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Maledetto il giorno che t'ho incontrato

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Paese di produzione Italia
Anno 1992
Durata 112 min
Genere commedia
Regia Carlo Verdone
Soggetto Carlo Verdone, Francesca Marciano
Sceneggiatura Carlo Verdone, Francesca Marciano
Produttore Mario Cecchi Gori, Vittorio Cecchi Gori
Fotografia Danilo Desideri
Montaggio Antonio Siciliano Musiche Fabio Liberatori
Scenografia Francesco Bronzi
Costumi Tatiana Romanoff

Interpreti e personaggi

Carlo Verdone: Bernardo Arbusti
Margherita Buy: Camilla Landolfi
Elisabetta Pozzi: Adriana
Giancarlo Dettori: Attilio
Stefania Casini: Clari
Renato Pareti: Loris
Dario Casalini: Flavio
Alexis Meneloff: prof. Altieri
Valeria Sabel: la madre di Bernardo
Didi Perego: la madre di Camilla
Ernesto Martini: il padre di Bernardo
Richard Benson: se stesso

Doppiatori italiani

Mario Milita: il padre di Bernardo

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Trama

Milano, inizio anni '90 del XX secolo.

Il quasi quarantenne Bernardo Arbusti (Carlo Verdone) è un giornalista e critico musicale romano, trapiantato nel capoluogo lombardo per motivi professionali.

Sta concentrando tutte le sue energie nella sua ultima fatica letteraria, ovverosia la biografia del famoso chitarrista Jimi Hendrix, e per promuovere il libro partecipa anche alla trasmissione "Juke-box all'idrogeno" condotta da Richard Benson (Richard Henry Philip John Benson), in cui rivela che il prossimo scoop da lui trovato riguardo alla discussa morte dell'artista farà senz'altro scalpore.

Maledetto il giorno che t'ho incontrato
Bernardo Arbusti, il critico musicale protagonista del film

Tornato a casa, Bernardo ha però una bruttissima sopresa: abbastanza vigliaccamente, la sua storica fidanzata Adriana ha deciso di lasciarlo tramite audiocassetta, per andarsene con un suo collega fotografo francese.

Questo fatto, considerando che Bernardo è già di suo un soggetto iper-ansioso, ipocondriaco e pieno di disturbi neuro-vegetativi, scatenerà in lui una fortissima crisi depressiva, che lo porterà ad un consumo smodato di ansiolitici ed psicofarmaci vari.

In aggiunta a ciò, il suo editore lo obbliga anche ad andare a Londra, per girare una serie di video-interviste su Hendrix, per montare così una videocassetta da includersi nel suo libro.

Consigliato dalla donna del suo editore, preoccupata per il suo stato di salute penoso, Bernardo si decide ad andare in psicanalisi dal professor Altieri, psicologo molto altolocato meneghino.

Maledetto il giorno che t'ho incontrato
A bernardo viene consigliato l'aiuto di una psicologo

Proprio nello studio dello psicologo incontra causalmete Camilla 'Billa' Landolfi (Margherita Buy), una giovane attrice anche lei in cura dall'Altieri, di cui però s'è perdutamente innamorata.

Anche Camilla è una complessata di prima categoria, con mille irrisolti, dedita all'uso esagerato di psicofarmaci e profondamente insicura; proprio per questo, s'è morbosamente attaccata alla figura del suo psicologo, infatuandosene.

Dopo una surreale conoscenza, Bernardo e Billa instaurano una buona amicizia, decidendo insieme di provare a superare le loro fobie, facendo tutte le esperienze che gli fanno più paura.

Il rapporto sembra funzionare, ma una sera Billa si rivede con il prof. Altieri, usando casa di Bernardo come luogo di ritrovo: l'appuntamento non va come sperato dalla ragazza, che si sfoga in una sceneggiata contro Bernardo, ed arriva a spaccargli persino la preziosa chitarra di Jimi Hendrix, suo pezzo storico da collezione.

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Maledetto il giorno che t'ho incontrato
Camilla e Bernardo

I due così litigano e separano le loro strade: dopo del tempo, Bernardo partirà per Londra per iniziare la sua serie d'interviste, mentre Billa approderà al teatro, divenendo l'amante del regista dello spettacolo.

Proprio nella capitale inglese, Bernardo ritrova la rappresentazione di Camilla, e decide d'andarla a vedere durante la messa in scena del dramma; i due così riallacciano i rapporti, e Bernardo invita Camilla a partire con lui per la Cornovaglia, dove lo aspetta l'ultima e più importante intervista da fare: un certo Catfish, vecchio amico di Hendrix che può rivelargli uno scoop sensazionale sulla sua morte, che Bernardo crede sempre sia stata in realtà un omicidio.

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Tu non sei da analisi, sei da ricovero!

