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La vera storia di Big Boss

La vera storia di Big Boss
Quest'articolo è stato aggiornato da Giorgio Fiorini il giorno: mercoledì 3 settembre, 2025
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È stato il più grande guerriero del XX secolo, talmente leggendario da essere considerato 'il dio dei campi di battaglia'.

Forte, coraggioso, abile stratega, insuperabile nel corpo a corpo, capace di usare qualsiasi tipo di arma e di guidare qualsiasi tipo di veicolo, le sue imprese ci sono state narrate attraverso una lunga e pluri-premiata saga videoludica ideata da Hideo Kojima a partire dagli anni '80: "Metal Gear" racconta essenzialmente la storia di Big Boss, e della sua progenie genetica che lotta in un mondo distopico, in cui le nano-macchine e chi le controlla possono decidere la sorte di nazioni e popoli...

E massacri ad essi collegati.

Se volete saperne di più sulla vera storia di Snake, questa è la pagina d'approfondimento che fa per voi.

Buona lettura!

C'è spazio per un solo Boss. E per un solo Snake.

La nascita del serpente (1935-1960)

Snake da giovane, all'età di 29 anni durante la missione Snake Eater
Snake da giovane, all'età di 29 anni durante la missione Snake Eater

Il vero nome del guerriero che sarà conosciuto col nome di Big Boss è incerto: si fa chiamare Jack, ma il vero nome sembrerebbe John.

La sua data di nascita è comunque conosciuta: il 1935, da qualche parte negli Stati Uniti d'America.

S'arruola nell'esercito degli States, e nel 1950 viene notato da The Boss, ossia la potentissima donna che fonderà le forze speciali statunitensi.

The Boss prenderà Jack sotto la sua ala protettrice, e gli insegnerà praticamente tutto ciò che c'è da sapere sulla guerra, sulla guerriglia, sull'uso delle armi, sul combattimento ravvicinato CQC (Close Quarter Combat), una tecnica di lotta sviluppata da The Boss stessa, e di cui Jack diventa presto un eccellente utilizzatore.

The Boss, la madre delle forze speciali statunitensi e maestra di Snake
The Boss, la madre delle forze speciali statunitensi e maestra di Snake

I due soldati passeranno diversi anni assieme calcando i campi di battaglia in diverse missioni in coppia, sino a che, nel 1960, The Boss sparisce misteriosamente.

Anche senza la sua mentore, Jack continuerà invece la propria carriera militare, venendo arruolato anche nei Berretti Verdi, ma nel 1964 riceverà la chiamata di David Oh, noto nell'ambiente militare come Major Zero o anche col nome in codice di Chiper.

Zero ha appena fondato, per conto della CIA, una nuova unità speciale chiamata FOX (Force Operation X), e vuole reclutare proprio il miglior allievo di The Boss.

Nome in codice: Naked Snake (1964)

Snake alla fine della sua tragica missione Snake Eater
Snake alla fine della sua tragica missione Snake Eater

Nel 1964, Zero spedisce Jack in una missione segretissima, estremamente delicata e complicata: recuperare lo scienziato Nikolai Stepanovich Sokolov, il geniale creatore del carro armato nucleare Shagohod.

Il veicolo corrazzato, temibile poiché in grado di lanciare un missile balistico intercontinentale (ICBM) con testata nucleare da qualsiasi parte del globo è stato commissionato dal folle e malvagio colonnello sovietico Yevgeny Borisovitch Volgin.

Il crudele militare conta di usare lo Shagohod per far svoltare la guerra fredda col blocco occidentale a favore dell'Unione Sovietica, spodestando Nikita Krusciov e promuovendo la presa del potere del meno tenero Leonid Il'ič Brežnev.

Snake mentre si prepara al lancio HALO
Un uomo sta per compiere il primo lancio HALO (High Altitude Low Open) della storia: è Jack, delle forze speciali americane FOX... Inizia la Missione Virtuosa!

Curiosamente, dopo molti anni Jack riesce ad incontrare nuovamente il suo mentore The Boss, ora consigliere per la difficile missione che Zero chiama Virtuous Mission.

Dopo il lancio ad alta quota da un aereo, Jack sarà lasciato completamente solo nella zona di Tselinoyarsk, in pieno territorio nemico, ed al soldato viene per la prima volta dato il nome in codice di Naked Snake.

Il sadico e spietato Colonnello Volgin
Il sadico e spietato Colonnello Volgin

Dopo mille difficoltà e un numero considerevole di nemici, tra cui anche il giovane Revolver Ocelot (figlio segreto proprio di The Boss), Snake riesce a liberare Sokolov, ma la missione subisce un repentino rovesciamento di fronte: The Boss si rivela essere una disertrice passata dalla parte dell'URSS, ed in un breve ma cruento duello mette fuori gioco Snake, ferendolo gravemente e facendolo poi rovinare in un fiume dopo un alto volo da un ponte sospeso.

Snake fortunatamente sarà tratto in salvo e curato, ma l'alto comando militare comincerà a provare sospetti sulla sua effettiva lealtà agli Stati Uniti, considerando anche il tradimento di The Boss.

EVA, la spia doppiogiochista che aiuterà Snake durante la sua missione
EVA, la spia doppiogiochista che aiuterà Snake durante la sua missione

Con l'appoggio della FOX, Snake comunque ritorna nel Tselinoyarsk e riesce a completare il salvataggio dello scienziato Sokolov, tenuto prigioniero da Volgin.

L'obiettivo finale della missione è però cambiato: ora il comando militare americano vuole l'eliminazione fisica di The Boss.

Con l'aiuto della spia EVA, Snake dovrà vedersela sia con gli ex commilitoni di The Boss, i Cobra - tutti soldati micidiali, alcuni di loro con devastanti poteri ESP - sia con i suoi sentimenti contrastanti per la donna a cui lui deve tutto, e verso la quale prova ben più che stima e rispetto.

La missione si rivelerà difficile oltre ogni dire: i Cobra saranno avversarsi formidabili, e lo stesso Volgin, un energumento dalla forza disumana in grado di controllare l'elettricità, sarà un avversario quasi invincibile anche per l'abilissimo Snake.

Il giovane Revolver Ocelot
Il giovane Revolver Ocelot

Lo sfortunato Snake subirà anche una lunga tortura nella base di Groznji Grad, e che si concluderà con un accidentale colpo d'arma da fuoco che gli spappolerà l'occhio destro.

Con enormi difficoltà, Snake però riuscirà a distruggere lo Shagohod e ad uccidere - almeno apparentemente - il pazzo Volgin, dopo un cruento e spettacolare duello corpo a corpo, con la distruzione del carro armato nucleare.

Snake diventa Big Boss
Snake è costretto ad uccidere The Boss, tradita dal suo stesso Paese e fatta passare come traditrice

La missione però si concluderà nella tragedia personale per Snake: dovrà uccidere la donna che ha sempre ammirato ed amato, ossia The Boss, dopo un lungo ed estenuante duello.

The Boss, in verità per nulla una traditrice dell'America ma in missione segreta per recuperare il denaro dei Filosofi (un gruppo internazionale di scienziati e magnati dei primi del '900) sottratto da Volgin, morirà così per mano del suo amato allievo, e quel giorno anche buona parte di Snake morirà con lei.

Snake diventa Big Boss
Snake riceve il titolo di "Big Boss" dal Presidente Johnson, ma... A quale prezzo?

Tornato in patria, per il grande servizio prestato alla nazione (che, comunque, ha tradito senza pensarci due volte proprio la sua miglior eroina, The Boss) e per aver scongiurato una guerra nucleare con la Russia, Snake riceve il titolo di Big Boss direttamente dal Presidente Lyndon Johnson.

La fondazione dei Patriots (1970)

La vera storia di Big Boss

Nel 1970, sei anni dopo i tragici eventi dell'operazione Snake Eater, l'unità di Snake della FOX, ha rotto tutti i rapporti che aveva in essere con la CIA, diventando quindi una banda di pseudo-rinnegati dal governo americano.

Proprio Snake viene preso di mira dalla sua ex organizzazione, che manda un gruppo di militari a catturarlo e torturarlo, con un semplicissimo scopo: il governo americano vuole impossessarsi dell'altra metà del miliardario bottino dei Filosofi, dopo che è riuscito ad intascarsi - proprio grazie a The Boss e Snake - la metà dell'Unione Sovietica durante l'operazione Snake Eater.

Imprigionato in cella, Snake fa conoscenza con Roy Campbell, un Berretto Verde inviato per indagare sulla base dove sono ora prigionieri, che si rivela essere la penisola di San Hieronymo, in Colombia.

Riuscito in qualche modo a fuggire, Snake è avvertito dai suoi ex compagni dell'unità FOX Para-Medic e Sigint che Zero è sospettato, proprio come lui, di alto tradimento.

