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Omicidio all'italiana

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Lingua originale: italiano
Paese di produzione: Italia
Anno: 2017
Durata: 99 min
Genere: commedia, grottesco
Regia: Maccio Capatonda
Soggetto: Maccio Capatonda, Gianluca Ansanelli, Sergio Spaccavento
Sceneggiatura: Maccio Capatonda, Gianluca Ansanelli, Herbert Ballerina, Daniele Grigolo, Danilo Carlani, Sergio Spaccavento
Produttore: Marco Belardi
Produttore esecutivo: Enrico Venti
Casa di produzione: Lotus Production, Leone Film Group
Distribuzione (Italia): Medusa Film
Fotografia: Massimo Schiavon
Montaggio: Giogiò Franchini, Maccio Capatonda
Musiche: Lorenzo Tomio
Scenografia: Paolo Sansoni
Costumi: Chiara Maria Massa

Interpreti e personaggi

Maccio Capatonda: Piero Peluria / Filippo Bello / Eugenio Normale
Herbert Ballerina: Marino Peluria
Sabrina Ferilli: Donatella Spruzzone
Roberta Mattei: Sandra Pertinente
Gigio Morra: commissario Fiutozzi
Ivo Avido: agente Farina
Fabrizio Biggio: Antonello
Lorenza Guerrieri: contessa Ugalda Martirio in Cazzati
Antonia Truppo: Fabiola Normale
Nino Frassica: Aldo
Ninni Bruschetta: operatore turistico
Rupert Sciamenna: San Ceppato
Pippo Lorusso: Salvo Errori
Christian Iansante: dottor Squartati
Alice Lizza: assistente del dottor Squartati
Donato Sileo: autista furgone Ammazzon

Miracolo di San Ceppato!

Trama

Acitrullo, provincia di Campobasso, fine anni '10 del 2000.

Nel paesino ormai quasi totalmente disabitato, in cui la popolazione è ridotta ormai a 16 persone dell'età media di 68 anni, il sindaco Piero Peluria (Maccio Capatonda) e suo fratello Marino (Herbert Ballerina) cercano in tutti i modi di risollevare la vita sociale del borgo ed attrarre nuovi cittadini, ma i risultati sono sempre tragici.

Omicidio all'italiana di Maccio Capatonda
La popolazione di Acitrullo al completo (o quasi)

Complice l'avanzatissima età dei paesani ed una fortissima dose di ignoranza, tutte le attività proposte dal sindaco e finanziate dalla ricca contessa Ugalda Martirio in Cazzati si trasformano sempre in eventi tragicomici, come la ricorrenza annuale della festa del santo patrono, San Ceppato (Rupert Sciamenna), in cui non succede mai niente di eclatante ed un semplice inceppamento di una carrucola è considerato invece 'miracolo' del santo.

Omicidio all'italiana di Maccio Capatonda
Piero e Marino intervistati dalla spregiudicata Spruzzone per la trasmissione "Chi l'Acciso"

Anche l'ultimo di essi, ovverosia il tentativo di diffondere sull'Internet un video promozionale per il turismo ad Acitrullo, naufraga nel più completo fallimento e convince la contessa a sospendere tout-court ogni altro finanziamento alla sgangherata giunta comunale.

Omicidio all'italiana di Maccio Capatonda Arbaldo e Simonica, gli unici due 'giovani' ancora presenti ad Acitrullo

La sera stessa però, proprio durante la visione del suo show preferito, il macabro e surreale "Chi l'Acciso" condotto dalla bieca ed arrivista Donatella Spruzzone (Sabrina Ferilli), la contessa si strozza mangiando la cena preparata dalla sua badante Concetta.

Il tragico incidente avverrà alla presenza di Piero e Marino che, da ottimi idioti come sono, si erano infrufolati di soppiatto nella casa della contessa, con l'intenzione di supplicarla a cambiare idea e a continuare con i finanziamenti per le loro inutili attività comunali.

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Omicidio all'italiana di Maccio Capatonda
La bieca conduttrice di "Chi l'Acciso" Donatella Spruzzone

Preso atto dalla televisione della moda italiana del momento, ovvero quella della spettacolarizzazione in TV degli omicidi, a Piero verrà la brillante idea di usare la tragica morte della contessa per portare fama e notorietà ad Acitrullo, spacciando il decesso per un truculento omicidio.

Con l'aiuto del fratello Marino, Piero quindi inscenerà un improbabile assassinio, conficcando nel corpo della contessa una grande quantità di coltelli.

Omicidio all'italiana di Maccio Capatonda
La sceneggiata della morte violenza della contessa messa in atto da Piero e Marino

Come da previsione, alla scoperta del cadavere così conciato Acitrullo viene rapidamente invasa da giornalisti e forze dell'ordine, capitanate dall'inetto e svogliato commissario Fiutozzi (Gigio Morra), aiutato dall'altrettanto inetto agente Farina (Ivo Avido) e dalla sagace e sveglia ma perennemente bistrattata ispettrice Sandra Pertinente (Roberta Mattei).

