con Griffith quando questi è rinato come Falco di Luce, e c'ha rimesso un corno: da allora è diventato uno dei suoi sottoposti, entrando nel suo esercito d'apostoli.

Grunbeld
Grunbeld

Uno dei cavalieri di primo piano del nuovo esercito del rinato Griffith: un bestione enorme nella sua forma umanoide, ed immenso in quella d'apostolo.
Un drago fatto di cristallo che sputa fuoco, dalla forza smisurata e dalla ferocia seconda a nessuno, forse neppure a quella di Zodd.
Come il Nosferatu, è un apostolo differente dagli altri: non mangia carne umana e ha anche lui il suo codice cavalleresco, che gli fa apprezzare i duelli uno contro uno e gli avversari di un certo spessore.
Fronteggerà Gatsu, fresco fresco di nuova armatura berserker, nella foresta di Flora, ed il Guerriero Nero lo fracasserà di mazzate, tanto da obbligarlo ad assumere la sua reale forma di orribile drago.
Tanto forte da spaccare qualche osso a Gatsu, rimarrà sfregiato dal suo formidabile avversario, che gli conficcherà l'Ammazzadraghi nella fronte, scioccandolo del fatto che un umano abbia potuto infrangere la sua pelle dura come il diamante.
Purtroppo il duello è stato interrotto sul più bello dall'intervento di Shilke che ha riportato al senno Gatsu, facendolo uscire dallo stato berserker e scappando dall'apostolo.

Locus
Locus, il Cavaliere della Falce Lunare

Altro cavaliere di primissimo piano del nuovo esercito di Griffith, è l'apostolo che è a comando dei lancieri dei nuovi Falchi.
In forma unama è un uomo di bell'aspetto, sui quarant'anni, con folti e lunghi capelli neri ed occhi glaciali.
Come Grunbeld e Zodd, è differente da tutti gli altri apostoli: non si ciba di carne umana e ha un rigido codice d'onore, nonché una fede incrollabile nel suo signore Griffith, e giudica ogni sua azione come necessaria per il bene del mondo intero.
Acuto stratega e - cosa decisamente rara per un apostolo - oltremisura saggio e calmo, all'uccisione degli avversari preferisce la loro cattura, per poterli convincere a fargli cambiare bandiera e rimpolpare così le fila del Falco di Luce.
Nella sua vera forma d'apostolo, è un centauro totalmente metallico armato di lancia.

Irvine
Irvine

L'arciere dei nuovi Falchi di Griffith: un apostolo silenzioso e taciturno, quasi sempre isolato dal resto della banda che, come Zodd, Grunbeld e Locus, sembra essere ben differente da tutti gli altri mostruosi suoi compagni.
Provetto Robin Hood, è un tiratore veramente infallibile: riesce a scagliare più frecce contemporaneamente, ed è anche un atleta eccezionalmente rapido e veloce.
In forma umanoide è un uomo dal fisico asciutto ed atletico, ma ha la caratteristica di avere gli occhi completamente bianchi, senza pupilla né iride.
Nella forma di apostolo è una specie di enorme lupo pelosissimo e dotato di enormi corna fatte ad arco, a cui hanno piazzato, verso la coda, un busto umanoide.
Può usare le corna proprio come una balestra, caricando frecce fatte con il suo pelo indurito, che colpiscono l'avversario a grandissima velocità e con tremenda forza d'impatto.
Al contrario di praticamente tutti gli apostoli, solitamente bestie dalla ferocia inaudita e dal totale disprezzo della vita umana, parrebbe essere dotato di un animo abbastanza cortese, almeno a giudicare dall'atteggiamento protettivo che ha avuto con la giovane Sonia.

Rakshas
Rakshas

Un letale assassino dei Bākiraka, un clan dei Kushan, al soldo però dell'esercito di Griffith.
È un apostolo subdolo e sfuggente, come la sua vera natura demoniaca: ha infatti un corpo totalmente nero, che svolazza come una tunica, ed indossa solamente una maschera dipinta per celare il volto, unica parte apparentemente solida del corpo.
Abilissimo nel muoversi nell'ombra, anche grazie ai suoi poteri d'apostolo, la sua lealtà al suo signore Griffith è quanto mai dubbia: ha ribadito che lo sta servendo solo perché spera, un giorno, di riuscire a tagliarli la testa.
Ciò nonostante, gli è stato dato ordine di uccidere Rickert, colpevole di aver rifiutato l'offerta di Griffith d'unirsi di nuovo al suo esercito.
L'apostolo se la dovrà però vedere con Silat ed i suoi Tapasa, oltre che con il mago Daiba e l'agguerritissimo Rickert, che lo farà esplodere a mezz'aria lanciandogli addosso un formidabile razzo di sua invenzione.