L'unica loro speranza di salvezza nell'intricata situazione è quella di acciuffare il vero burattinaio, ossia il comandante della FOX Gene, che sta organizzando una vera e propria ribellione di massa.

Parte così l'ennesima missione impossibile per Snake ed i suoi compagni, in cui si scopriranno molte informazioni sull'effettivo stato delle cose: il torturatore di Snake, il tenente Cunningham, lavora in realtà per il Pentagono, e vuole mettere Snake contro Gene per fa sì che quest'ultimo lanci una bomba atomica in Unione Sovietica e far ricadere così la colpa sulla CIA, a tutto vantaggio dei militari che in questo modo potrebbero avvantaggiarsi dall'indefinita durata della guerra fredda.

Quello che il Pentagono non sa è che Gene è perfettamente al corrente del loro piano, e di rimando è intenzionato a sganciare l'atomica sì, ma in territorio americano per distruggere una volta per tutte i filosofi e fondare la sua utopica nazione di soldati, che ha chiamato "Army's Heaven".

Con molto affanno, Snake riesce però a distruggere l'arma segreta di Gene, il Metal Gear RAXA ed il suo arsenale atomico, nonché riesce anche a sconfiggere Gene, che però il soldato sotto sotto ammira e rispetta.

Poco prima di scomparire, Gene lascia in 'eredità' a Snake tutto quello che finora ha creato per il suo sogno di una nazione di soldati: soldi, attrezzature, persino personale.

Snake torna così in patria, scagionato da ogni accusa assieme a Zero, ed è premiato per la sua eroica missione.

La vecchia FOX viene smantellata e Snake stesso è incaricato di fondare la nuova FOXHOUND, mentre Revolver Ocelot uccide il principale responsabile di tutto il guaio successo a San Hieronymo, il Direttore della CIA, sottraendogli i documenti con le vere identità dei Filosofi.

Zero, Para-Medic, Sigint, EVA, Ocelot e Big Boss decidono quindi di sostituirsi ai Filosofi, fondando un nuovo gruppo segreto chiamato Patriots, che in breve diventeranno la vera organizzazione che governerà nell'ombra gli Stati Uniti d'America.

Les Enfants Terribles e l'abbandono dei Patriots (1972)

Il giovane Liquid Snake, uno dei tre cloni di Big Boss
Il giovane Liquid Snake, uno dei tre cloni di Big Boss

Nel 1972, Zero diede vita ad un pretenzioso progetto genetico: la clonazione di Big Boss.

Per far ciò, fece prelevare alcuni campioni di DNA da Snake ed avvia il progetto Les Enfants Terribles, usando EVA come madre surrogata per dare la luce a tre bambini: Solid, Liquid e Solidus.

Sebbene Zero iniziò a concepire il progetto con le migliori intenzioni, essendo preoccupato dalla non curanza di Big Boss nell'avere una progenie e spaventato dal fatto che i Patriots del futuro sarebbero potuti rimanere senza un guerriero così grande, Les Enfantes Terribles fu la classica goccia che fece traboccare il vaso dell'amicizia tra Snake ed il maggiore, incrinata da tempo.

Quando Big Boss venne a sapere dell'esperimento, s'infuriò così tanto che decise di lasciare la FOXHOUND, per creare la propria squadra di mercenari, usando i soldi e le infrastrutture ereditate da Gene.

Peace Walker (1974)

Big Boss Peace Walker

Lasciata la FOXHOUND, Snake incontrò Kazuhira "Kaz" Miller, che diventò il suo braccio destro e con cui fondò un nuovo gruppo di mercenari chiamati Militaires Sans Frontières.

Un giorno, il professor Ramòn Gálvez Mena, con la sua giovanissima assistente Paz Ortega Andrade, si reca da Miller e Snake con una richiesta d'aiuto: la CIA sta invadendo militarmente il Costa Rica, che non può difendersi in quanto non possiede un proprio esercito.

Il professore propone a Snake ed il suo socio di intervenire per difendere il paese: in cambio, concederà l'uso di una sua piattaforma marittima ai mercenari, che così potranno farne la loro base operativa.

Durante le operazioni, Snake scopre che la CIA sta trasportando delle testate nucleari in gran segreto, per armare una nuova macchina da guerra chiama Peace Walker: un'arma bipede, semovibile e totalmente autonoma, controllata da un'intelligenza artificiale e che l'America è intenzionata ad usare come deterrente per mantenere la 'Pax Americana'.

Big Boss e Kaz
Big Boss e Kaz

Il progetto è abbastanza ambizioso, e alla sua guida c'è un certo Hot Coldman, che Snake ricorda per aver ideato anche l'operazione Snake Eater, ma le sorprese non finiscono qui: si viene a scoprire anche che l'intelligenza artificiale usata per controllare Peace Walker altri non è che la personalità di The Boss, l'amata mentore di Snake.

Dopo aver scoperto che Gálvez è in realtà Zadornov, un agente segreto del KGB intenziato a lanciare l'atomica su Cuba per dare la colpa agli USA dell'accaduto ed instillare così un profondo sentimento di odio anti-americano nei paesi del Sud-America, Big Boss riesce a sconfiggere il folle professore doppiogiochista, anche se con qualche difficoltà.

Snake ed i suoi MSF riescono a disattivare Peace Walker e ad imprigionare Zadornov e Coldman, che però ha in serbo un'ultima sopresa: riattiva a distanza la tremenda arma nucleare, facendo credere a Washington che l'attacco atomico partirà dall'Unione Sovietica.

Ovviamente, gli americani immediatamente decidono di bombardare a loro volta l'URSS, preparando così un sicuro olocausto nucleare.

Paz, la spia dei Patriots
Paz, la spia dei Patriots

Per l'ennesima volta, The Boss - o meglio, la personalità su cui è basata l'A.I. di Peace Walker - salva la situazione: la macchina decide di suicidarsi, risolvendo così la delicatissima situazione di pericolo.

Situazione che però non smetterà di essere infuocata: la giovanissima Paz si rivela essere un agente dei Patriots, incaricata da Zero di riportare Big Boss all'ovile.

Se non accetterà, Paz farà detonare un ordigno nucleare struttando il Metal Gear ZEKE, dando così la colpa ai MSF di Snake e Kaz, attirandogli contro le ire di USA ed URSS.

Un ricatto che Snake, ovviamente, non è disposto ad accettare, e si vede costretto a distruggere lo ZEKE e ad uccidere anche Paz.

La battaglia contro il metal gear zeke
Big Boss contro il Metal Gear ZEKE pilotato da Paz

Alla fine dell'avventura, Snake è deluso dai tradimenti e dalla specie di 'seconda morte' di The Boss, sacrificatasi anche contro i propri ideali per salvare il mondo, rinnegando ciò che è sempre stata (una guerriera) e forse rinnegando anche lui, il suo amato pupillo.

Decide quindi di farsi chiamare Big Boss, accettando quel titolo che aveva sempre rifiutato.

Operazione Trojan Horse (1975)

Big Boss pronto ad intrufolarsi a Camp Omega per salvare Chico e Paz
Big Boss pronto ad intrufolarsi a Camp Omega per salvare Chico e Paz

Un anno dopo i drammatici fatti dell'incidente di Peace Walker, nell'enorme prigione americana di Camp Omega, a Cuba, arriva un terrificante e misterioso figuro, con il visto totalmente devastato e scarnificato: è Skull Face, un prezzolato mercenario dei Patriots a capo dell'unità speciale XOF.

Skull Face è venuto personalmente a Camp Omega per interrogare Chico, un bambino soldato che Big Boss aveva precedentemente conosciuto durante i fatti di Peace Walker.

Chico viene torturato ed interrogato da Skull Face per ottenere preziose informazioni sulla Mother Base di Big Boss e dei suoi MSF; incredibilmente, assieme a lui c'è anche Paz, scampata alla morte dopo l'esplosione dello ZEKE e salvata dal mare dall'intervento di un pescatore.

Il cattivissimo Skull Face
Il cattivissimo Skull Face

Molto opportunamente, Skull Face decide di tendere un'imboscata a Big Boss registrando la tortura di Chico su una musicassetta, da inviare quindi a Snake per tendergli una trappola.

Il trabocchetto riuscirà: Snake s'infiltrerà a Camp Omega, e riuscirà a trarre in salvo sia Chico che Paz, che però risulterà orribilmente torturata e sfregiata.

Nel frattempo, Skull Face progetta l'operazione "Trojan Horse": spacciando i suoi XOF per un gruppo d'ispezione dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica, inviato a controllare se i Militaires Sans Frontières non abbiano armamenti nucleari (cosa che in effetti, hanno), il malvagio mercenario dal volto deturpato distrugge la Mother Base dell'esercito di Kaz e Snake.