Sul luogo del delitto si precipita immediatamente anche la Spruzzone con le telecamere di "Chi l'Acciso", che subito cominciano ad inquinare gli elementi d'indagine e a costruire sopra l'ennesima trasmissione scandalistica ad alto gradimento di pubblico.

Omicidio all'italiana di Maccio Capatonda
L'arrivo dei giornalisti e dei reporter ad Acitrullo

Ben presto Acitrullo, esattamente come i tristemente famosi paeselli di Avetrana, Novi Ligure e Cogne, diventa un luogo di macabro turismo da tutta Italia: per vedere il paese della 'morta ammazzata' tanti italiani sono disposti a spendere ingenti quantità di denaro, ed improvvisamente il mite e totalmente depresso borgo diventa luogo di movida scatenata, di commercio di souvenir e di elevato traffico.

Puzzi meno di una capra!

Il ben poco professionale commissario Fiutozzi, totalmente incurante di far anche solo iniziare le indagini, preferisce di gran lunga cedere alle lusinghe della Spruzzone e prestarsi al suo show in cui non solo verrà falsificata la perizia del medico legale (che aveva accertato la morte naturale della contessa), ma verrà incolpato dell'omicidio anche il mite e totalmente estreaneo Antonello, venditore ambulante del paese.

Omicidio all'italiana di Maccio Capatonda
L'ispettrice Sandra Pertinente

Piero, capito che il suo progetto di riportare un po' di vita ad Acitrullo gli è completamente sfuggito di mano, tenterà di mettere a posto le cose ma incontrerà la resistenza di suo fratello Marino, ormai 'civilizzato' dall'onda di turisti e diventato quasi un perfetto cittadino metropolitano.

Le cose per i due fratelli precipiteranno quando l'ispettrice Pertinente, in diretta TV, accuserà Piero dell'omicidio per via del DNA trovato vicino al corpo della contessa, e ciò causerà una grottesca fuga di sindaco e vice-sindaco fino a Campobasso, dove però saranno riacciuffati dalla polizia.

Grazie allo scoop della bieca Spruzzone, che mostra in televisione la vera perizia di morte naturale della contessa, i due fratelli saranno però scagionati dall'accusa d'omicidio.

Omicidio all'italiana di Maccio Capatonda
Lo svogliato ed incompetente commissario Fiutozzi

Acitrullo, senza più un cadavere a trainare il business del turismo, si spopola rapidamente e ritorna ad essere il semi-deserto paesello che era prima, anzi forse peggio: gli ultimi vecchietti del borgo, ormai assuefatti alla vita caotica e alla musica house, decideranno di partire per Berlino, lasciando Piero e Marino da soli nella solitudine e nella tristezza.

Le soprese però non sono affatto finite: la caparbia Sandra Pertinente, per nulla convinta della morte naturale della contessa, troverà il reperto medico che rivela la presenza di ingenti quantità di Babbacchione (dolce tipico locale) nel corpo del cadavere.

Omicidio all'italiana di Maccio Capatonda
Il povero Eugenio Normale

Tale informazione però lascia perplesso Piero, in quanto la contessa era allergica al dolce, e tutti al paese sapevano che non ne poteva affatto mangiare.
Il mistero verrà svelato dai tre proprio a casa della morta: il responsabile dell'omocidio è il suo figliolo mai riconosciuto Concetto che, mascheratosi da badante, ha orchestrato un lungo e meticoloso piano criminale per uccidere l'odiata madre ed intascarsi così tutta l'eredità.

Omicidio all'italiana di Maccio Capatonda
Il povero Antonello, accusato a "Chi l'Acciso" di essere l'omicida della contessa

Il folle Concetto riuscirà a catturare ed imprigionare l'ispettrice, Piero e Marino, condannandoli a morte tramite un assurdo e complicato meccanismo di sua invenzione, ma i suoi pieni saranno sventati dall'intervento di San Ceppato, che provvederà ad inceppare la macchina mortale giusto in tempo.

L'ispettrice Pertinente potrà quindi procedere all'arresto di Concetto, ma prima di portarlo in Questura Piero le ricorderà che così facendo Acitrullo diventerà ancora una volta luogo di pellegrinaggio turistico impazzito, e che comunque l'assassino uscirà di galera al massimo tra un paio d'anni, divenendo anzi famoso grazie all'esaltazione mediatica.