Rakshas
Il Conte

Un signore feudale spietato, cannibale e crudele, diventato apostolo dopo che, di ritorno da una guerra, trovò la moglie che si trastullava in un'orgia con una setta d'eretici.
Preso dalla disperazione, il bejelit che aveva addosso s'attivò, richiamando la Mano di Dio che lo trasformò in apostolo, sacrificando proprio la moglie.
Il suo vero aspetto di demone è quello di una disgustosa, enorme lumaca, dai mille tentacoli e dalla doppia, disgustosa bocca.
Ha partecipato all'eclissi dove venne sterminata la prima Squadra dei Falchi e, tra i tanti uccisi, massacrò e divorò anche Pipin.
Braccato da Gatsu, ingaggerà col Guerriero Nero un furioso scontro, che lo vedrà fatto letteralmente a pezzi a colpi di cannone e d'Ammazzadraghi.
Decapitato da Gatsu ed ormai prossimo alla morte, invocherà ancora la Mano di Dio per riaquistare l'energia vitale con un nuovo rituale, ma si rifiuterà di sacrificare la figliola Teresia, morendo e venendo così ghermito dalle anime dell'inferno, che lo trascineranno nel vortice demoniaco che aspetta tutti quelli consacrati al male come lui.

Koca
Barone Koca

Signorotto di un castello vicino alla cittadina dove Gatsu incontra Puck per la prima volta, che pretende dal sindaco un costante tributo di giovani vite umane, con la minaccia di radere al suolo il villaggio.
Sadico e spietato, è un apostolo dall'aspetto serpentiforme, che sarà barbaramente ucciso da Gatsu dopo un breve scontro, in cui il Guerriero Nero lo squarterà prima col cannone, e poi con l'Ammazzadraghi, finendolo poi a colpi di frecce.

Wiald
Wiald

Leader dei 'Cani Neri', un gruppo di feroci mercenari assoldati dal re delle Midlands per andare ad acciuffare i Falchi dopo la loro fuga con Griffith, è un animalesco e selvaggio apostolo che ingaggerà con Gatsu un sanguinoso duello, dal quale uscirà ferito mortalmente.
Violento e sadico, adora stuprare ed uccidere, ed il suo vero aspetto d'apostolo è quello di un gigantesco gorilla con cinque occhi ed un'enorme bocca sul petto.
Grezzo e rudimentale nella scherma, affronterà Gatsu prima armato di un bastone, e poi con il suo aspetto originale da demone.
In fin di vita dopo che il ragazzo l'avrà sgozzato con la sua spada, prenderà in ostaggio Griffith, sperando che egli invochi la Mano di Dio per salvargli la vita, ma verrà terminato da Zodd, che lo squarterà in due.

Lucine
Lucine

Bambina ossessionata dagli elfi, che ha sacrificato i suoi genitori per diventare un apostolo della Mano di Dio.
All'apparenza sembra un bell'elfo, ma in realtà il suo vero aspetto d'aposto ricorda quello di una schifosa, enorme falena.
Può volare ad alta velocità e può creare, avvolgendoli in bozzoli, svariati altri mostri partendo dai bambini umani.
Partecipa al banchetto dell'eclissi e, con i suoi soldati-bambino, massacra un bel po' di membri della Squadra dei Falchi, prima di essere messa in fuga dall'arrivo del Cavaliere del Teschio.
Gatsu la incontra nel villaggio di Jill, di cui Lucine era molto amica un tempo, ed ingaggia con lei un sanguinoso e rapidissimo scontro, massacrandola.

Apostolo Bejelit
Apostolo Bejelit

Apostolo singolare, presente nella seconda parte del manga, che risulterà fondamentale per permettere il ritorno di Griffith col corpo umano.
Un grosso apostolo a forma di bejelit, dai lunghi tentacoli e dalla lingua stranamente marchiata dal marchio sacrificale.
In origine era un bambino nato deforme ed abbandonato sin dalla più tenera età, che rimase a vivere tra i ratti in una buca nella città di Albione.
Schifato e deriso da tutti, cominciò ad odiare profondamente tutta l'umanità, scavando la sua buca sempre più lontano dal sole, e sempre più lontano dalla gente che lo disprezzava.
Quando cominciarono a buttare nella sua buca i morti di peste, l'odio del bambino per quel mondo orribile attivò il suo bejelit e, ancora non si sa in quale modo, divenne apostolo della Mano di Dio.
Manovra astutamente i folli preti di Albione, facendoli diventare dei mostri potentissimi, e dona poteri anche al leader degli eretici, il Capro.
Ingoia in sé il bambino deforme di Gatsu e Caska poco prima di sacrificare tutto il mondo esistente per la nascita di 'un mondo nuovo'.
Dal suo corpo di uovo, risorgerà Griffith nella sua forma umana.