Purtroppo, anche per Big Boss le cose non vanno di certo meglio: sull'elicottero che lo sta portando in salvo assieme a Chico e Paz, Snake s'accorge che il corpo della ragazza è stato imbottito di pacchi esplosivi.

Paz si sacrifica
Paz, col corpo pieno di esplosivi inseriti dal malvagio Skull Face, si sacrifica per salvare Snake

Uno riesce ad estrarlo, ma per il secondo (presumibilmente, impiantato al posto dell'utero) è troppo tardi per tentarne la rimozione: Paz decide così di sacrificarsi gettandosi dall'elicottero, causando un'onda d'urto che manda a sbattere l'elicottero dei MSF contro uno degli XOF.

Big Boss si salva, ma è gravemente ferito e sprofonda in coma.

Il dolore fantasma (1984)

Venom Snake
Venom Snake

Dopo nove anni di coma, Big Boss si sveglia in un ospedale di Cipro.

Assieme a lui, per miracolo è sopravvissuto anche il medico dei MSF che era presente sull'elicottero al momento dell'incidete: proprio grazie al coraggio del dottore, che coprì Big Boss facendogli scudo con il suo corpo, Snake è riuscito a salvarsi.

La fuga di Venom Snake e Big Boss dall'ospedale
La spettacolare fuga di Venom Snake e Big Boss (in incognito nei panni di Ismael) dall'ospedale di Cipro, durante l'attacco della XOF di Skull Face

Anche se il medico s'è salvato, è stato meno fortunato del suo capo: ha perso il braccio sinistro e un frammento metallico gli si è conficcato sulla fronte, mandandolo in coma.

I due vengono così salvati in extremis, e ricoverati assieme.

Durante il lungo periodo del coma, Zero ordisce un ingegnoso piano per permettere a Big Boss di riprendersi, salvandolo dal gran numero di persone che lo vorrebbero morto: fa eseguire una plastica facciale al medico sopravvissuto, per renderlo così esteticamente uguale al soldato leggendario e scambiandogli così l'identità.

Big Boss svegliatosi dal lungo coma
Big Boss svegliatosi dal lungo coma

Curiosamente, il risveglio del medico con la nuova faccia - e ricordi falsi - coincide con il risveglio anche di Big Boss, ed è un risveglio di sangue: l'ospedale è infatti attaccato dagli XOF di Skull Face, che è finalmente riuscito a rintracciare l'odiato rivale, creduto per lungo tempo morto.

In aggiunta a ciò, fa il suo ritorno anche il redivivo colonnello Volgin, diventato ora un terrificante essere di fuoco, mosso solamente dal profondo odio che nutre verso Snake.

Venom Snake e Kazuhira Miller assieme ai nuovi Diamond Dogs
Venom Snake e Kazuhira Miller assieme ai nuovi Diamond Dogs

Big Boss, dal volto bendato, aiuta il medico a scappare dall'inferno dell'ospedale, e si riunirà subito dopo a Revolver Ocelot, che gli fornirà i vestiti ed un moto per scappare.

Il medico, ignaro della sua vera identità e convinto di essere lui stesso Big Boss, prenderà il nome di Venom Snake e, assieme al ritrovato Kazuhira Miller, si prenderà la sua vendetta fondando i Diamond Dogs, potente gruppo mercenario, e distruggendo gli XOF di Skull Face, che nel frattempo avrà finito di mettere a punto un Metal Gear colossale, il Sahelanthropus.

Il vero Big Boss invece sparirà dalla circolazione per un po': si dedicherà alla costruzione della sua Outer Heaven, ossia la sua nazione utopica popolata da soldati.

L'operazione Intrude N313 (1995)

Solid Snake, uno dei tre cloni di Big Boss
Solid Snake, uno dei tre cloni di Big Boss

Poco dopo la sconfitta di Skull Face, Big Boss fondò nell'Africa centrale il suo sogno, ossia la sua nazione indipendente chiamata Outer Heaven.

Zero, sebbene sempre amico e leale, non era più al comando dei Patriots dopo che Skull Face lo avvelenò con i suoi tremendi parassiti: il potente gruppo segreto ormai era controllato da un complesso sistema di intelligenze artificiali, che sicuramente avrebbero considerato Big Boss e la sua nuova nazione come una seria minaccia.

Per difendere la sua giovane Outer Heaven, Big Boss pensò quindi di usare la stessa strategia che il colonnello Volgin tentò anni prima, durante i fatti della missione Snake Eater: dotarsi di un Metal Gear come arma deterrente.

Solid Snake durante la missione Intrude N313
Solid Snake durante la missione Intrude N313

In questo caso, di un TX-55 Metal Gear, costruito dal dottor Drago Pettrovich Madnar.

Messo a capo di Outer Heaven il suo fedele sosia, ossia Venom Snake, Big Boss torna in America e finge di riappacificarsi con il suo paese, accettando il comando dei nuovi FOXHOUND.

Nel 1995, come da previsioni di Big Boss, le A.I. che governano i Patriots si rendono conto della minaccia considerevole di Puter Heaven, e decidono di manipolare la NATO affinché mandi l'agente Gray Fox in territorio nemico, nel tentativo di disattivare il Metal Gear.

Venom Snake però riesce a catturare Fox, e lo usa per far trapelare volutamente informazioni false.

La FOXHOUND invia così il giovane agente Solid Snake - uno dei cloni proprio di Big Boss - tramite l'operazione Intrude N313.

Contro ogni aspettativa, l'operazione si rivelerà un successo: Solid riuscirà a disattivare il tremendo Metal Gear e a salvare il suo compagno Fox, mettendo fuori gioco anche Venom Snake.

Poco prima di morire, il falso Big Boss scatena una tremenda esplosione che rade al suolo Outer Heaven, tuttavia nessuno verrà a scoprire che quello veramente morto era solo un sosia, e non il vero ed originale Snake.

Zanzibar Land (1999)

Metal Gear 2 - Solid Snake

Con Outer Heaven ormai distrutta e lui creduto morto, Big Boss abbandona la FOXHOUND per partecipare alla Guerra del Mercenario nella penisola araba, che gli va fin troppo bene: liberato un piccolo territorio, riesce ad instaurare la sua seconda nazione militare, Zanzibar Land.

Grazie alla bravura ed al carisma del leggendario Snake, la piccola nazione in pochissimo tempo prospera e s'alimenta di nuove reclute, arrivando a contare oltre 40.000 mercenari.

Riesce anche a costruire un nuovo Metal Gear, il Metal Gear-D, e lo arma con sei testate nucleari messe in altrettanti sei missili.

A fine della guerra fredda, Zanzibar Land era uno dei pochi stati al mondo ad essere ancora armato di testate nucleari dopo il grande smantellamento della fine del XX secolo: questo fu visto dai Patriots come un pericolo, e nel 1999 viene inviato ancora una volta Solid Snake con l'operazione Intrude F014.

Il clone di Big Boss riuscirà ancora una volta nell'impresa e distruggerà l'ennesimo Metal Gear, per poi trovarsi faccia a faccia con il suo 'padre genetico'.

Solid Snake
L'eroico Solid Snake (David), clone di Big Boss e fratello gemello di Liquid.
Al contrario del padre biologico e del malvagio fratello, David si dimostrerà sempre un eroe totalmente devoto al bene, senza macchia e senza alcuna paura

Ormai 64enne, Big Boss ingaggerà un singolare scontro con il suo clone, ma sarà ucciso da esso con un lanciafiamme di fortuna, non prima di avergli rivelato però la sua vera origine: è l'esperimento del progetto Les Enfants Terribles, con cui anni prima Zero, allora a capo dei Patriots, aveva clonato con l'inganno il 'serpente originale'.

Con la morte di Big Boss, Zanzibar Land crolla definitivamente.

Le pistole dei patrioti (2014)

Big Boss Metal Gear Solid 4

Big Boss ricompare per l'ultima volta nel 2014, dopo i drammatici avvenimenti che hanno portato Solid Snake a confrontarsi con la follia di Ocelot, e a distruggere definitivamente i Patriots.

Si viene così a scoprire che l'ormai anziano soldato non è morto durante i fatti di Zanzibar Land, ma è rimasto gravemente ferito, col corpo quasi smembrato.

Solid Snake e Big Boss
Big Boss si riconcilia con suo figlio David, in un emozionante e commuovente finale

I Patriots però riuscirono a salvarlo, ibernandolo ed usando il suo DNA per costruire il primo sistema di monitoraggio militare SOP.