Omicidio all'italiana di Maccio Capatonda
San Ceppato, il Santo patrono di Acitrullo

Si deciderà quindi una strategia alternativa: tempo dopo, Piero cederà la fascia di sindaco alla Pertinente ed aprirà una sartoria d'alta moda per davvero unica al mondo, dove Concetto verrà incatenato alla produzione di sofisticati e ricercati vestiti, tutti fatti usando l'enorme quantità di peli prodotti da Marino... La famosa 'Lana Marinos'!

La gente che non regge l'alcool

Piero Peluria
Piero Peluria

Sindaco di Acitrullo ben poco acculturato come i quattro gatti dei paesani che amministra.
Benché essenzialmente semi-analfabeta non si stancherà mai di inventare nuove iniziative per tentare di ripopolare il suo paese, ma ogni attività darà sempre risultati ridicoli, quando non totalmente tragici.
Dopo avere assistito alla morte per asfissia della sua principale finanziatrice, la contessa Ugalda Martirio in Cazzati, gli verrà la bella idea di spacciare l'incidente per un omicidio, con l'intento di far divenire Acitrullo famoso grazie al clamore mediatico per il delitto.
Si pentirà ben presto dell'assurda idea, in quanto si scateneranno una serie di tragicomici eventi che porteranno Acitrullo a divenire dapprima meta di macabro turismo selvaggio, e poi nuovamente spopolato.
Sul finale della pellicola però avrà la brillante idea di aprire una ricercata casa d'alta moda confenzionando vestiti con i peli del fratello Marino, che riscuoterà un grandissimo successo in tutto il mondo.

Marino Peluria
Marino Peluria

Fratello di Piero e vice-sindaco di Acitrullo, anche lui ben poco acculturato ed essenzialmente un povero idiota.
Partecipa senza successo e né convinzione alle innumerevoli iniziative del fratello, ma il suo desiderio manifesto è quello di lasciare una volta per tutte quel mortorio di paese e trasferirsi in una grande metropoli, ovverosia a Campobasso.
Convinto dal fratello s'imbarcherà nell'impresa del fittizio omicidio della contessa, inscenando un assurdo delitto per richiamare l'attenzione mediatica su Acitrullo.
S'adatterà prestissimo al nuovo stile di vita metropolitano portato dai turisti, arrivando addirittura a cambiare look, radersi i peli e andare a 'fare l'ape' con un'asiatica milanese.
Sul finale della pellicola, dopo aver sventato il folle piano di Concetto, sarà usato da suo fratello e dal nuovo sindaco Pertinente come materiale da produzione per una linea moda di grande successo mondiale, fatta sfruttando la sua peculiare caratteristica di produrre una quantità inumana di peli!

Contessa Ugalda Martirio in Cazzati
Contessa Ugalda Martirio in Cazzati

Ricca e dispotica finanziatrice delle strampalate iniziative comunali di Acitrullo, è un'aziana signora costretta sulla sedia a rotelle che vive con la sua badante Concetta.
Dopo l'ennesima, pessima idea del sindaco Piero deciderà di smettere di finanziare il comune, lasciando i fratelli Peluria senza più un mecenate.
Morirtà strozzata da un Babacchione, dolce tipico del luogo di cui è ghiotta ma allergica, preparato a tradimento da Concetta, che si rivelerà alla fine esser il suo unico figliolo mai riconosciuto Concetto.
La sua morte verrà utilizzata da Piero e Marino per portare notorietà ad Acitrullo grazie al business della spettacolarizzazione degli omicidi in voga in Italia, ma gli esiti del piano dei due fratelli sarà tragicomico.

Commissario Fiutozzi
Commissario Fiutozzi

Lavativo e svogliato commissario della Polizia di Stato, inviato ad Acitrullo per indagare sull'omicidio della Contessa Ugalda Martirio in Cazzati.
Si dimostra fin da subito un perdigiorno totalmente disinteressato al lavoro ma interessatissimo alle partite del Napoli Calcio e all'apparire in televisione, approfittando dell'arrivo sul posto della troupe di "Chi l'Acciso" capitanata dalla spregiudicata Spruzzoni.
Pur di non perdere l'occasione di comparire in TV e diventare famoso, arriverà ad insabbiare l'autopsia del medico legale, falsificandola.

Agente Farina
Agente Farina

Stolto agente di polizia agli ordini di Fiutozzi, che si dimostrerà incapace almeno tanto quanto il proprio superiore.

Sandra Pertinente
Ispettrice Sandra Pertinente

Ispettrice di polizia agli ordini del commissario Fiutozzi, l'unica che si dimostrerà preparata, attenta e degna di portare la divisa.
Al contrario del suo lavativo superiore tenterà in tutti i modi di indagare sulla sospetta morte della contessa, ma il lavoro si rivelerà complicato quanto mai, un po' per l'assoluta apatia del Fiutozzi e un po' per l'arrivo dell'orda di giornalisti e reporter televisivi, che inquineranno irreparabilmente la scena del delitto.
A fine film riuscirà comunque a venire a capo della faccenda, intuendo che il vero responsabile del delitto è Concetto, il figlio della contessa travestitosi da badante.
Su suggerimento di Piero, deciderà di non consegnarlo alla giustizia ma lo condannerà a lavorare (incatenato) a vita alla nuova sartoria d'alta moda dei fratelli Peluria, mentre lei diventerà il nuovo sindaco del rinato paese di Acitrullo.