Durante il lungo viaggio in sidecar Bernardo e Camilla scoprono di volersi più che un bene amicale, e Billa arriverà a vendere il suo prezioso ed antico anello per finanziare l'intervista di Bernardo con l'avido Catfish.

La sera prima dell'intervista, Bernardo e Camilla hanno un mezzo approccio intimo, interrotto però dall'arrivo del geloso regista amante di lei, che irrompe nella loro camera da letto ed ingaggia una scazzottata con Bernardo.

Arrestato dalla polizia del luogo, Bernardo prega Camilla di andare al suo posto a girare l'intervista con Catfish, ma la ragazza, poco competente di video-riprese, purtroppo gira un filmato senza audio.

Per Bernardo è la disperazione, e ciò lo porta ancora a litigare con la ragazza che, ormai innamorata di lui, voleva solamente aiutarlo; a complicare la situazione, si ripresenta anche Adriana, pentita dall'aver abbandonato il suo ex e desiderosa di rimettersi con lui.

Bernardo però s'è accorto che ormai anche lui s'è perdutamente innamorato di Camilla e, scappando senza neppure avvertire Adriana, raggiunge la ragazza, per baciarla appassionatamente.

I protagonisti

Bernardo Arbusti
Bernardo Arbusti

Giornalista romano, critico musicale ansioso e paranoico, affetto da una quantità impressionante di neuropatie ed ipocondrie assortite.
Trapiantato a Milano da tempo, è impegnato nella scrittura del suo ultimo libro, la biografia del chitarrista statunitense Jimi Hendrix.
Fidanzato con l'opportunista Adriana, verrà da essa lasciato per un altro uomo, e ciò scatenerà in lui una profonda crisi depressiva, tanto da spingerlo a ricorrere alla psicoanalisi.
Dallo psicologo, incontrerà Camilla, ed i due instaureranno una surreale amicizia che, alla fine dell'avventura, si tramuterà in amore.

Bernardo Arbusti
Camilla 'Billa' Landolfi

Giovane attrice che, come Bernardo, è affetta da una quantità esagerata di nevrosi, arrivando addirittura ad infatuarsi morbosamente del suo psicologo.
Inizierà una bislacca amicizia con Bernardo che, dopo una serie di paradossali situazioni e litigi, sfocerà in amore.

Sviluppo e produzione

Maledetto il giorno che t'ho incontrato

Il film fu ideato a quattro mani da Carlo Verdone con Francesca Marciano ed è, per stessa ammissione del regista, uno dei suoi film preferiti.

Il personaggio di Camilla è stato ideato appositamente per Margherita Buy, e compare come cameo nel ruolo di sé stesso Richard Benson, presentatore televisivo ed ex chitarrista abbastanza famoso nell'ambiente metallaro della televisione privata romana.

Le esterne furono fatte a Milano, a Londra e nel nord del Regno Unito.

Richiami e marchio di fabbrica

Maledetto il giorno che t'ho incontrato

"Maledetto il giorno che t'ho incontrato" prosegue il nuovo genere 'adulto' di Carlo Verdone inaugurato con "Io e mia sorella", proseguito con "Compagni di scuola" e completamente affermato con "Stasera a casa di Alice".

È una commedia amara dove il regista interpreta il personaggio che forse gli riesce meglio di tutti, ovverosia quello dell'ipocondriaco impasticcato, con a fianco un'ottima Margherita Buy, eccezionale anche lei nel proporre al pubblico l'immagine di una ragazza neuropatica e dalle mille insicurezze.

Lo stesso Verdone, nel reale dichiarato ipocondriaco esattamente come il suo personaggio, ha ammesso che dopo la realizzazione dell'opera la sua ipocondria diminuì parecchio, come se avesse fatto una sorta di seduta analitica aperta con il suo pubblico.

Inaspettatamente per un film di Verdone, il finale è da pura commedia, ossia volge al lieto.

Particolarmente caro al regista romano, il film, sebbene non esattamente una delle sue migliori pellicole in assoluto, rende bene lo spaccato dei quarantenni iper-stressati d'inizio anni '90, in cui la solitudine e la depressione saranno delle vere e proprie malattie che cominceranno a dilagare in maniera considerevole nella società.

Accoglienza

Maledetto il giorno che t'ho incontrato

Il film vinse il David di Donatello del 1992 come Migliore sceneggiatura a Carlo Verdone e Francesca Marciano; miglior attore protagonista a Carlo Verdone; migliore attrice non protagonista a Elisabetta Pozzi; miglior fotografia a Danilo Desideri e miglior montaggio a Antonio Siciliano.

Ai botteghini ebbe una buona ma non eccezionale performance, complice anche il fatto che è un film smaccatamente per adulti, e quindi ben poco appetibile ai ragazzi.

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