Fortunatamente, il suo corpo fu trafugato da EVA che, grazie alla complicità di Raiden, riuscirà a ricostruirlo usando parti dei corpi di Solidus e Liquid Snake, i suoi cloni.

La morte di Big Boss
La morte di Big Boss sulla tomba di The Boss

Si riconcilierà quindi con il suo clone Solid Snake, provvedendo anche ad eseguire un'eutanasia al maggiore Zero, ormai ultranovantenne e costretto in uno stato vegetativo per colpa dell'infezione dei parassiti di Skull Face.

Morirà poco dopo per colpa del virus FOXDIE, che uccide solo determinate persone con un determinato codice genetico (in pratica, solo i membri della FOXHOUND), facendosi trasportare da Solid davanti alla tomba della sua amata The Boss, affermando che forse il mondo starebbe molto meglio senza serpenti.

Eroe? Antieroe? Cattivo?

Solid Snake da giovane

Big Boss è sicuramente il personaggio su cui Kojima non s'è mai espresso chiaramente, nonostante sia il protagonista (assieme al suo clone Solid Snake) della saga di "Metal Gear".

Di fatto, tutta l'epopea stessa di Metal Gear è, in buona sostanza, la storia di Big Boss: dalla sua ascesa al suo declino, fino alla sua toccante morte.

Le sue azioni, raccontante attraverso un lungo percorso di memorabili videogiochi, non sono sempre cristalline: nei primi due episodi della saga è uno spietato mercenario, addirittura un dittatore, mentre negli episodi successivi, tutti però prequel ambientati durante la sua giovinezza, veniamo a conoscere il suo triste passato, che in parte giustifica i suoi mezzi e le sue intenzioni non sempre 'eroiche'.

Kojima stesso, in più riprese, ha fatto intendere che le valutazioni finali sulla vita e sull'operato di Big Boss deve trarle il giocatore, considerando che, comunque, le condizioni politiche mondiali cambiano costantemente, e con esse amicizie strategiche e fedeltà degli eserciti (di cui i soldati sono solo pedine sacrificabili, in buona sostanza).

Sicuramente, la morte dell'unica donna che abbia mai amato, per giunta uccisa proprio dalle sue mani, ha scioccato Snake per sempre: il giorno in cui ammazzò The Boss, come lui stesso dice alla fine della sua vita, è il giorno in cui anche il suo animo eroico e benevolo è morto.

Ciò nonostante, anche nelle avventure successive, dimostra sempre di non essere totalmente corrotto dal male: rischia molto per fermare il folle progetto Peace Walker, non esita a mettere in gioco la sua stessa vita a Camp Omega per salvare Chico e Paz (seppur con interessi personali), anche se quest'ultima è una spia dei Patriots.

Di contro, non esita ad usare Venom Snake, ovvero il suo sosia, per ingannare non solo gli XOF di Skull Face, ma anche il suo migliore amico, Kazuhira Miller.

Anche il destino ultimo di Venom Snake sembra crudelmente deciso da Big Boss: lui stesso spedisce Solid Snake ad Outer Heaven, nell'ormai leggendaria missione Intrude N313.

Di certo, è un guerriero solitario e triste: ha conosciuto il vero dolore, i doppi e tripli giochi da parte di gente che credeva amica e ha sperimentato in prima persona l'ingratitudine dei politici, che in fondo l'hanno sempre usato dimostrando ben poca preoccupazione per la sua vita, e per quella dei suoi uomini.

Il finale della sua vita è altrettanto triste: fatto a pezzi e ricostruito, usato come cavia più di una volta, impossibilitato neppure a morire decentemente, ma per colpa (tanto per cambiare) del suo DNA e del FOXDIE.

Il ricongiungimento con Solid, che riconoscerà e rispetterà non come figlio ma come grande soldato, sarà forse il momento più vero della sua lunga e tragica esistenza, affiancato alla morte sulla tomba di The Boss.

Lista dei videogiochi in cui compare

Big Boss

Big Boss è il personaggio centrale su cui ruotano tutti i videogiochi della serie "Metal Gear": compare da antagonista principale nei primi due capitoli della serie, mentre è il protagonista assoluto di "Metal Gear Solid 3 - Snake Eater", "Metal Gear Solid V - Ground Zeroes" e, se vogliamo contare il suo sosia Venom Snake, è il protagonista anche di "Metal Gear Solid V - The Phantom Pain".

Nel 2025, a dieci anni di distanza dall'ultimo episodio della serie, la Konami, senza più Hideo Kojima, pubblica un grandioso remake di uno degli episodi più amati dal fans, cioè "Metal Gear Solid Δ - Snake Eater", rifacimento del glorioso terzo capitolo con una grafica mozzafiato, ma una storia e una struttura di gioco del tutto eguali all'originale predecessore.

La serie di "Metal Gear"

La saga di Metal Gear

"Metal Gear" è la serie ideata e sviluppata da Hideo Kojima a partire dal 1987, e pubblicata dalla Konami.

Tutti i giochi della saga, almeno quelli canonici, sono un misto di azione e stealth, e sono abbastanza famosi per il forte taglio cinematografico degli episodi che la compongono.

Altresì, la sua storia combina molti elementi di sceneggiatura quali guerra, ingegneria genetica, informatica ed elettronica, politica ed anche una sana dose di fantascienza.

La serie, lunga ormai decenni, vede i suoi capitoli usciti su pressoché tutte le console prodotte nella storia, ed anche sui Personal Computer.

Metal Gear Solid Delta: Snake Eater

Curiosamente, il primo "Metal Gear" fu forzatamente stealth: l'hardware del computer sul quale girava, l'MSX2, era così limitato che Hideo Kojima fu costretto a pensare al gioco con un gameplay differente dal combattimento, dove i nemici dovevano essere evitati, piuttosto che affrontati.

Tuttavia, anche a causa di una cattiva distribuzione fuori dal Giappone e di una piattaforma non così famosa sulla quale giravano, i primi due "Metal Gear" rimasero semi-sconosciuti alle masse.

Il primo strepitoso successo della saga si ha nel 1998, all'uscita di "Metal Gear Solid" per Sony Playstation.

Questa è la lista degli episodi usciti sinora (solo gli episodi canonici, niente spin-off):

Metal Gear 1987
Metal Gear 2: Solid Snake 1990
Metal Gear Solid 1998
Metal Gear Solid 2: Sons of Liberty 2001
Metal Gear Solid: The Twin Snakes 2004
Metal Gear Solid 3: Snake Eater 2004
Metal Gear Solid: Portable Ops 2006
Metal Gear Solid 4: Guns of the Patriots 2008
Metal Gear Solid: Peace Walker 2010
Metal Gear Solid V: Ground Zeroes 2014
Metal Gear Solid V: The Phantom Pain 2015
Metal Gear Solid Δ: Snake Eater 2025

I nemici del serpente

Il tremendo Sahelanthropus

Nel corso della sua lunghissima carriera da soldato e mercenario, Big Boss ha dovuto scontrarsi con una quantità interminabile di nemici, quasi sempre molto più potenti di lui.

Molti degli avversari affrontati non sono uomini comuni, ma vere e proprie belve con superpoteri eccezionali.

Ecco una breve carrellata dei nemici principali incontrati da Snake in oltre otttant'anni di vita (e morte):

Skull Face
Skull Face

Un mostruoso e perfido ungherese ex spia del KGB, passato al blocco occidentale e divenuto il vicecomandante di Zero.
Comanda la XOF, l'unità-ombra con il compito di supportare la FOX e 'ripulire' quindi gli eventuali errori di Snake, come successe durante i fatti dell'operazione Snake Eater.
È un paranoico fissato con le lingue, e soprattutto con la lingua inglese, che considera la lingua degli invasori e che ha giurato di eradicare dalla faccia della terra grazie ai suoi parassiti delle corde vocali, che uccidono brutalmente solo quando l'ospite infettato fa vibrare le corde vocali in una determinata frequenza dettata da una specifica lingua parlata.
Grazie ai parassiti, di cui il suo corpo è pieno, può sopravvivere anche in caso di gravi ferite.
Odia Zero e tutto il mondo da lui sognato - un pianeta senza differenze culturali - ed è il responsabile della distruzione dei MSF di Big Boss, oltre che di tante altre carognate, compresi orribili esperimenti biologici in Africa.
Finito schiacchiato proprio dopo aver perso il controllo dei suo Metal Gear, il Sahelanthropus, finirà torturato da Kazuhira Miller e finito con un colpo di fucile alla testa dal pavido Huey Emmerich.