Donatella Spruzzone
Donatella Spruzzone

Rampante ed arrivista presentatrice del popolare programma scandalistico "Chi l'Acciso", che spettacolarizza ogni omicidio avvenuto nel paese, senza badare troppo all'etica professionale e senza aneppure attendere un regolare processo per gli eventuali sospettati.
Si reca immediatamente ad Acitrullo dopo aver appreso della morte della contessa, e comincerà subito a sguinzagliare la sua troupe per inscenare l'ennesimo dramma scenico per guadagnare share televisivo, arrivando anche a corrompere l'ingenuo commissario Fiutozzi pur di avere il suo morto ammazzato da dare in pasto al pubblico.

Eugenio Normale
Eugenio Normale

Timido capofamiglia dal rosso pelo di origine nordica, sposato con un'arrogante ed abbastanza volgare donna partenopea, con cui ha avuto due figlioli altrettanto poco educati e prepotenti.
La sua prepotente famiglia l'obbligherà a comperare il pacchetto viaggio "Morì Ammazzati" ad Acitrullo, divenuta la nuova meta turistica preferita da tutta Italia dopo il delitto della contessa.
Esasperato dopo una settimana da incubo, al ritorno a casa deciderà di dare alla sua famiglia esattamente quello che volevano (un morto ammazzato), accoppando tutti quanti con un incidente d'auto.

San Ceppato
San Ceppato

Il santo patrono di Acitrullo, a cui i devoti dedicano ogni anno una sentita ricorrenza.
È famoso perché i suoi 'miracoli' fanno sistematicamente inceppare tutti i meccanismi, e ciò salverà la vita di Piero, Marino e l'ispettrice Pertinente sul finale della pellicola, quando proprio San Ceppato interverrà in prima persona per far inceppare la macchina mortale progettata dal folle Concetto.

Sviluppo e produzione

Omicidio all'italiana di Maccio Capatonda

Dopo il buon riscontro del suo primo lungometraggio "Italiano Medio", Maccio Capatonda e tutto il suo nutrito e simpatico gruppo di attori semi-seri torna con una commedia esilarante, che stavolta prende beatamente per i fondelli il fenomeno mediatico dell'Italia degli anni '10, ossia la convulsiva spettacolarizzazione degli efferati delitti avvenuti nel paese.

Accanto al talentuoso comico abruzzese c'è come al solito la sua spalla preferita, Herbert Ballerina, mentre come guest-star appaiono Nino Frassica e Sabrina Ferilli nel ruolo della spregevole Donatella Spruzzone.

Il film è stato girato interamente in Abruzzo, esattamente a Corvara, con alcuni piccoli set ricreati a Chieti.

Richiami e marchio di fabbrica

Omicidio all'italiana di Maccio Capatonda

Il film prende di mira la rimarchevole preferenza italiana nel provare ben più che interesse negli efferati delitti che periodicamente vengono commessi nel paese, spettacolarizzando sempre gli omicidi con veri e propri processi mediatici in TV, che spesso sono non solo ostacolativi alle indagini, ma deleteri in quanto capaci di influenzare l'opinione pubblica senza prove certe, basandosi esclusivamente su congetture, ipotesi, a volte anche asti e risentimenti personali.

La classica comicità di Maccio Capatonda, basata su neologismi partioriti da storpiature della lingua italiana è qui amplificata dal contesto semi-rurale della pellicola: è un turbinio di gag e giochi di parole pressoché ininterrotto, che martellano e divertono lo spettatore dall'inizio alla fine, e non per modo di dire: il film stesso si conclude con l'ennesimo gioco di parole micidiale, che fa sbellicare lo spettatore.

Pregevolissima la comparsata di Nino Frassica, mentre Rupert Sciamenna nel ruolo di San Ceppato è strepitosamente comico.

Un film dai tempi comici quasi perfetti, senza un attimo di tregua nelle battute, con i consueti attori semi-improvvisati e quasi totalmente inespressivi prediletti da Capatonda, che qui effettivamente si superano creando un turbinio di scene comiche incessante, fino all'assurda conclusione con tanto di terribile battuta finale.

Accoglienza

Omicidio all'italiana di Maccio Capatonda

Partito bene nel primo weekend di proiezioni, il film ha però incassato totalmente poco più di 900.000 Euro.

Un risultato decisamente deludente, anche considerando i quasi 4 milioni di Euro incassati dal precedessore "Italiano Medio".

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