Imperatore Ganishka
Imperatore Ganishka

Potentissimo imperatore dei Kushan, e contemporaneamente apostolo della Mano di Dio.
È un mostro quasi invicibile che, al contrario degli altri apostoli che possono trasformarsi direttamente nella loro forma demoniaca solo col loro corpo, può proiettare un suo avatar fatto interamente di nebbia, in grado di generare una quantità infinita di potentissimi fulmini.
Neppure Zodd e gli altri generali di Griffith sono riusciti a fermarlo, e l'unico suo punto debole è proprio in mezzo agli occhi, un posto difficile da raggiungere senza morire folgorati ma che Gatsu ed il nosferatu, con un attacco combinato, sono riusciti a colpire.
Al contrario degli altri suoi simili, Ganishka s'è rifiutato di sottomettersi al suo signore, il Falco di Luce, ovverosia Phemt (Griffith) ed anzi ha iniziato contro di esso una furiosa lotta.
Conscio di non poter ancora essere al livello di un arci-demone della Mano di Dio, ha usato tutte le sue conoscenze magiche per fondersi con il piano astrale, e diventare un enorme demone a forma d'albero, potente al pari di uno dei membri della Mano, ma perdendo la capacità di ragionare e distinguere alleati e nemici.
Griffith furbescamente lo usa per squarciare il velo che separa il piano astrale da quello fisico, unendo i due mondi.

Falconia

Falconia

Dopo che Griffith ha sconfitto Ganishka, che aveva fuso il suo corpo direttamente con gli strati più profondi del regno astrale, diventando la divinità Shiva, il piano fisico s'è unito con quello dove sono presenti tutte le creature mostruose (e la Mano di Dio), cambiando per sempre tutto il mondo.

Dalle ceneri di Windom è sorta così Falconia, che sembrerebbe essere la reincarnazione dell'antica e leggendaria città fondata dall'Imperatore Gaisselick, il cui mito si perde nella notte dei tempi e che parrebbe essere stata distrutta, nel passato, da 'quattro angeli'.

Certo è che la città è stupenda: protetta da un altissimo muro di cinta e da degli strani ed enormi cristalli luminosi che tengono lontani i mostri ed i demoni, la sua architettura è palesemente ellenistica, con molti inserti dal gusto squisitamente romano.

Il Pandaemonium, l'orribile arena dove gli apostoli danno sfogo alla loro ferocia
Il Pandaemonium, l'orribile arena dove gli apostoli danno sfogo alla loro ferocia

Dopo che i due piani dell'esistenza, quello fisico e quello astrale, si sono fusi ed il mondo è stato invaso da innumerevoli mostri e creature demoniache, Falconia sembra l'unico posto rimasto sicuro per gli esseri umani.

Qui Griffith domina tutto e tutti, e qui è dove il Papa in persona lo farà re, coronando quindi il suo sogno.

In realtà, la città spendente ha il suo lato oscuro, anzi oscurissimo: è il Pandaemonium, ovverosia un'arena posizionata molto dopo l'entrata principale della città, in cui gli orribili apostoli dell'esercito di Griffith fanno scempio dei mostri catturati, saziando così la loro sete di sangue e carne.

Il manga

Berserk di Kentaro Miura pubblicato dalla Planet Manga
Il primo numero di "Berserk" nell'edizione italiana della Planet Manga

Il manga di "Berserk" è pubblicato in Giappone dalla Hakusensha sulle pagine di "Young Animal" ininterrottamente dal 1989.

Come per tutte le serie molto famose, i capitoli ripubblicati nei volumetti in formato tankōbon.
In Italia, è pubblicato con cadenza irregolare dalla Planet Manga fin dal 1996: i volumi sono molto più corti rispetto ai volumetti giapponesi ed il senso di lettura è ribaltato all'occidentale.

La qualità della stampa della versione regolare è abbastanza 'da battaglia', con carta molto ruvida e ben poco bianca.

La prima stampa è stata pubblicata in tiratura che dire limitata è dir poco: i volumi originali degli anni '90 sono ormai introvabili, e alle aste online raggiungono costi decisamente alti.

Nel 2000, sempre la Panini mise in commercio la prima ristampa del manga, che chiamò "Berserk Collection".

Berserk Collection di Kentaro Miura pubblicato dalla Planet Manga
Il primo numero di "Berserk" nell'edizione italiana della Planet Manga

Non ha grosse differenze rispetto alla prima stampa, se non di vedere volumi non più 'sottiletta', ma molto corposi.

Nel 2004 viene pubblicata, sempre da Planet Manga, l'edizione in grande formato, chiamata (con molta fantasia) "Maximum Berserk", con il senso di lettura all'orientale.

La "Berserk Collection - Serie nera" è la ristampa della ristampa, e a parte il bordo delle copertine di colore per l'appunto nero, non ha differenze con la seconda ristampa.

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