Yevgeny Borisovitch Volgin
Yevgeny Borisovitch Volgin

Un colonnello sovietico enorme, alto più di due metri e con viso e corpo sfigurati.
Fedelissimo di Breznev, vuole destituire Krusciov e portare il suo avversario politico al potere nell'URSS, e per farlo non si fa alcuno scrupolo.
È l'antagonista principale di "Metal Gear Solid 3 - Snake Eater": fa costruire (con i soldi sottratti ai Filosofi) l'immenso centro ricerche di Groznyj Grad e lo spaventoso carro armato nucleare Shagohod, con il quale è convinto di portare l'Unione Sovietica al controllo totale del mondo, vincendo la guerra fredda.
I suoi piani saranno però mandati all'aria da Big Boss, che riuscirà alfine a sconfiggerlo dopo un estenuante duello.
A parte l'enorme forza fisica, inumana per davvero, il suo corpo è capace di produrre gigantesche quantità di corrente elettrica, con la quale può scagliare dei pugni devastanti sui nemici.
Creduto morto alla fine della missione Snake Eater, il cattivissimo militare riesce comunque a sopravvivere, anche se in condizioni drammatiche: viene quindi portato in un centro ricerche dai sovietici dove gli scienziati continueranno a studiare le bizzarrie del suo corpo per circa vent'anni.
Dopo un tremendo incendio, la rabbia di Volgin contro Snake prende il controllo di Psycho Mantis (il famoso 'terzo ragazzo' anch'esso cavia degli esperimenti dei russi), permettendo al brutale colonnello assassino di svegliarsi dal coma, ora con nuove e devastanti capacità pirotecniche.
Si scontrerà nuovamente con l'odiato Big Boss in un paio d'occasioni, e verrà usato da Skull Face come arma umana contro Snake, non riuscendo però ad ucciderlo.
Finirà schiacciato dal Sahelanthropus, ma ancora una volta non morirà: sarà infatti recuperato ancora una volta dai russi, che lo porteranno in una base militare in Afganistan.
Quando Venom Snake andrà a recuperarlo, Volgin riprenderà vita ancora una volta, ma non appena scoprirà che quello Snake non è il vero Big Boss, finalmente placherà il suo odio, e morirà.

The Pain
The Pain

Ex soldato dell'Unità Cobra di The Boss, è un guerriero ESP col potere di controllare i calabroni in grande quantità, usandoli per creare uno scudo protettivo oppure anche per creare una copia di sé stesso e confondere quindi l'avversario.
Guerriero pericolosissimo, viene affrontato da Snake durante la missione Snake Eater, e miracolosamente viene da lui sconfitto.

The Fear
The Fear

Ex soldato dell'Unità Cobra di The Boss, è dotato di una velocità straordinaria, riuscendo a slogarsi da solo le giunture del proprio corpo senza provare alcun dolore.
È dotato di una mimetica che può renderlo temporaneamente invisibile, e la zona di giungla dove si affronta è piena zeppa di trappole.
Anche lui viene affrontato e sconfitto da Snake durante la missione Snake Eater.

The End
The End

Il più che centenario cecchino dell'Unità Cobra, considerato il migliore al mondo e dalla mira eccezionale.
Può rimanere in posizione per giorni interi senza mangiare e né dormire, per via della possibilità di effettuare la fotosintesi grazie al muschio che cresce sul suo corpo.
All'inizio della missione Snake Eater sta con un piede nella fossa per l'avanzatissima età, ma riesce a convogliare le sue energie per l'ultimo scontro con Snake.
Scontro che risulterà lunghissimo: The End si nasconde in un'area della giungla molto vasta, è difficilissimo da stanare e spara proiettili imbottiti di anestetico che, se non estratti subito, fanno svenire Snake, che così viene catturato e portato in cella a Graniny Gorki.
Fuggendo dalla cella, si deve ricominciare da capo lo scontro col boss.
Come tutti gli altri membri del Cobra, anche The End, una volta sconfitto, si farà esplodere con una micro-bomba.
Alcuni frammenti del suo corpo saranno comunque recuperati dallo scienziato indiano Code Talker, che li analizzerà e da cui sintetizzerà i parassiti delle corde vocali.

The Sorrow
The Sorrow

Ex soldato dell'Unità Cobra di The Boss, di cui è stato anche amante nonché padre del suo figliolo Revolver Ocelot.
Potentissimo medium, è in grado di evocare gli spiriti dei morti ed addirittura assumerne le peculiari abilità combattive, facendosi possedere temporaneamente dalle loro entità.
Fattosi uccidere da The Boss per salvare la vita del loro figlio ostaggio dei Filosofi, il suo spirito, grazie ai poteri ESP che aveva in vita, riuscì a rimanere sulla terra.
Si riunirà ai suoi compagni dell'Unità Cobra e li accompagnerà durante la loro ultima missione, scontrandosi anche brevemente con Snake (verso il quale non si dimostra un nemico in senso detto, ma risulta comunque uno dei personaggi più difficili da affrontare dell'intero gioco).
Continuerà a proteggere Snake anche durante la sua battaglia finale contro Volgin, e sarà proprio lui a causare il fulmine che metterà fuori gioco il crudele colonnello sovietico.
Il suo spirito si ricongiungerà con l'amata The Boss dopo la sua morte, svanendo insieme a lei.

The Fury
The Fury

Ex soldato dell'Unità Cobra di The Boss ed ex cosmonauta, orrendamente sfigurato dopo essere precipitato nell'atmosfera terrestre durante un volo spaziale.
Dopo l'incidente, ha sviluppato il potere ESP della pirocinesi.
Uno dei nemici più duri mai affrontati da Snake, è armato di un micidiale lanciafiamme, di una pesante tuta ignifuga e di un jet-pack.
Affronterà il futuro Big Boss nei sotterranei di Groznij Grad, venendo sconfitto dopo un cruento (e focoso) duello.

Quiet
Quiet

Un membro della XOF di Skull Face mandato ad uccidere Big Boss dopo il suo risveglio dal coma quasi decennale.
Viene gravemente ferita da Snake (sotto le false sembianze di Ishmael), che le da fuoco con dell'alcool etilico, facendola poi rovinare dalla finestra della stanza dell'ospedale.
Orrendamente bruciata, verrà usata da Skull Face come esperimento per creare un super-soldato, impiantandole milioni di parassiti che la renderanno super forte, super veloce e che, curiosamente, la faranno diventare una sorta di 'pianta umana', che respira tramite i pori della pelle e che riesce a procurarsi il nutrimento grazie alla fotosintesi.
Verrà mandata ancora una volta contro Venom Snake dal suo capo, ma il sosia di Big Boss riuscirà a sconfiggerla, portandola alla Mother Base dei Diamond Dogs.
È forzatamente muta - da qui il suo nome - in quanto è infettata dal ceppo di lingua inglese dei parassiti, e può comunicare solo in navajo.
S'innamorerà di Venom Snake, ma purtroppo sarà impossibilitata ad esprimere i suoi sentimenti per l'uomo per colpa del mutismo forzato.
Con il fucile di precisione è assolutamente letale, ed i suoi poteri la rendono uno degli avversari più pericolosi di sempre.

Vladimir Aleksandrovich Zadornov
Vladimir Aleksandrovich Zadornov

Maligna e subdola spia del KGB, ha progettato l'operazione 'Peace Walker' sotto la fittizia identità del professor Ramón Gálvez Mena.
Molto furbo e manipolatore, è riuscito anche a fregare la CIA, usandola per i suoi scopi, e mettendola contro i MSF di Big Boss e Miller.
I suoi piani però verranno sventati da Snake, che alla fine della storia lo ucciderà.
Ha una mano artificiale, probabilmente creata dallo stesso brillante scienziato russo che ha creato l'arto artificiale di Venom Snake.

Skulls
Skulls

Conosciuti anche come Unità Parassita, sono dei soldati della XOF di Skull Face modificati e potenziati dai parassiti delle corde vocali, che gli garantiscono incredibili superpoteri.
Hanno forza e resistenza inumana, così come hanno la capacità di muoversi talmente veloci da sembrare quasi che si teletrasportino.
Lo scotto da pagare per questi incredibili poteri è il decadimento quasi totale a livello psicologico: la loro coscienza è praticamente annientata, rendendoli dei veri e propri zombie, totalmente controllabili da Skull Face.
Indossano anche una tuta ad alta tecnologia, che gli da altre abilità oltre a quell che gli conferiscono i batteri: possono manipolare i metalli, ricoprendosi interamente di uno spesso strato ferroso pressoché impenetrabile e possono anche espandere una micidiale nebbia corrosiva, piena di archeobatteri che intaccano rapidamente i metalli, facendoli passivare in pochissimi istanti.
Queste caratteristiche ne fanno indubbiamente tra gli avversari più potenti mai apparsi in un "Metal Gear".

Gli amici del giag...Ehm, del serpente!

La bella EVA

Sebbene il mondo di Metal Gear sia popolato da doppio o triplogiochisti, spie, spietati criminali di guerra e organizzazioni segrete che cospirano in ogni momento per il dominio dell'intero mondo, Big Boss, nella sua sfortunata vita, ha comunque conosciuto amici ed alleati.

Certo, alcuni di loro poi si son dimostrati non propriamente 'cristallini', e altri ancora hanno più volte cambiato schieramento, e le incomprensioni, con le divergenze di vedute, non sono mai mancate (come ad esempio col Maggiore Zero).

E che dire poi della 'famiglia disfunzionale' dei tanti cloni del soldato leggendario?

Ecco a voi la lista di tutti gli alleati/amici (o presunti tali) che il serpente ha avuto nel corso della sua travagliata esistenza!

Solid Snake
Solid Snake (David)

Uno dei tre cloni di Big Boss, nato dal progetto Les Enfants Terribles voluto da Zero negli anni '70.
È il clone che è stato sviluppato usando tutti i geni 'difettati' (recessivi) di Big Boss, anche se non si sa se questo sia stato voluto, o sia stato solo una casualità.
Partorito da EVA e cresciuto negli USA, viene fin da piccino addestrato alle arti militari, ed ancora molto giovane entra nella nuova FOXHOUND; nel 1995 completa con successo la missione Intrude N313, mettendo fine alla minaccia di Outer Heaven e del falso Big Boss (in realtà Venom Snake).
Si ripeterà con successo a Zanzibar Land, dove arriverà faccia a faccia con il suo vero 'padre genetico', ovverosia Big Boss, che riuscirà a sconfiggere grazie al suo ingegno e ad una buona dose di fortuna.
Si incontrerà nuovamente con lo Snake originario nel 2014, dopo aver messo fine alla minaccia dei Patriots e di Liquid Ocelot.
Poco prima di morire, Big Boss si riappacificherà con il suo clone, unica persona che è stata capace di sconfiggerlo, e in cui riconoscerà i veri ideali di coraggio, abnegazione e riconoscenza che, forse, ha visto solamente nella sua amatissima Boss.

Liquid Snake
Liquid Snake (Eli)

Gemello di David (Solid Snake), anche lui nato dal progetto Les Enfants Terribles voluto da Zero negli anni '70.
È il clone che è stato sviluppato usando tutti i geni 'migliori' (dominanti) di Big Boss, ma cresce pensando di essere lui il gemello invece 'difettato', cioè nato con i geni recessivi.

Partorito da EVA, viene separato dal suo gemello alla nascita e cresciuto nel Regno Unito, ma scapperà dal controllo di Zero ancora bambino, ripiegando nell'Africa centrale.

Lì comincerà a dimostrare da subito il suo carattere psicotico e guerrafondaio, mettendo su un nutrito esercito di bambini-soldato, che lo chiameranno White Mamba.

Si sconcretà con Venom Snake e con i Diamond Dogs di Kazuhira Miller e Ocelot, e farà conoscenza del 'terzo ragazzo' (Tretij Rebenok), ovvero quello che diverrà, in futuro, il tremendo Psyco Mantis, suo fedele compagno nella FOXHOUND.

Infaticabile soldato e eccellente combattente, come del resto lo è suo padre, partecipò con successo alla Guerra del Golfo con le unità speciali britanniche, ma finì prigioniero degli iracheni sino alla sua liberazione da parte degli americani.

Entrerà nella FOXHOUND dove ritroverà Revolver Ocelot, che deciderà di seguirlo dopo averlo riconosciuto come unico e solo erede di Big Boss.

Supponente, arrogante, con un irrisolto 'complesso d'inferiorità' (immotivata) verso il fratello gemello, deciderà di ammutinarsi e, con l'aiuto degli altri membri della FOXHOUND, ricattare il Governo americano, dando origine all'incidente di  Shadow Moses.

Finirà dapprima malmenato dal fratello David, inviato sull'isola artica proprio per sventare i suoi piani, per poi morire in malo modo, vittima del virus FOXDIE trasmessogli da Solid durante il loro scontro.

Solidus Snake
Solidus Snake (George Sears)

'Fratello di sfortuna genetica' di Solid e Liquid Snake, al contraio dei gemelli serpenti è il clone perfetto di Big Boss, ottenuto come risultato finale dall'esperimento dei Les Enfants Terribles.

Fisicamente è del tutto uguale a Big Boss, anche se, come del resto i fratelli (anzi, peggio), a meno di 40 anni è già vistosamente invecchiato, per via della modifica al suo DNA eseguita 'per sicurezza' durante il programma che ha clonato il serpente originario.

Divenuto il 43° Presidente degli Stati Uniti con la complicità dei Patriots, in realtà ha da sempre tramato contro di essi, considerandoli una minaccia per gli Stati Uniti d'America (e per il mondo), anche se durante il suo mandato non si è potuto mai pubblicamente esporre, poiché tenuto sotto il giogo della sua stessa organizzazione segreta.

Fu lui a istigare Liquid Snake e a creare, neanche troppo velatamente, l'incidente di Shadow Moses, con l'obiettivo di rubare il Metal Gear REX ed usarlo contro i Patriots, verso i quali (forse anche per eredità genetica di suo padre) ha sempre provato fortissimo risentimento.

Anche rimosso dalla carica di Presidente (per volontà dei Patriots), continuerà a complottare contro di loro, e ciò porterà al grave incidente sul tanker di Big Shell.

Il sogno di un mondo senza più il controllo dei Patriots purtroppo s'interromperà per mano di Raiden e Solid Snake che, seppur ignari che Solidus sia in effetti 'dalla parte buona' della storia, metteranno fine ai suoi piani.

Purtroppo per Solidus, sebbene cerebralmente morto, il suo corpo dal prezioso DNA verrà utilizzato come 'pezzi di ricambio' per curare il vero Big Boss.

Verrà bruciato come pattume da Vamp dopo che Liquid Ocelot avrà utilizzato il DNA dei resti del suo corpo per avere il controllo del sistema SOP.

EVA
EVA (Tatyana, Big Mama, Matka pluku)

Bellissima spia dei Filosofi cinesi, mandata in missione nell'URSS nel tentativo di recuperare l'immensa eredità dei Filosofi originari dalle mani del bieco Colonnello Volgin.

Per adempiere alla sua missione, la scaltra EVA dovrà ricorrere ad un pericoloso triplo-gioco, in cui comunque sarà un supporto fondamentale per Snake, di cui s'innamorerà (scarsamente corrisposta, invero) sin da subito.

Graziata da The Boss, anch'essa membro dei Filosofi, la sua missione sarà resa fallimentare dal furbo Ocelot, che sostituirà il micro-film originale dei conti correnti dei Filosofi con un falso.

Cacciata dal Governo cinese per il fallimento del piano, entrerà, per amore di Big Boss principalmente, nei nuovi Patriots fondati da Zero, e si presterà ben volentieri a divenire la mamma surrogata di David ed Eli per il progetto Les Enfants Terribles.

La ritroveremo nel capito conclusivo della saga, a capo di un gruppo di rivoltosi noto come l'Esercito del Paradiso Perduto, in cui s'incontrerà per la prima volta con Solid Snake da adulto, e a cui spiegherà la verità sulla sua nascita (e su quella dei Patriots).

Morirà tra le braccia di David, usionata dopo uno scontro con Liquid Ocelot, ma in realtà contagiata dal nuovo virus FOXDIE iniettato a Solid Snake.

Liquid Ocelot
Revolver Ocelot (Adamska, Liquid Ocelot, Shalashaska)

Micidiale pistolero russo, figlio di The Boss e The Sorrow.

Nato sul campo di battaglia durante lo sbarco in Normandia (con uno spericolato parto cesareo d'urgenza, dopo che The Boss fu colpita da una pallottola), fu subito sequestrato dai Filosofi, e dunque crebbe senza conoscere né la madre e né il padre.

Dopo vent'anni, anche se senza saperlo, conoscerà la mamma durante gli eventi della Missione Virtuosa dove, infiltrato dai Filosofi come spia, con la falsa copertura di un Maggiore dello Spetsnaz, avrà modo d'incontrare per la prima volta Snake (il futuro Big Boss).

Infallibile con la pistola (ha doti sovrumane nel maneggiare due o anche tre revolver tutti assieme), rimarrà subito colpito dalle doti di grande guerriero di Snake.

Sarà proprio per colpa sua che, nella sala delle torture a Groznyj Grad, Big Boss perderà l'occhio destro, distrutto dalla fiammata di un suo revolver durante un mortale gioco con EVA.

Personaggio chiave in quasi ogni episodio della saga di Metal Gear, cambia spesso bandiera e schieramento, dimostrandosi fedele solo a Big Boss: è proprio lui che, su ordine di Zero, ha a salvare sia Big Boss che Venom Snake a Cipro, e coprirà il fantasma del suo amico per tutto il tempo degli eventi raccontanti in "The Phantom Pain".

Fondatore dei Patriots assieme a Zero (grazie al denaro sottratto ai Filosofi), supporta il Maggiore nel progetto Les Enfants Terribles, che porterà alla clonazione di Big Boss, ma seguirà questi quando deciderà di lasciare i Patriots.

A 61 anni, entra nelle Forze Speciali ad Alta Tecnologia FOXHOUND, sostenendo la causa di Liquid Snake, ed è sempre lui che, mica tanto involontariamente, è la miccia che porterà, nel 2009, all'incidente di Big Shell e alla tragica fine di Solidus Snake.

Furbo come una faina e maestro della tortura, sarà fedelissimo di Big Boss sino all'ultimo, non solo coprendolo sempre e proteggendolo (anche dopo aver ricomposto il suo corpo, dilaniato dopo gli eventi di Zanzibar Land), ma anche guidando Solid Snake alla disattivazione delle IA dei Patriots, come visto in "Guns of the Patriots".

Deciderà di morire volontariamente, dopo un epico scontro con Solid Snake, infettato dal nuovo FOXDIE ma contento per aver liberato il mondo dai Patriots e, assieme al suo idolo Big Boss, aver dato il via ad una nuova era.

The Boss
The Boss (The Joy)

Incredibile soldatessa considerata la madre delle forze speciali statunitensi, praticamente imbattibile nel corpo a corpo e dalla volontà d'acciaio.

Eroina della II Guerra Mondiale assieme alla sua squadra di super-soldati (l'Unità Cobra), è la mamma di Adamska, ovverosia Ocelot, avuto con il suo commilitone The Sorrow.

Fedelissima agli Stati Uniti, fa parte degli eredi degli originali Filosofi: il padre ne era infatti uno dei membri fondatori, che però fu ucciso proprio per la rivelazione alla sua figliola.

In battaglia è una furia della natura: è praticamente impossibile da sconfiggere nel corpo a corpo (è maestra della tecnica da lei stessa creata CQC, Close Quarter Combat), ed è per questo temuta anche da un gigante assassino con devastanti poteri elettrici come Volgin.

Addestrerà personalmente Snake, che lei chiama Jack (anche se, forse, il suo nome originale è John), e diventerà per lui la sua mentore e il suo idolo assoluto.

Verrà mandata dalla CIA, sotto copertura, ad infiltrarsi come disertrice nelle fila del Colonnello Volgin, con l'obiettivo di recuperare l'immenso tesoro dei Filosofi, sparpagliato nei conti correnti di mezzo mondo.

Purtroppo, durante gli eventi della Missione Virtuosa, il pazzo Volgin sparerà una testata tattica nucleare americana su suolo russo, e questo farà infuriare il Presidente sovietico Chruščëv, che a sua volta chiederà al suo corrispettivo americano, il Presidente Johnson, di provare la loro estraneità al fatto.

Questo scatenerà gli eventi della missione Snake Eater, con Snake che riceverà l'ordine perentorio di ucciderla.

Dopo un ultimo scontro col suo amato pupillo, che si capisce subito non avrebbe mai ucciso, The Boss gli consegna il microfilm col tesoro dei Filosofi, e si lascia dunque sparare, consapevole che per lei, dopo il tradimento della CIA che l'avrebbe usata come caprio espiatorio, non ci sarebbe mai stata speranza di riabilitazione ufficiale.

Questo fatto di aver dovuto uccidere la sua mentore con le sue stesse mai scatenerà in Snake degli enormi sensi di colpa, che mai si affievoliranno fino alla fine della sua sfortunata vita (difatti, Big Boss morirà proprio sulla tomba di The Boss).

Durante tutta la trama (complessa) di Metal Gear, Big Boss inseguirà, anche se spesso sbagliando, il sogno di un mondo unificato e libero che voleva la sua amata The Boss.

Venom Snake
Venom Snake (Ahab)

Medico da campo dell'esercito di mercenari di Big Boss, i Militaires Sans Frontières, cade vittima del diabolico piano di Skull Face durante l'attentato alla Mother Base narrato in "Metal Gear Solid v- Ground Zeroes".

Per salvare il suo capo, Big Boss, lo protegge col suo corpo durante l'esplosione della bomba nascosta nel corpo di Paz, e questo gli causa la perdita del braccio sinistro, 108 frammenti di granata conficcati nel corpo ed un coma di 9 anni.

Durante il suo coma, per ordine di Zero e con la complicità di Ocelot, Ahab viene sottoposto ad innesti di falsi ricordi attraverso l'illusione ipnagogica indotta, con l'obiettivo di fargli credere, al risveglio, di essere proprio Big Boss.

Anche il suo aspetto verrà alterato per mezzo della Chirurgia Ricostruttiva, per farlo assomigliare il più possibile al suo capo.

Tutto questo per garantire a Big Boss, una volta svegliatosi dal coma, una specie di 'clone fantasma' in grado di distogliere l'attenzione dei nemici del serpente originale (tanti, va detto).

Si risveglia prima di Big Boss (caduto in coma anche lui), e viene da lui salvato nella spettacolare evasione dall'ospedale di Cipro, attaccato in massa dalle forze XOF di Skull Face.

Aiutato da Ocelot a rimettersi in piedi, con un nuovo braccio bionico (e convinto di essere Big Boss) corre a salvare Kazuhira 'Kaz' Miller dalla sua lunga prigionia per merito della XOF, e con lui e Ocelot fonderà un nuovo gruppo di mercenari, i Diamond Dogs.

Anche se non è Big Boss si dimostra comunque un guerriero eccezionale, visto che riesce a distruggere tutta la XOF di Skull Face (compreso il tremendo e gigantesco Metal Gear Sahelanthropus), in una serie di missioni che lo vedranno confrontarsi con la tremenda Unità Parassita, con un giovanissimo Liquid Snake, con Psyco Mantis e col redivido Colonnello Volgin.

Apprenderà la verità, sul fatto che non è chi crede di essere, direttamente dalla voce di Big Boss, che lo informerà ad Outer Heaven di ciò che gli è davvero successo, tramite audiocassetta.

Perirà per mano di un giovanissimo Solid Snake che, intrufolatosi a Outer Heaver durante gli eventi del primo "Metal Gear".

Maggiore Zero
Maggiore Zero (Cipher, David Oh)

Figura chiave in tutta la lore di "Metal Gear", il Major Zero viene presentato in "Metal Gear Solid 3 - Snake Eater" come un veterano della II Guerra Mondiale di origini britanniche, che negli anni '60 dirige l'unità speciale FOX.

Recluta John, il futuro Big Boss, per la Missione Virtuosa, in cui si trova, suo malgrado, a scontrarsi con la diserzione di The Boss, sua vecchia amica e commilitona nello Special Air Service dell'esercito brittannico.

Guida Snake in tutta la missione Snake Eater, che comunque lo lascerà abbastanza scioccato, tanto da voler creare, assieme a Ocelot, EVA, Paramedic, Sigint e lo stesso Big Boss, il gruppo dei Patriots, con l'obiettivo di portare avanti il sogno di un mondo libero, voluto da The Boss.

Da questo evento Zero diventerà sempre più paranoico e sempre più ambiguo nelle sue scelte (spesso discutibili), come ad esempio la clonazione di Snake con il progetto Les Enfants Terribles.

Questo gli farà definitivamente rompere i rapporti col suo grande amico Big Boss, creando una frattura insanabile nei Patriots che, nel futuro, innescherà eventi tragici di portata mondiale.

Poco dopo i terribili eventi di "Ground Zeroes", con il coma di Big Boss, Zero sarà infettato dai parassiti di Skull Face, e le sue condizioni di salute peggioreranno progressivamente, fino a portarlo, ormai quasi centenario, in un penoso stato vegetativo, come visto alla fine di "Metal Gear Solid 4 - Guns of the Patriots".

Verrà pietosamente soppresso da Big Boss stesso, prima di morire anch'esso per colpa del virus FOXDIE.

Personaggio molto complesso, anche se in rotta con Big Boss per una sua visione totalmente differente del mondo (o meglio, del mondo ideale), ha comunque sempre amato e rispettato il suo amico, che ha sempre protetto anche se, a volte, con modi e forma abbastanza discutibile.

Curiosità: durante la missione Snake Eater viene rivelato che Zero è un grande fan di 007 James Bond, e che sogna di emularne le gesta... O farle perlomeno emulare a Snake!

Paz
 Pacifica "Paz" Ocean

Bella ragazza al servizio di Zero come spia dei Patriots, specialista nel triplo gioco.

È lei che, su ordine del Maggiore Zero, accompagna il Prof. Ramón Gálvez Mena per chiedere aiuto a Big Boss, dando origine all'incidente Peace Walker.

Con l'ordine di Zero di riportare all'ovile Big Boss a qualsiasi costo, ingaggerà con lui un tremendo scontro a bordo del Metal Gear ZEKE, ma finirà dispersa nell'oceano (nomen omen, si potrebbe dire).

Verrà recuperata dal malvagio Skull Face e torturata per farsi rivelare l'esatta posizione di Zero.

Saputolo, sia per interesse personale che, comunque, per affetto per la ragazza (che propriamente malvagia non è), Big Boss s'infiltrerà nella mega-base della XOF, a Camp Omega, dove riuscirà a liberarla, assieme a Ricardo "Chico" Valenciano Libre, un giovanissimo soldato di Big Boss partito alla riscossa proprio per salvare la bella biondina.

Purtroppo, il tremendo Skull Face installerà una mega-bomba nel corpo di Paz (eliminandole pure qualche organo, che dava impiccio), e ciò causerà una tremenda esplosione a bordo dell'elicottero di Big Boss e del suo Medico di campo, che darà poi origine ai fatti di "The Phantom Pain".

Morta stecchita dopo l'esplosione, il suo ricordo tornerà, sotto forma di allucinazione, nella mente di Venom Snake, ma sarà per l'appunto solo un ricordo.

Ricardo "Chico" Valenciano
 Ricardo "Chico" Valenciano

Coraggioso (e molto imprudente) giovane soldato dei mercenari di Big Boss, da lui salvato durante gli eventi dell'incidente Peace Walker.

Partirà alla riscossa nel tentativo di salvare Paz dal Camp Omega del malvagio Skull Face, ma sarà fatto prigioniero ed usato come esca proprio per attirare Big Boss.

Sarà salvato da Snake ma, purtroppo, morirà nell'esplosione dell'elicottero che lo riportava alla Mother Base, causato dalla bomba presente nel corpo di Paz.

Kazuhira "Kaz" Miller
Kazuhira "Kaz" McDonell Benedict Miller (Master Miller)

Grande esperto militare d'infiltrazione, di combattimento e di sopravvivenza, era un amico di Big Boss con il quale fondò ben due corpi militari privati: i Militaires Sans Frontières prima e i Diamond Dogs poi, dopo l'incidente di "Ground Zeroes".

Il suo problema è che pensa molto più ai soldi che all'etica delle missioni, come peraltro appurato durante l'incidente Peace Walker.

Braccio destro di Big Boss e suo insostituibile secondo in comando, dopo l'incidente che mandò in coma il suo amico venne rapito e torturato per anni dalla XOF, in un periodo sicuramente ben poco piacevole per lui, datosi che ci rimise un braccio e una gamba.

Ingannato anche lui proprio dal suo migliore amico, Big Boss, che decise di non rivelargli la verità su Venom Snake, deciderà di rivoltarsi contro il suo ex commilitone, mettendosi dunque in netto contrasto con Ocelot.

Supporterà Solid Snake durante la sua missione a Zanzibar Land via Codec, e ricomparirà anche in "Metal Gear Solid", anche se si scoprirà, alla fine, che non sarà lui a supportare Solid Snake, bensì il malvagio Liquid.

Il vero Master Miller morirà, molto probabilmente ucciso da Revolver Ocelot o gli altri ribelli della FOXHOUND, poco prima dell'incidente di Shadow Moses.

Para-Medic (Dott. Clark)
Para-Medic (Dott. Clark)

Medico loquace e chiacchierona (non per nulla soprannominata "Quack"), viene reclutata da Zero per dare supporto medico via Codec a Snake durante la Missione Virtuosa prima e l'operazione Snake Eater poi.

Ha un debole per Snake neppure troppo velato, nonché un'autentica passione per il cinema internazionale: quando salva i progressi dell'avventura di Snake, chiede all'eroe se conosce un film specifico dei tanti, proiettati all'epoca nei primi anni '60 (sentendosi sempre rispondere picche dal serpente).

Dopo la missione Snake Eater fonderà assieme a Zero e agli altri i Patriots, e sarà lei la mente e l'esecutrice della clonazione di Big Boss durante il progetto Les Enfants Terribles, nonché sarà sempre lei a mutare in cyborg Gray Fox.

Morirà quasi settantenne, uccisa proprio da Gray Fox, ma per la sua vita estremamente riservata e per le sue ricerche sempre più misteriose, al confine davvero con la fantascienza, si saprà pochissimo della sua vita privata.

Anche tra i suoi colleghi non era (volutamente) molto conosciuta, avendo lavorando per molti anni sotto lo pseudonimo maschile di Dott. Clark.

Curiosità: anche se Medico a tutti gli effetti con regolare abilitazione alla professione (cosa che Zero userà come ricatto per farla lavorare per la FOX), preferisce farsi chiamare 'Para-Medic' non tanto per similitudine col termine di 'paramedico' (figura sanitaria tipica del sistema americano non medica, ma comunque autorizzata al primo soccorso), ma semplicemente perché le piace l'idea di essere come un 'Medico che si lancia col paracadute' in battaglia.

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dott. Giorgio Fiorini
Specialista nel Marketing Sanitario
Diplomato Accademico in Arti Visive presso l'Accademia di Belle Arti di Roma, mi sono dedicato sin da subito al Marketing Sanitario, già dal 2006 quando anche la promozione medica è stata permessa in Italia.
Mi sono specializzato poi nel digital marketing e nella gestione e nella direzione generale degli studi medici e dei poliambulatori, in particolar modo nel settore della Chirurgia Plastica, della Medicina Estetica e dell'Odontostomatologia.
Gestisco sia la parte comunicativa che tecnico-scientifica degli studi medici del mio portfolio, anche per il loro settore commerciale e di amministrazione e cura dei trattamenti medici e chirurgici per la pazientela.
Sono particolarmente attento alla continua formazione, sia accademica che lavorativa, e conseguo regolarmente nuove specialistiche universitarie (specie in ambito marketing ed economia) che certificazioni necessarie nel mio lavoro, con focus specifico nell'ambito sanitario.
Anni fa, ho fatto una scelta ben precisa: lavorare solo con le eccellenze mediche in grado di dare concreto aiuto, medico ma anche psicologico, ai loro pazienti.

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Per come la vedo io, per il mio lavoro e la mia professionalità, la formazione accademica è stata, è e sarà sempre parte imprescindibile del mio percorso qualitativo.

Ho ricevuto il Diploma Accademico nel 2006 direttamente dalle mani del mio mentore e Professore d'indirizzo, e quel giorno sono diventato ufficialmente 'Dottore', nonché Artista Visivo: l'eredità di un percorso umano millenario, in uno degli istituti accademici più antichi e prestigiosi del mondo.

Fu l'epilogo di una strada lunga, faticosa, fatta di alti e bassi (come tutti i percosi della vita, in un ciclo infinito comune a praticamente tutti gli studenti universitari), ma che ho concluso con successo e pienamente (vecchio ordinamento, II livello magistrale).

Benché mi sia subito indirizzato verso il Marketing Sanitario, mia passione già di quando ero studente, la mia formazione accademica è stata, ed è tutt'ora, di eccezionale supporto per ogni decisione strategica.

Ecco perché ho deciso di non smettere mai di studiare, e di formarmi continuamente, in un progetto di Lifelong Learning che mi consente di essere sempre aggiornato non solo sul mio lavoro, ma sugli sviluppi della ricerca accademica in generale.

Dal 2020, seguo quindi l'obiettivo della formazione continua universitaria, aggiungendo, possibilmente ogni tre anni, un Master specialistico inerente la mia attività.

Al momento, ho conseguito il Master Universitario di I livello in Digital Marketing e Social Media Management, ed è in corso quello di Comunicazione d'impresa.

Per darti sempre il meglio del mio lavoro, col mio lavoro e per mezzo del mio lavoro: senza scorciatoie, tutto certificato con titoli universitari riconosciuti dal MUR.

Perché nel mio lavoro, purtroppo, molti s'improvvisano, e tanti altri aggiungo all'improvvisazione anche la frode e la mancanza di chiarezza sulla loro formazione.

Io no, non ne ho bisogno: io sono orgoglioso dei miei studi e di tutto il mio percorso accademico, e te lo voglio dimostrare.

Diploma Accademico di II livello in Arti Visive
Diploma Accademico di II livello in Arti Visive

Master Universitario di I livello in Digital Marketing e Social Media Management
Master Universitario di I livello in Digital Marketing e Social Media Management

Master Universitario di I livello in Comunicazione d'impresa
Master Universitario di I livello in Comunicazione d'impresa

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